Taxi Milano: 700 domande per il bando delle nuove licenze

Taxi Milano: 700 domande per il bando delle nuove licenze

A Milano sono scaduti i termini del bando 2024 per le nuove licenze taxi al prezzo di 96.500 euro ciascuna. Pervenute oltre 700 domande

2 Maggio 2024 - 10:45

Nonostante pendano ancora due ricorsi al TAR presentati dalle associazioni di categoria dei tassisti, il Comune di Milano ha deciso di andare avanti con il bando per 450 nuove licenze taxi con l’obiettivo di avere più auto bianche in strada per la prossima estate. Il bando è stato pubblicato il 14 marzo 2024 nell’apposita sezione del portale cittadino e alla scadenza del 30 aprile sono giunte più di 700 domande, a testimonianza del successo dell’iniziativa. Come è noto il Comune ha fissato a 96.500 euro il prezzo di ciascuna nuova licenza, prevedendo tuttavia degli sconti per le vetture adibite al trasporto disabili e per quelle che si rendono disponibili a svolgere il servizio negli orari serali, notturni e nei fine settimana.

NUOVE LICENZE TAXI: COSA PREVEDE IL DECRETO ASSET

Il decreto Asset, convertito in legge lo scorso ottobre, è nato con lo scopo di creare condizioni favorevoli per il rilascio di nuove licenze taxi da parte dei Comuni, specie in quelli capoluogo di regione, sede di città metropolitana e sede di aeroporto. In breve, questi Comuni (tra cui ovviamente Milano) hanno facoltà di aumentare le licenze taxi, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un bando straordinario e procedure più snelle. Con la procedura accelerata, infatti, l’Autorità di regolazione dei trasporti ha a disposizione 15 giorni, invece dei normali 60, per valutare il bando sulle nuove licenze, allo scadere dei quali (vale il principio del silenzio assenso), i Comuni possono dare il via al concorso.

Importante: a differenza della procedura ordinaria, in base a cui i Comuni possono trattenere il 20% dei proventi della vendita delle licenze utilizzando per migliorare i servizi o la viabilità, con la procedura accelerata introdotta dal decreto Asset il ricavato delle nuove licenze va interamente ai tassisti già attivi a titolo di ‘indennizzo’.

MILANO: BANDO PER 450 NUOVE LICENZE TAXI, GIUNTE 700 DOMANDE

Poche settimane dopo l’approvazione della legge di conversione del decreto Asset e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Comune di Milano ha messo in moto la macchina organizzativa del primo bando per 450 nuove licenze taxi, fissando inizialmente il prezzo per ciascuna licenza a 86.829 euro (definita attraverso calcoli molto articolati), salito poi a 96.500 vista l’esigenza di aumentare il numero di veicoli per il trasporto disabili e di taxi in turno di notte, per i quali sono previsti degli sconti fino al 40%. L’importo ha il ricevuto il benestare dell’Autorità di regolazione dei trasporti, dando di fatto il via libera al bando che è stato poi pubblicato a marzo.

Alla chiusura dei termini sono giunte più di 700 richieste, adesso si procederà con le verifiche sulla regolarità delle istanze e la compilazione dell’elenco dei candidati ammessi alla prova d’esame scritta che verterà sulle nozioni relative al Codice della Strada e alla normativa in materia di auto pubbliche. Si testerà anche la conoscenza delle località di interesse turistico all’interno del bacino d’appartenenza e la conoscenza della lingua inglese.

Milano bando taxi nuove licenze

TASSISTI CONTRO IL BANDO DEL COMUNE DI MILANO: POCHI 96.500 € PER CIASCUNA LICENZA

Come detto, sul bando pendono però due ricorsi. I sindacati dei tassisti contestano infatti la delibera comunale, giudicando bassissimo il prezzo di 96.500 euro stabilito per le nuove licenze (“inferiore di circa il 50%, se non anche di più, rispetto all’attuale valore di mercato delle licenze stesse”), oltre a lamentare la “strumentalizzazione politica che l’Amministrazione sta perpetrando sulla questione taxi, eludendo le proprie responsabilità sulla gestione del traffico e della sicurezza in città e scaricandola esclusivamente sulla categoria”.

I ricorsi al TAR, presentati lo scorso gennaio, puntano a ottenere l’annullamento del bando delle nuove licenze: “Il decreto Asset”, insistono i tassisti, “quantificando un contributo per il rilascio delle nuove licenze fa riferimento al valore attuale di mercato e non prevede alcuna scontistica. La nostra non è una valutazione di tipo politico, chiediamo solo che l’Amministrazione comunale di Milano applichi la legge correttamente”.

Come già evidenziato, ma è giusto ribadirlo, i tassisti hanno tutto l’interesse affinché il costo delle nuove licenze risulti il più alto possibile, sia per ostacolarne il rilascio (contenendo la concorrenza), ma soprattutto perché il decreto Asset prevede che tutto il ricavato delle nuove autorizzazioni ottenute con la procedura accelerata sia redistribuito tra i conducenti già in attività…

RICORSO AL TAR DEI TAXI: IL COMUNE VA AVANTI

Dopo una pausa di riflessione durata qualche settimana il Comune di Milano ha deciso di andare comunque avanti con il bando, senza attendere l’esito dei ricorsi. Un ulteriore rinvio avrebbe infatti pregiudicato la possibilità di avere i nuovi taxi per la stagione estiva, quando le richieste aumenteranno per il flusso di turisti.

Ricapitoliamo le cose più importanti da sapere sul bando online per 450 nuove licenze taxi a Milano, aperto dal 14 marzo al 30 aprile 2024 e al quale hanno partecipato oltre 700 aspiranti tassisti.

Come stabilito dalla delibera di Giunta, 300 licenze saranno di tipologia ordinaria e prevedono un contributo ciascuno di 96.500 euro, mentre le altre 150 saranno a contributo agevolato: 50 destinate a veicoli appositamente allestiti per il trasporto di persone con disabilità (contributo di 77.200 euro), 50 vincolate all’impegno a svolgere, per 5 anni dalla data di assegnazione, il servizio negli orari serali, notturni e nei week-end (contributo di 67.550) e 50 licenze saranno riservate a chi rispetterà entrambi i criteri (contributo di 57.900 euro).

I proventi derivanti dal rilascio delle licenze confluiranno in un Fondo costituito presso il Comune di Milano e saranno successivamente assegnati, in modo proporzionale, ai titolari delle licenze taxi di Milano attive alla data di pubblicazione del bando.

Tra i requisiti per essere ammessi al bando, c’era l’essere iscritto nel ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea presso le Camere di Commercio delle province ricadenti nel Bacino (Milano, Varese e Bergamo) e non essere titolare di altra licenza per l’esercizio taxi o di noleggio con conducente. Nella presentazione della domanda era necessario indicare per quale tipologia di licenza si intendeva concorrere, ma era prevista la possibilità di indicarne un’altra, in subordine, per coprire eventualmente i posti disponibili.

La scelta di utilizzare un veicolo appositamente allestito per il trasporto di persone con disabilità contraddistinguerà la relativa licenza, vincolando permanentemente l’intestatario, anche in caso di sostituzione del veicolo o di cessione della stessa. Il mancato rispetto dei vincoli assunti comporterà la revoca dell’autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione.

Per ulteriori informazioni rimandiamo alle FAQ del Comune di Milano sul bando.

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