
L’idea di uno studio dell’Università di Pisa, diventa un progetto sperimentale che si basa su sensori nelle gomme di camion per la manutenzione delle strade
Abbiamo spesso parlato di pneumatici intelligenti e connessi, in grado di trasmettere a un cloud la presenza di buche e altre utili informazioni sull’usura dell’asfalto e la manutenzione del manto stradale. L’idea da uno studio dell’Università di Pisa è invece già in fase di sperimentazione a Firenze e Roma ed è destinata a diventare lo strumento per mappare le strade urbane attraverso i sensori negli pneumatici degli autobus metropolitani. Ecco di cosa si tratta.
SENSORI NELLE GOMME PER TROVARE BUCHE E ASFALTO DANNEGGIATO
L’idea di monitorare lo stato dell’asfalto tramite sensori sulle ruote dei mezzi pesanti è estratta dallo studio congiunto di Alessandro Marradi (nella foto), docente al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, con Graham Salt e Lily Grimshaw, rispettivamente Technical Director e Pavement Engineer di Geosolve. Dopo una fase iniziale di sviluppo in Nuova Zelanda, il sistema è stato testato nelle reti metropolitane di Roma e Firenze. Il vantaggio – secondo i ricercatori – è monitorare reti di strade molto ampie (70-150 km al giorno a seconda delle condizioni di traffico), e permette di identificare quali tratti richiedono ulteriori indagini.
MAPPATURA ATTIVA E CONTINUA PER LA MANUTENZIONE EFFICACE DELLE STRADE
“Un’analisi in continuo dello stato di deterioramento delle pavimentazioni stradali – spiega Marradi – è necessaria per programmare interventi di manutenzione tempestivi e che quindi evitino alle amministrazioni costi aggiuntivi. Fino ad ora queste analisi potevano eseguite attraverso strumentazioni in grado di valutare la deformazione della superficie stradale a seguito dell’applicazione di un carico dinamico (Falling Weight Deflectometer, FWD). È chiaro che in questo modo è possibile valutare solo postazioni puntuali, di solito ogni 50 o 100 metri circa. In ambito urbano invece, data la grande variabilità che caratterizza le condizioni dei sottofondi, è necessario focalizzare l’attenzione su misure continue. La nostra proposta è stata quella di sfruttare le nuove tecnologie disponibili, inserendo sensori direttamente all’interno delle ruote di mezzi pesanti, che possano fornire informazioni su molti aspetti dello stato della pavimentazione. Non solo le deflessioni prodotte dal carico ma anche indicazioni sulla macrotessitura, la regolarità e la resistenza al rotolamento”.
STUDIARE COME CAMBIANO LE STRADE CON LE STAGIONI E LE CONDIZIONI METEO
La sperimentazione è ancora lunga e prevede la messa a punto dei sensori e degli algoritmi da cui i ricercatori possono estrapolare moltissime informazioni. “Questo metodo di rilievo, decisamente poco invasivo e ad alta produttività, ci consente anche di determinare il decadimento delle caratteristiche di portanza nel tempo e la loro variabilità lungo l’infrastruttura nel corso delle diverse stagioni e di diverse condizioni meteo. È possibile ipotizzare di dotare alcuni degli autobus urbani di linea di questa tecnologia: questo ci darebbe una mappa in tempo reale e sempre aggiornata dello stato delle nostre pavimentazioni urbane”.