L'incidente nei pressi di Tarragona, lungo l'autostrada che unisce Valencia a Barcellona. A bordo c'erano 57 giovani: 13 ragazze morte
Sgomento e incredulità per la strage degli studenti, per la tragedia dell'Erasmus, programma europeo che avvicina i ragazzi, li fa viaggiare e studiare da una trentina d'anni. Erano in 57, di 22 nazionalità, fra i 20 e i 29 anni, nessuno spagnolo: avevano trascorso una serata di festa e allegria a Valencia. Il pullman su cui viaggiavano, partito alle 3 del mattino, è rimasto coinvolto in un terribile incidente, alle 6. Il bilancio provvisorio parla di 13 ragazze morte, fra cui anche 7 italiane. Lo riferisce la Farnesina. Il mezzo è uscito di strada in territorio di Freginals, nei pressi di Tarragona, in Spagna, su una delle principali autostrade nel Nord Est della Catalogna: unisce Valencia e Barcellona. È la principale arteria di collegamento tra Spagna e Francia sul versante mediterraneo. Sul posto si trova il console generale d'Italia a Barcellona Stefano Nicoletti e il consolato italiano è a disposizione dei familiari e dei ragazzi italiani per fornire informazioni e sostegno. In più, ci sono 34 i feriti (5 italiani), dei quali 3 molto gravi, 9 gravi, 22 non gravi. Il ministero invita le famiglie dei connazionali a contattare l'Unità di Crisi al numero 0636225.
AUTOPSIE IN CORSO – Gli studenti venivano da Italia, Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Regno Unito, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Giappone, Ucraina, Olanda, Belgio, Francia, Palestina, Turchia e Grecia. Molti di loro sono iscritti a facoltà universitarie di Barcellona. I feriti sono stati trasferiti in diversi ospedali della zona, mentre le vittime sono state trasportate a Tortosa dove è stato allestito un centro per accogliere i familiari. Alle autopsie nell'obitorio di Tortosa partecipano 19 medici legali. Le procedure per l'identificazione sono complicate in molti casi dall'assenza dei documenti.
ERRORE UMANO? COLPO DI SONNO? – Gli studenti rientravano da Valencia, dove avevano assistito al celebre festival di fuochi d'artificio di Las Fallas. La gita era stata organizzata dall'European Students Network. Il pullman viaggiava in convoglio con altri quattro bus. L'incidente è avvenuto verso le 6 del mattino al chilometro 333 in un tratto che la stampa catalana ha definito “maledetto” per la frequenza degli incidenti. Un errore umano dietro la strage. Secondo Jordi Janè, ministro degli Interni del governo catalano, la causa dell'incidente potrebbe essere stato “un errore umano”. L'ipotesi su cui lavora la polizia è che l'autista dell'autobus possa essere stato vittima di un colpo di sonno. Come già accaduto per altre stragi in passato: vedi qui. A dinostrazione che i controlli non sono mai abbastanza: vedi qui. L'uomo, 47 anni, 17 dei quali trascorsi alle dipendenze della ditta Autocare Alejandro e senza mai un incidente, è rimasto ferito in modo lieve; i test di controllo per droga e alcol, ai quali è stato sottoposto durante il fermo, hanno dato esito negativo. Dopo il colloquio con uno psicologo, il conducente ha affrontato il primo interrogatorio. Al momento è indagato per omicidio colposo plurimo.
QUALI INDIZI – Perché si pensa al colpo di sonno? Per la dinamica dell'incidente. Visibilità e condizioni dell'asfalto erano buone: il bus ha prima colpito il guardrail sulla destra per poi sbandare e andare a travolgere la divisione centrale, finendo nella carreggiata opposta dove si è scontrato con un'auto. Il pullman ha concluso la sua corsa ribaltandosi su un fianco in una cunetta. Secondo quanto riporta il sito della Vanguardia, il gruppo degli autobus era partito da Valencia procedeva in fila indiana. Il quarto autobus era guidato dal titolare dell'autolinea, Alejandro Lopez. Quando si è accorto che il quinto bus non era più alle sue spalle si è fermato in un'area di servizio e ha cominciato a chiamare il conducente del bus mancante. Non ricevendo risposta, ha chiesto ad alcuni studenti se potevano provare a chiamare qualcuno dei loro colleghi che viaggiavano sull'altro bus. Dato che non rispondevano neanche loro, Lopez ha chiamato la Polizia che proprio in quel momento, per altre vie, era stata avvertita dell'incidente. A quel punto sono scattati i soccorsi. Entrambe le carreggiate sono state chiuse per quasi due ore e le squadre di pronto intervento hanno lavorato a lungo per riaprire al traffico l'autostrada.