Nuova Renault Clio tre cilindi: prova su strada

Nuova Renault Clio tre cilindi: prova su strada

Ecco come va la nuova Renault Clio con il motore 3 cilindri turbo da 90 CV

17 Gennaio 2013 - 07:01

Arrivata ormai alla quarta generazione, e venduta dal 1990 in oltre 12 milioni di pezzi, la Clio vuole imporsi tra le regine del segmento B e per fare ciò, in una situazione di mercato non certo rosea, si propone con tre allestimenti e con motori che, secondo Renault, sono ecologici e dai consumi ridotti: si tratta di un diesel 1.5 declinato in 2 livelli di potenza (75 e 90CV), un 1.2 a benzina o GPL da 75 CV e un benzina 900 turbo da 90 CV oggetto della nostra prova.

ESTERNI – La nuova Clio, che per questa quarta generazione è disponibile solo in versione 5 porte, si ispira alla sorella maggiore e può considerarsi, dal punto di vista stilistico, una vera e propria Megane in miniatura, ma con un look ancora più sportivo. Vista lateralmente la nuova Clio ricorda un coupè grazie alle maniglie delle portiere posteriori nascoste nel montante C; alcuni particolari cromati poi (sia sulla fiancata, sia sul portellone, sia ai lati dei fari anteriori) mettono in evidenza le linee della vettura. Non ci sembra azzeccata la posizione delle luci diurne a led: il loro aspetto è posticcio e ad un occhio distratto potrebbero addirittura sembrare montate aftermarket (leggi il nostro test sulle luci DRL aftermarket Philips). Modificate alcune quote del corpo vettura: ora la Clio è lunga 406 centimetri. Rispetto alla versione precedente è più bassa di 5 centimetri mentre le carreggiate sono state aumentate di ben 3 centimetri; il passo ha guadagnato 1 centimetro e mezzo raggiungendo la misura di 2 metri e 59 centimentri. Il bagagliaio ora ha una capacità di 300 litri (prima erano 288), ma attenzione non è tutto oro quello che luccica perché una parte dell’aumento dello spazio di carico a disposizione è dovuta ad una riduzione della capacità del serbatoio che passa da 55 a 45 litri; questa diminuzione della capacità del serbatoio, secondo Renault, non porterà ad una riduzione dell’autonomia per via delle migliorate prestazioni dei motori in termini di consumi.

IN OFFICINA – Il motore è molto compatto: molti organi ausiliari sembrano, ma non è così, disposti in maniera disordinata. Non è previsto il coperchio in plastica sul motore, particolare spesso presente sulle concorrenti. Sulla destra si trova, ed è di dimensioni generose essendo la vettura dotata di sistema start&stop, la batteria di avviamento. Molto facile intervenire per sostituire le lampadine dei fari anteriori (vedi fotogallery): si vede che questo tema è stato affrontato con molta attenzione dagli ingegneri francesi. Il sottoscocca ha una paratia sotto il motore e due paratie laterali di cui una forata (per l’esattezza quella che protegge i condotti del carburante). Le sopensioni sono di tipo McPherson all’anteriore e a ponte torcente al posteriore dove la barra di torsione è protetta da una carenatura in plastica. Infine una nota di merito per il cofano motore che rimane alzato anzichè grazie alla classica asta, grazie ad un'ammortizzatore; un elemento questo che spesso è difficile trovare anche in molte vetture del segmento superiore.

