
Dopo averla fugacemente conosciuta a Milano, abbiamo provato per 2 settimane la nuova SsangYong Rexton, l'auto della svolta
Ci aveva colpito, già il giorno della sua presentazione statica a Milano – qui le nostre prime impressioni. Dopo due settimane passate in compagnia della SsangYong Rexton non possiamo far altro che conferma quanto, quelle sensazioni iniziali fossero corrette. Quel giorno avevamo sentito dichiarazioni importante da parte dell'ufficio stampa riguardo la Rexton, un'auto che non solo rinnovava il modello, ma l'intero Marchio, pronto a rilanciarsi agli occhi di chi lo vedeva come un low cost non adatto a chi cercava quel “quid” in più. Possiamo dirvi senza troppi problemi che, oggi, quel quid lo può offrire anche Ssangyong, ma ad un prezzo decisamente più accessibile rispetto a tanti altri competitor. Partendo dalla nostra prova off road e il nostro focus all'interno della rubrica SicurTECH, che ha dimostrato l'ottima accezione da fuoristrada della Rexton.
“CHE MACCHINA SCUSA?” Questa è la domanda tipo alla quale ci si trova a rispondere quando si sale e scende da una SsangYong Rexton. Il Marchio coreano non sarà certo uno dei più conosciuti, ma questo non deve necessariamente tradursi in un prodotto dozzinale o che non meriti una particolare attenzione. Soprattutto dopo una prova durata due settimane nelle quali abbiamo avuto modo di provare la nuova Rexton in tutte le salse: città, autostrada e, soprattutto, off road – con il video focus della rubrica SicruTECH. La Rexton è la voce fuori dal coro, quella in grado di attirare l'attenzione anche di chi, di auto, magari non è un esperto, ma anche di chi, con le auto ci vive e lavora. Questo perché la il nuovo SUV del Marchio coreano rappresenta il nuovo linguaggio e il nuovo mezzo di comunicazione del brand.
DENTRO È CURATA E OTTIMAMENTE ASSEMBLATA È possente, ingombrante e ricercata, rispetto alla precedente generazione sembra arrivare da un altro pianeta per quanto sia maggiormente curata già dal primo impatto. Stesso feeling che si prova una volta saliti a bordo e che, se vogliamo, è un elemento ancora più importante. Questo perché è l'ambiente nel quale volenti o nolenti si passa la maggior parte del tempo, ebbene questo è proprio uno dei cavalli di battaglia della Rexton. Lascia sbalorditi la cura del dettaglio, la qualità dei materiali e gli optional presenti. È vero, alcune plastiche non trasmettono lo stesso piacere alla vista e al tatto che invece trasmette la parte alta della plancia – con rivestimenti di ottima fattura, sia per il design che per i materiali scelti – ma bisogna comunque essere in grado di fare un plauso a chi, questi interni, li ha progettati. Voci di corridoio parlano di un intervento dell'italiana Pininfarina, e non si fatica a crederci, vista che proprio design e materiali sembrano provenire da un segmento superiore.
TECNOLOGIA AL TOP Altro elemento strettamente correlato agli interni è la tecnologia a bordo. Al centro della plancia troneggia uno schermo da 9,2 pollici, reattivo, limpido e dalle grafiche abbastanza moderne. Forse non proprio l'interfaccia più intuitiva che abbiamo mai provato – non sempre si raggiunge il menù desiderato al primo colpo -, ma fa il suo dovere e lo fa bene, visto e considerato che integra tutti i più moderni sistemi di mirroring, con Apple CarPlay e Android Auto. Non da sottovalutare la possibilità di dividere lo schermo in due parti, potendo così controllare più elementi allo stesso tempo, come ad esempio la navigazione e la sorgente audio. Disponibile anche la connessione bluetooth – ampiamente utilizzata ed apprezzata in questa nostra prova – un elemento sempre più richiesto e ricercato nel momento in cui si sceglie la propria nuova auto. Manca la ricarica induttiva, ma a essere sinceri sarebbe stata la ciliegina sulla torta di un'offerta completa e competitiva. Tanti anche i sistemi di guida assistita, con il Lane Assist, il cruise control adattivo, e la frenata d'emergenza. Elemento che unisce le dimensioni di questa Rexton e l'ambito tecnologia è il sistema di assistenza al parcheggio. Una volta inserita la retromarcia si attiva il sistema con vista a 360° – anche in 3D -, quasi necessaria quando si ha a che fare con i suoi quasi 5 metri di lunghezza. Grazie a 4 camera (2 laterali una frontale e una posteriore), la manovra risulta rapida e precisa.
UN VERO FUORISTRADA Altra importante caratteristica della nuova Rexton, insieme al prezzo, sono le doti fuoristradiste di questo SUV. Perché citarle come elemento distintivo? Partiamo dal presupposto che in tanti, sul mercato, posizionano in questo segmento tanti prodotti che a prima vista sembrano in grado di affrontare qualsiasi asperità su qualsiasi terreno, restando, invece, bloccati alle prime difficoltà. Grazie al centro di guida Antares, abbiamo avuto modo di mettere veramente in difficoltà la Rexton, con il suo percorso off road. Con nostro grande stupore, la Rexton è stata in grado di affrontare tutte le prove – sassi, sabbia, fango, salite, discese, twist e buca – senza battere ciglio. Una scoperta molto piacevole per noi e per gli istruttori che hanno messo alla prova la Rexton. Questo grazie alle impostazioni presenti, che permettono non solo di passare dalla trazione posteriore alla integrale, ma che integrano il tutto con il blocco del differenziale, un elemento solitamente presente su auto sviluppate esclusivamente per l'off road – vuoi restare aggiornato riguardo l'universo dei SUV? Qui la nostra sezione dedicata. Per rendere tutti i nostri concetti ancora più chiari non perdetevi il video della nostra prova, con il focus di SicurTECH proprio sulle caratteristiche da fuoristrada che abbiamo scoperto nella Rexton, a partire dal telaio con la prova sul ponte.
LA VOCE FUORI DAL CORO Perché sceglierla? Come dicevamo in apertura, la Rexton è la voce fuori dal coro, questo perché nel segmento dei SUV riesce ad offrire tecnologie, look e affidabilità che si trovano solo alzando, e non di poco, il proprio budget. Con un ventaglio di prezzi che vai dai 35.000 ai 48.000 Euro è difficile trovare qualcuno che riesca ad offrire un prodotto dello stesso segmento e ben equipaggiato come la Rexton. Vi ricordiamo, inoltre, che la Ssangyong è equipaggiata con motore e trasmissione di derivazione Mercedes, il che, già solo per questo, potrebbe giustificarne l'acquisto. Quello che paga la Ssangyong è la poca notorietà del Marchio, ma questo non deve tradursi in sfiducia, visto che comunque, stando a quanto comunicato dalla Casa, questo è il modello della “svolta” e che punta a rilanciare il Brand globalmente. Se lei è la prima della nuova stirpe di SsangYong, allora state pur certi che, in futuro, non sentirete più la domanda “che macchina scusa?”.