Spesa carburante 2018, in Italia bruciati 28,4 miliardi in sei mesi

Spesa carburante 2018, in Italia bruciati 28,4 miliardi in sei mesi Nel 2018 aumentati consumi e prezzi carburante: in sei mesi benzina +2

Nel 2018 aumentati consumi e prezzi carburante: in sei mesi benzina +2,99% e diesel addirittura +5,04%, ci guadagnano fisco e industria petrolifera

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24 Luglio 2018 - 10:07

Nei primi sei mesi dell'anno gli italiani hanno speso ben 28,4 miliardi di euro per riempire i serbatoi delle proprie auto, gli studi dimostrano come rispetto allo stesso periodo del 2017 la nostra spesa per i rifornimenti sia aumentata. Ad incidere sulle tasche degli automobilisti sono in particolar modo la crescita dei consumi e soprattutto dei prezzi del carburante, un andamento generale che si riflette sul costo delle auto nuove, anch'esso più alto rispetto ad un anno fa. E mentre i consumatori sono obbligati ad accusare il colpo, sorridono il Fisco e le aziende petrolifere.

CHI SPENDE E CHI GUADAGNA Facendo un confronto con il periodo gennaio-giugno del 2017 emerge che in Italia sono stati spesi nel 2018 circa 1,6 miliardi di euro in più per i rifornimenti, raggiungendo un parziale annuo di 28,4 miliardi di euro. Una spesa notevole se divisa per singolo, che contribuisce sicuramente ad affondarci nelle classifiche europee dei costi di gestione auto – guarda quanto si spende mediamente in Italia e in Europa – e ci penalizza progressivamente nelle nostre scelte economiche e non. I consumi cresciuti di 1,7 punti percentuali e i prezzi dei carburanti in continuo aumento generano al contrario benefici sull'altra sponda, dove soggiornano il Fisco e le aziende petrolifere. Nello specifico, dalle statistiche emerge che proprio il Fisco abbia visto aumentare il gettito di 483 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2017, mentre tutta la rete di distribuzione petrolifera ha visto crescere i propri ricavi dell'11,8%, pari a 1,2 miliardi di euro.

SALGONO BENZINA E GASOLIO Mettendo poi la lente d'ingrandimento sopra ai prezzi dei carburanti, si stima che la spesa degli italiani per benzina e gasolio faccia segnare un  “bel” +6,1%. Nello specifico, il prezzo medio ponderato della benzina era di 1,537 euro al litro nel 2017, contro gli 1,583 euro al litro di oggi, pari ad un incremento del 2,99%; ancora peggio fa il diesel, che nel 2017 costava 1,389 euro al litro ed ora vale mediamente 1,459 euro al litro (+5,04%) – ecco quanto ci costa il caro benzina del 2018. E le prospettive non sono rosee, anzi, se guardiamo i dati del solo mese di maggio, dove nonostante i consumi siano scesi dello 0,3% si è registrato un aumento del 6,7% della spesa, con un prezzo medio della benzina pari a 1,645 euro (1,025 euro al Fisco tra Iva e accise) e di 1,494 euro per il gasolio (0,892 al Fisco). Il tutto a dipingere il quadro di una situazione difficile per quanto riguarda i rifornimenti, che si ripercuote sugli acquisti di auto nuove.

INFLUENZE NEGATIVE SUL MERCATO Ad evidenziare come la “crisi-carburante” vada a diffondersi anche in altri settori è Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor che ha diffuso i dati: “La crescita dei prezzi dei carburanti e quindi della spesa degli italiani per l'auto non influisce certo positivamente sulla domanda di autoveicoli tanto più che, sempre nel primo semestre 2018, secondo l'Osservatorio Autopromotec, sono aumentati anche i prezzi delle autovetture nuove (+1,7%). Il mercato italiano dell'auto dopo le crescite a due cifre del triennio 2015-2017 è entrato in fase di consolidamento dei livelli raggiunti in attesa di riprendere nel 2019 la via del recupero dei livelli ante-crisi. Ulteriori incrementi dei prezzi dei carburanti potrebbero rallentare il raggiungimento di questo obiettivo”. Qui potete trovare i dati relativi al mercato auto in Italia del primo semestre 2018, semplicemente la conferma di un periodo buio dal quale non sembra certo facile uscire.

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