INTERNI – La nuova Clio si presenta con un design degli interni che rompe completamente con il passato e che si caratterizza con linee pulite sia per la plancia che la consolle centrale nella quale troneggia il modulo del sistema di infotainment. Sotto al navigatore vi sono i comandi dell’aria condizionata, a controllo manuale, semplici ed intuitivi da utilizzare anche se forse di dimensioni un po' piccole. I materiali rispetto alla versione precedente hanno fatto un passo in avanti in qualità percepita anche se alcuni particolari, come ad esempio la manopola del volume della radio, non sembrano molto robusti. Interessante la possibiltà di scegliere, sull'allestimento Energy, la tonalità della plancia tra quattro colori diversi (azzurro, nero, avana e rosso come nell'esemplare in prova). Migliorata e anche di molto la qualità dei materiali utilizzati per il telecomando di radio e telefono e che si trova, come da tradizione Renault, sulla destra nella parte posteriore del volante. Di diversa impronta anche i devioluci che ora, contrariamente al passato, sono di dimensioni normali e non microscopici. Sul volante si trovano solo i comandi del cruise control. Sul quadro strumenti sono presenti due indicatori circolari tra i quali trova spazio il tachimetro digitale (avremmo preferito una classica visualizzazione a lancetta che, come noto, rende più facile leggere le informazioni) e il computer di bordo. Manca l’indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento sostituito da una spia che segnala se la temperatura è troppo bassa (fondo azzurro) o se è troppo alta (fondo rosso). L'hazard si trova nella parte superiore del modulo infotainment: è retroilluminato ma di giorno, per chi non conosce la macchina, può risultare difficile da trovare. Una nota sull'abitabilità; la versione in prova, dotata di tetto panoramico in vetro nella parte anteriore risulta un po' bassa: già se si è alti 1 metro e 85 si tocca con la testa la tendina di protezione (ad azionamento manuale). Infine sulla visibilità: sia il montante anteriore (molto inclinato) sia quello posteriore (abbastanza massiccio) limitano in alcuni casi, ad esempio quando si deve passare da una carreggiata ad un altra dovendo attraversare uno spartitraffico, la visuale di ciò che accade attorno alla vettura.

INFOTAINMENT – Il sistema, dotato di uno schermo touchsreen da 7″, è di facile utilizzo: dal menù principale si può scegliere tra le funzioni navigatore, mappa, telefono, multimedia, opzioni di sistema e interfaccia web per l’aggiornamento delle mappe. La qualità del sistema audio ascoltando la radio è molto buona così come la qualità dell’ascolto degli mp3 (manca il lettore CD come sulla Peugeot 208 che abbiamo provato, anche se sulla 208 è acquistabile a parte); il merito è da ascrivere, tra le altre cose, anche alle casse con sistema bass-reflex, sistema che Renault afferma essere una novità assoluta nel settore dell’auto, ma che nell’alta fedeltà viene utilizzato dagli anni ’50. Le note dolenti di questo sistema vengono dallo streaming tramite bluetooth (la qualità audio è buona ma le canzoni “saltano”) e dal vivavoce di serie (optional quello Parrot a 223 euro): in quest’ultimo caso, anche se i rumori di fondo dovuti alle spazzole dei tergicristalli e al fondo stradale sono praticamente assenti, la voce di chi guida ha un suono un po' metallico ed un volume basso (per questo test abbiamo utilizzato un Nokia 2760 ed un LG Optimus pro). Riguardo al sistema di navigazione il suo utilizzo è davvero molto intuitivo ma le mappe non sono aggiornate e la loro grafica è di scarsa qualità (particolare ques’ultimo tutto sommato trascurabile).

