Sober Party, quando la festa è senza alcol

Sober Party, quando la festa è senza alcol Il divertimento cambia volto

Il divertimento cambia volto, rinnega alcol e droghe e diventa sobrio: questa una nuova tendenza che si sta manifestando tra i giovani

2 Settembre 2015 - 10:09

Chi l'ha detto che per divertirsi occorra “uscire” da sé stessi, magari ricorrendo a sostanze alteranti? Il divertimento è dentro di noi, basta farlo affiorare con buona musica, persone piacevoli e un cocktail… magari a gradazione zero. Vi sembra troppo semplice per essere vero, dopo millenni di consumo di bevande alcoliche e altre sostanze? Se fate un viaggio a Londra cambierete opinione ma indizi in tal senso si raccolgono anche in Australia. Uno studio condotto dall'Università di Sydney, infatti, ha inviato messaggi personalizzati su Facebook ad un campione di studenti: chiedendo notizie sul loro ricorso agli alcolici e informandoli sulle conseguenze fisiche e sociali dell'abuso, si è ottenuta una significativa diminuzione del consumo di alcol dichiarato. In aluni luoghi del mondo sono dunque nati i Sober Party, feste all'insegna del divertimento, ma senza alcol. Aiuteranno a diminuire il fenomeno dell'alcol alla guida?

USANZE CHE VENGONO DA LONTANO – Il genere umano conosce la birra da almeno 7.000 anni – fonti egiziane la citano esplicitamente e i Sumeri lodavano la dea Ninkasi, sua protettrice – e anche il vino accompagna gli uomini da un tempo paragonabile. La fantasia degli umani nel trovare il modo di “sballare” non si è però limitata a questo, riuscendo a capire come la pelle di alcuni rospi contenesse sostanze allucinogene: sarà per questo che la Principessa vedeva un bellissimo Principe dopo aver baciato un rospo? Come si può vedere, la voglia di evasione tramite alterazioni della coscienza è antichissima; ben più recente appare invece il dilagante fenomeno del festeggiare da sobri. Europa, Stati Uniti, Australia: i Sober Party si diffondono nei continenti e sono accomunati dalla consapevolezza che il divertimento può essere molto più spontaneo e salutare.

ANCHE L'ORARIO È PIÙ TRANQUILLO – Ci troviamo quindi di fronte ad un vero e proprio cambio di paradigma che coinvolge anche l'orario: i Sober Party si svolgono infatti la mattina presto o all'ora di pranzo e non puntano a durare ore ed ore. Anche in questo si dimostrano compatibili con il benessere psicofisico ed una vita “normale”, che preveda anche un lavoro continuativo e impegnativo. Questa idea non è recentissima – la pratica del Teetotalism, che indicava la sobrietà completa (o quasi) come asse portante, risale agli inizio del 1800 – ma oggi, anche grazie ai social network, può svilupparsi più compiutamente. Le declinazioni sono comunque le più diverse: i gestori dei locali più cool di East London ci tengono a puntualizzare che vengono serviti non soltanto gli “analcolici alla frutta” ma anche i ben più evocativi Margarita o Mojito ai quali una tecnica particolare lascia tutto l'aroma facendo però evaporare l'alcol. La proprietaria del Redemption, situato nel celeberrimo quartiere di Notting Hill a Londra (un nome, un destino), sfida gli avventori a divertirsi e rilassarsi senza ubriacarsi e rimanendo loro stessi. Alla base c'è anche un mutamento nei modelli sociali (e social): stordirsi e bere molto non è più sinonimo di cool ma, al contrario, sta assumendo una connotazione di disagio e emarginazione e questo, in tempi di web reputation, può essere una molla potente per vivere in maniera più sana.

ALTRE ESPERIENZE ESTERE –  In Svezia, paese che registra consumatori di alcol abituali anche fra gli under 14, si sta sviluppando un “movimento” che chiede anche di sottoscrivere delle regole precise per partecipare ai mocktails (cocktail alcol-free) o ai Lunch Beat, ossia pranzi ai quali, per poter mangiare, occorre ballare con spontaneità (niente ballerini professionisti, quindi). I Lunch Beat sono approdati anche a Parigi, avendo l'appoggio anche della metropolitana che ha fornito le location. La via americana alla sobrietà si declina, per esempio, nel Clean Fun Network di New York, che prevede anche una app che facilita gli incontri. Oltreoceano si registra però una certa predilezione per gli orari serali o notturni, con eventi alcol-free ospitati negli stessi luoghi nei quali in precedenza si faceva tardi bevendo abbondantemente. Questo tipo di eventi non può quindi che migliorare anche la sicurezza stradale, specialmente quando andranno, man mano, a sostituire/affiancare i tradizionali party serali. Se il famoso “guidatore designato” o “bob” (cioè colui che resta sobrio e riporta a casa gli amici in sicurezza) è una figura ormai abbastanza diffusa all'estero, in Italia non si è mai affermata. Magari questi Sober Party potrebbe portare ad un cambiamento positivo delle abitudini degli automobilisti.

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