Si fermano i taxi: sciopero nazionale il 21 maggio 2024 contro le norme sul riordino del settore e contro il rilascio di nuove licenze
Nonostante un decreto Asset visibilmente ‘annacquato’ rispetto alle premesse iniziali per non urtare troppo la sensibilità dei tassisti, i conducenti delle auto bianche non sono ancora soddisfatti e hanno annunciato uno sciopero nazionale dei taxi per la giornata di martedì 21 maggio 2024. L’astensione dal lavoro, supportata dalle maggiori sigle sindacali del comparto, è stata confermata anche dopo l’incontro tra i rappresentanti della categoria e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che secondo i sindacati non avrebbe dato risposte sufficienti su alcuni provvedimenti attesi da tempo per la regolazione delle piattaforme digitali del settore.
Aggiornamento del 21 maggio 2024 con l’indicazione degli orari dello sciopero dei taxi.
TASSISTI CONTRO I DECRETI SALVINI
La protesta riguarda i cosiddetti ‘decreti Salvini‘, peraltro contestati anche dagli autisti NCC, ossia i provvedimenti destinati ad aggiornare la normativa di riferimento del trasporto pubblico non di linea. Secondo i sindacati, se il testo definitivo dei decreti fosse quello che circola, “la liberalizzazione del servizio pubblico (cioè l’apertura a società private come Uber e altre, ndr) sarebbe un dato di fatto e lo sciopero del 21 sarebbe solo il primo passo di una lunga protesta“. Nel mirino ci sono soprattutto le norme sul Registro Elettronico Nazionale e sul Foglio di servizio, nonché il Dpcm per la regolamentazione delle piattaforme elettroniche, ritenute fondamentali dai tassisti per garantire il riordino del settore che, secondo le loro tesi, “attualmente vede un altissimo tasso di abusivismo favorito dalla mancanza di regole certe per tutti“.
SINDACATI TAXI CONTESTANO LA NORMA SULLE NUOVE LICENZE
All’incontro tra i rappresentanti dei taxi e il ministro Urso si sarebbe anche parlato, come riportano fonti del ministero, di “preoccupazioni legate alla scarsa disponibilità di autovetture che svolgono il trasporto pubblico di persone nelle grandi città italiane“. Si tratta, questo, di un altro argomento controverso e sgradito alla categoria, che da anni si oppone all’aumento del numero delle licenze che potrebbe ridurre il valore di mercato di quelle in circolazione. Il governo ha introdotto nuove regole per il rilascio di nuove licenze con il già citato decreto Asset, alle quali i tassisti si sono opposti nonostante i vari ritocchi al testo originario per aderire il più possibile alle loro richieste. La normativa prevede adesso che i Comuni capoluogo, le città metropolitane e quelle sede di aeroporto possano aumentare il numero di licenze fino a un massimo del 20%. Milano si è già mossa in tal senso con un apposito bando e presto dovrebbe farlo anche Roma.
SCIOPERO TAXI 21 MAGGIO 2024: GLI ORARI DELLO STOP
Tornando allo sciopero taxi del 21 maggio 2024, l’agitazione si verificherà dalle ore 8:00 alle ore 22:00, garantendo comunque il servizio di trasporto sociale per anziani, portatori di handicap e persone malate. Prevista anche una manifestazione di protesta a Roma in Piazza San Silvestro, dalle 11 alle 17. Questo sciopero potrebbe essere il primo di una lunga serie: in assenza di novità, assicurano i rappresentanti dei tassisti, lo stop del 21 maggio potrebbe trasformarsi “in una delle più grandi manifestazioni che si siano mai attuate da parte della categoria e solo il primo passo di una lunga protesta“.