SU STRADA – I miglioramenti rispetto alla versione precedente sono evidenti. Prima di tutto è migliorata la posizione di guida: il volante è praticamente verticale (contrariamente alle Renault delle precedenti generazioni) e ora è più facile trovare la posizione ottimale grazie alla regolazione in profondità del piantone dello sterzo non disponibile sulla vecchia Clio. Alla guida si nota subito il miglioramento della servoassistenza: ora lo sforzo sul volante è adeguato e la precisione è migliorata. La tenuta di strada è buona come anche l’assorbimento delle asperità. La scelta da parte della casa francese di montare pneumatici dalla spalla più ampia rispetto alla versione precedente (la nuova Clio in prova montava pneumatici 195/55 R16 mentre il modello precedente montava pneumatici 195/50 R16) ha contribuito al miglioramento del comfort e inoltre ha permesso di regalare alla nuova Clio un comportamento sincero (la spalla più ampia “comunica” più facilmente all’utente medio quando si sta esagerando). Il rollio e il beccheggio sono presenti ma restano di entità contenuta. Riguardo ai comandi la frizione ha corsa adeguata (più corta rispetto a quella della Clio precedente) mentre il freno è abbastanza duro da azionare e prima che le pastiglie inizino a mordere i dischi bisogna percorrere una buona parte della corsa del pedale. La frenata comunque risulta potente e ben modulabile. Il motore, un tre cilindri turbocompresso da 90 CV (135 Nm a 2500 giri) di ultima generazione, ha come dote principale la fluidità piuttosto che la brillantezza e si caratterizza per un bel sound che comunque non è mai troppo invasivo all’interno dell’abitacolo. Il cambio ha i rapporti un po’ lunghi ma è ben sfruttabile. I consumi infine: in autostrada abbiamo rilevato 7,4 litri/100km a 130 km/h mentre procedendo a intorno ai 110km/h abbiamo realizzato una media di 6,4 litri/100km, nel misto la nuova Clio ha fatto registrare un consumo di 7,2 litri/100 km mentre nel traffico intenso in città, nonostante l’utilizzo dello start&stop e della modalità ECO (che riduce la brillantezza del motore garantendo consumi migliori), il consumo si è attestato sui 9,3 litri/100 km.

SICUREZZA – La nuova Clio ha ottenuto, a seguito dell’introduzione a partire da gennaio 2012 di norme più severe, le 5 stelle Euro NCAP con un punteggio pari all’85%. La Clio ha ottenuto il miglior punteggio della categoria per quanto riguarda la protezione dei bambini, del pedone e per gli equipaggiamenti di sicurezza. Per garantire una maggiore protezione dei passeggeri, Renault afferma che è stata modificata l’elettronica in modo tale che i dispositivi di protezione possano innescarsi più velocemente. Sulla nuova Clio è presente, inoltre, la tecnologia Fix4sure che, grazie ad una specifica deformazione nella seduta di ciascun sedile, riduce l’effetto submarining (effetto per il quale passeggero scivola sotto la cintura in caso di urto frontale); completano il tutto gli attacchi isofix, anche sul sedile del passeggero anteriore (cosa più unica che rara), e 6 airbag. L'auto è equipaggiata di serie di spie per cinture non allacciate con funzione sonora per tutti i posti, di ABS, di assistenza elettronica alla frenata di emergenza (AFE) e di controllo elettronico della stabilità ESP con hill holder.

PREZZI – La nuova Clio con il motore 1.2 aspirato da 75CV costa in allestimento Wave 13 mila 500 Euro se si vuole il motore bi-fuel a GPL bisogna sborsare 15mila Euro mentre se si vuole il Diesel (un 1.5 da 75 CV) il prezzo è di 15 mila 150 Euro. Per l’allestimento Live che prevede fendinebbia, sedile guidatore regolabile in altezza e navigatore satellitare bisogna sborsare mille e 100 euro in più. La versione in prova con motore 900 TCE da 90 CV è disponibile solo in allestimento Energy e costa 15 mila 850 Euro e in più rispetto all’estimento Live offre volante in pelle, cerchi da 16”, inserti in plastica nera lucida, il sistema Keyless, il sistema start&stop e la funzione ECO per la gestione ecologica del motore. Se si vuole questo allestimento con il motore Diesel (un 1.5 da 90 CV con Start&Stop) il prezzo è di 17 mila 500 Euro. In conclusione la nuova Clio è un’ottima vettura che sa coniugare sia la sostanza (buone le qualità stradali e ottima la sicurezza) che l’apparenza (lo stile è uno dei suoi punti di forza). Ci sentiamo di consigliarla ai giovani ma anche alle famiglie che hanno un solo figlio è che non hanno necessità di un bagagliaio enorme.

SicurAUTO.it ringrazia l'officina Antares di Roma per la cortese collaborazione

1 Commento

Daniele
18:15, 18 Giugno 2015

Solo ora che sono interessato all'acquisto della nuova Clio ho avuto modo di leggere questa prova su strada: un articolo davvero ben fatto. ComplimentiMi unisco anch'io all'ossservazione di jacke riguardo il gap tra i consumi effettivi e quelli dichiarati dalla casa

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