
Il cellulare distrae alla guida, ma se a usare lo smartphone sono gli anziani il pericolo aumenta
Telefonino e auto, un cocktail indigesto per la sicurezza stradale. Perché, comunque lo si usi al volante, distrae. E ancor di più se si è anziani, visto che con l'età la capacità di reazione cala, e ci si distrae più facilmente ancora. È vero che non si deve generalizzare, perché ogni nonnino alla guida è diverso dagli altri: magari c'è chi è pure più sveglio, nel traffico, di molte altre persone più giovani. Ma è anche vero che, l'avvento degli smartphone, l'utilizzo dei cellulari alla guida da parte degli anziani diventa sempre più pericoloso. Ovviamente ,l'ideale sarebbe non usarli affatto, ma se prima con i tastini “fisici” le cose erano più semplici, oggi tra app e touchscreen la distrazione aumenta, specialmente per chi non è pratico di queste tecnologie.
LA MENTE VA ALTROVE – Guidare col telefonino è un po' come stare al volante ubriachi, come ha spiegato qualche tempo fa Franco Taggi dell'Istituto superiore di sanità, tra i maggiori esperti di sicurezza stradale in Italia: “Viene compromessa l'attenzione alla strada, determinando un rischio di provocare un incidente grave o mortale pari a quello che corre un conducente con un grammo di alcol litro di sangue, il doppio del limite legale”. Il nostro Codice della strada, all'articolo 173, vieta al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore. È consentito l'uso di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare, purché il guidatore abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani. Insomma, guidare col cellulare in mano è vietato (idem inviare messaggi o consultare le email o la rubrica o altro). Altrimenti, scatta una multa di 160 euro, più il taglio di cinque punti della patente. Sostanzialmente impossibile fare ricorso contro una multa del genere, con contestazione immediata, e non con la ripresa di una telecamera che comporta l'invio della contravvenzione a casa.
CHI RIUSCIREBBE A GUIDARE CON GLI OCCHI CHIUSI? – Quando il telefono chiama molti guidatori devono rispondere. È il problema su cui si focalizza la campagna per la sicurezza stradale belga dell'IBSR (Istituto Belga per la Sicurezza Stradale) realizzata lo scorso autunno per sensibilizzare gli automobilisti sui rischi del cellulare durante la guida, ma soprattutto su quelli provocati dagli SMS. La smania di chattare anche mentre si è al volante, secondo le stime dell'indagine belga, aumenta il rischio di provocare un incidente di 23 volte mentre parlare al telefono fa “solo” triplicare il pericolo. Un rischio sempre più banalizzato da chi ignora che in quei 2 secondi impiegati a leggere un SMS si possono percorrere alla cieca oltre 60 metri a 120 km/h. Un dato che esce fuori da un banale calcolo aritmetico, scontato come i rischi che anche i protagonisti del video sotto si trovano a fronteggiare, per loro fortuna senza drammatiche conseguenze.
I RISCHI SALGONO – Per gli ultra70enni, le probabilità di avere un sinistro sono maggiori del 16% rispetto agli adulti di età inferiore. Lo dice uno studio condotto dalle università Milano-Bicocca e Roma-Tor Vergata su pazienti in riabilitazione presso la Casa di Cura Ancelle di Cremona, presentato al Congresso della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg). Dei 3 milioni over 70 con la patente, 1.500.000 sono più esposti a incidenti: un dato da non sottovalutare, visto che ogni anno mille anziani muoiono al volante della loro auto, cioè almeno tre al giorno, di cui il 40% ha più di 75 anni. Chiaramente, salendo l'età, cresce il numero di sinistri. Lo studio ha valutato le loro funzioni cognitive e stato funzionale: il 50% dei nonnini ha deficit nelle funzioni esecutive e riflessi inadeguati, il 25% qualche deficit di attenzione che pregiudica una guida sicura, 1 su 6 qualche carenza visiva, e 1 su 10 consuma troppo alcol.