La riconversione in Gigafactory dello stabilimento Stellantis di Termoli prenderà il via nel 2023 con la piena produzione di batterie che inizierà nel 2030
La prima Gigafactory italiana di Stellantis entrerà in attività nel giro di pochi anni ma la produzione arriverà a regime soltanto nel corso del 2030. Lo stabilimento dedicato alla produzione di batterie per auto elettriche (questo tipo di impianti viene comunemente chiamato “Gigafactory”) è stato confermato da Stellantis circa un anno fa. L’impianto sarà realizzato con un programma di riconversione dello stabilimento di Termoli, sito attualmente dedicato alla produzione di motori benzina e cambi per diversi modelli del gruppo Stellantis. La Gigafactory di Termoli entrerà a far parte della joint venture ACC, inizialmente creata da PSA e Total. Dopo la fusione tra PSA e FCA, la joint venture ha registrato anche l’ingresso di Mercedes ed ora punta a diventare un riferimento della produzione di batterie in Italia. Le Gigafactory italiane saranno diverse. La riconversione verso l’elettrico, infatti, comporta la necessità di incrementare la produzione di batterie e in Italia potrebbero sorgere diversi impianti.
IL PROGETTO DELLA GIGAFACTORY DI TERMOLI DI STELLANTIS: DAI MOTORI BENZINA ALLE BATTERIE PER AUTO ELETRICHE
Annunciato lo scorso anno, il progetto della Gigafactory di Termoli è una delle principali iniziative legata all’elettrificazione del settore auto. Lo stabilimento, ex FCA e ora parte del gruppo Stellantis, attualmente si occupa della produzione di motori benzina e di cambi per diversi modelli del gruppo, sia autovetture che veicoli commerciali leggeri (in particolare per il vicino stabilimento di Atessa). Parte della produzione di Termoli è destinata agli impianti europei di Stellantis. La riconversione inizierà nel corso dei prossimi anni. L’obiettivo del gruppo è produrre batterie in Italia per sostenere il passaggio alla produzione di auto elettriche negli altri stabilimenti del Paese. Stellantis ha già confermato la volontà di realizzare almeno 4 auto elettriche nell’impianto di Melfi che oggi riceve motori benzina da Termoli.
LE TEMPISTICHE DELLA RICONVERSIONE: IL FUTURO DELLA GIGAFACTORY ITALIANA DI STELLANTIS DIVENTERA’ REALTA’ IN POCHI ANNI
I tempi del programma di conversione della Gigafactory di Stellantis sono stati annunciati da un comunicato stampa di alcune sigle sindacali. Nel comunicato, viene descritto il piano di trasformazione dello stabilimento in base alle informazioni fornite ai rappresentanti dei lavoratori direttamente da Stellantis. Gli step in programma sono i seguenti:
– nel corso del 2023 ACC completerà l’acquisizione delle aree; dal mese di ottobre prenderanno il via i lavori di riconversione che trasformeranno Termoli in una Gigafactory ovvero in un impianto dedicato alla produzione di batterie;
– la fine della produzione attuale inizierà nel 2024 con un calo progressivo fino alla completa dismissione delle linee attuali. La fine della produzione di motori è programmata per il 2026;
– nel 2025 si raggiungerà un esubero momentaneo di 1.000 lavoratori; parte dei lavoratori sarà oggetto di un programma di formazione che prevede il trasferimento momentaneo a Douvrin, in Francia, dove ha sede un altro stabilimento di Stellantis;
– la partenza della produzione di batterie è programmata per il 2026 con una prima linea dedicata;
– nel corso del 2028 sarà attivata una seconda linea e nel 2030 sarà raggiunta la “piena produzione” della Gigafactory di Termoli.
Il programma annunciato dai sindacati potrebbe subire delle variazioni di alcuni mesi. Sarà necessario valutare, di volta in volta, l’andamento delle attività di riconversione per valutare lo stato d’avanzamento dei lavori. In ogni caso, il futuro di Termoli è segnato. Lo stabilimento molisano sarà il fulcro delle attività di produzione di batterie di Stellantis in Europa insieme ad altre due Gigafactory, una in Francia ed una in Germania, gestite da ACC.
LA RICONVERSIONE DELLO STABILIMENTO DI TERMOLI DI STELLANTIS IN GIGAFACTORY VALE 2 MILA POSTI DI LAVORO
Il target del programma di riconversione per Termoli annunciato dai sindacati è fissato in 2 mila posti di lavoro. Questo, infatti, è l’obiettivo occupazionale che i sindacati puntano a raggiungere nel corso delle trattative che porteranno alla definizione del futuro dello stabilimento. Dopo un necessario ricorso agli ammortizzatori sociali, che andranno ad accompagnare il programma di riconversione, ACC, sottolineano i sindacati del comunicato stampa ufficiale, dovranno garantire “la massima tutela possibile in termini di continuità normativa e salariale per tutti i lavoratori coinvolti”. Nel frattempo, Stellantis già dallo scorso anno ha avviato varie trattative con i sindacati per definire piani di uscita anticipata per i lavoratori vicini alla pensione. L’obiettivo è ridurre il personale in vista dell’avvio del programma di riconversione.
LA GIGAFACTORY DI STELLANTIS NON SARA’ L’UNICO IMPIANTO ITALIANO PER LA PRODUZIONE DI BATTERIE
Il futuro impianto di Termoli non sarà un caso isolato. La Gigafactory di Stellantis, infatti, non sarà il solo stabilimento dedicato alla produzione di batterie in Italia. Stellantis ha in programma di raggiungere una capacità complessiva di produzione di batterie pari ad oltre 260 GWh all’anno ma solo un impianto sarà situato in Italia. A garantire una crescita della produzione di batterie in Italia saranno altre aziende. In particolare, c’è il progetto Italvolt la cui Gigafactory sarà realizzata nell’area dell’ex stabilimento Olivetti di Scarmagno, in Piemonte, con l’obiettivo di raggiungere 3 mila addetti ed una capacità di 45 GWh all’anno. In cantiere, anche se al momento si tratta solo di un’ipotesi, c’è anche una terza Gigafactory che potrebbe essere realizzata dal Gruppo Volkswagen in Emilia-Romagna. L’azienda tedesca è presente in Italia con Lamborghini e Ducati e potrebbe scegliere la Motor Valley per realizzare un impianto di produzione di batterie.