Test Drive Opel Astra 1.7 CDTi con Opel Eye

Test Drive Opel Astra 1.7 CDTi con Opel Eye

Prova su strada della nuova Opel Astra equipaggiata con il sistema di sicurezza Opel Eye

13 Febbraio 2013 - 12:02

Abbiamo testato la nuova Opel Astra CDTi, sia in versione 5 porte due volumi, che Sedan 4 porte tre volumi, ambedue motorizzate con il diesel 1,7 Ecoflex da 130 CV (96 kW). Disponibili per i clienti anche il diesel 1.7 da 110 CV (81kW), il 1.4 Tech-Turbo a benzina (140 CV/ 103 kW) anche GPL, Il 1.4 benzina aspirato (100 CV/74 kW) e il 2.0 diesel (165 CV/121kW) solo per le versioni 3p, 5p e station. La più potente motorizzazione 2.0 BT CDTi biturbo da 195 CV (prevista anche per la Insignia), attualmente non è disponibile per il mercato italiano. I prezzi di listino partono da 16 mila 500 euro per la 5p e da 17 mila euro per la Sedan 4p, ambedue in allestimento Ecotec con motorizzazione benzina 1.4 (100 CV/74 kW). Le Astra Ecoflex della nostra prova sono nel ricco allestimento Cosmo (24 mila 700 euro la 5p , 25 mila 200 euro la 4p) che tra i vari optional comprende il sistema Stop&Start, i sedili in pelle, il climatizzatore automatico bi-zona, il navigatore con schermo da 7″ i cerchi in lega 10 razze da 17″. Sulla 4p Sedan è presente anche il freno di stazionamento elettrico, mentre la 5p è dotata del sistema di sicurezza attiva “Opel Eye” che esamineremo in dettaglio più avanti.

ESTERNO – Bisogna riconoscere che sull'Astra 4^ serie il Centro stile Opel ha svolto un lavoro eccellente. La linea della popolare berlina tedesca, ripropone le note soluzioni stilistiche attualmente in voga e appare aggressiva e ben bilanciata. La fiancata è caratterizzata dalla linea di cintura alta e dalla vetratura rastremata nella parte posteriore. Il frontale è reso più moderno dalla nuova linea allungata dei fari (luci diurne a led) e dalla griglia più pronunciata, ispirata a quella dell'Astra GTC. Anche la soluzione tre volumi della parte posteriore della Sedan, risulta gradevole, sebbene sacrifichi un po' la visibilità in manovra a causa della coda alta e del lunotto piccolo e inclinato. La qualità di assemblaggio dei vari pannelli e della componentistica di carrozzeria è di eccellente livello in rapporto alla classe della vettura. Molto buona anche la qualità della verniciatura metallizzata + trasparente con spessori medi misurati di 110-125 micron per ambedue le versioni, valori che denotano un buon grado di protezione delle lamiere. Belli i cerchi in lega a 10 razze con pneumatici 225/50 R 17 (optional). La Sedan 4 p è più lunga di 23,9 cm a parità di passo (2,685 m). La 5 p è lunga 4,419 m, alta 1,51 m, mentre la 4p 4,658 m, alta 1,50 m. Larghezza identica: 1,814 m e 2,013 m agli specchietti retrovisori esterni.

INTERNI – Pregevole il disegno ed i materiali degli interni, specie nell'allestimento con sedili in pelle. La qualità percepita nella realizzazione dell'abitacolo si colloca su livelli alti del segmento berline compatte. La parte superiore della plancia è in materiale morbido, gradevole e di facile consultazione la strumentazione costituita dai 2 grandi quadranti analogici per contagiri e tachimetro dall'ottima grafica, contenenti all'interno svariate spie. Al centro sono alloggiati i due piccoli indicatori circolari del livello carburante, della temperatura liquido raffreddamento e il display multifunzionale DIC (Drive Information Centre). Bella la consolle centrale che comprende nella parte superiore lo schermo multifunzionale da 7″ per il sistema di navigazione, il clima e il sistema infotainment. Più in basso i comandi e i vari pulsanti relativi a tali sistemi. La qualità, il design e la cura del particolare su tale componentistica sono di assoluto riferimento per il segmento di appartenenza della Opel Astra. Peccato lo schermo non touch screen che comporta necessariamente l'uso dei vari pulsanti e manopole presenti in consolle per attivare le funzioni desiderate, il che porta facilmente a distrarsi. Particolarmente macchinoso e poco intuitivo appare l'uso del navigatore tramite il relativo comando a manopola. Inoltre le mappe del sistema risultano non aggiornate. Migliorabile la grafica. Degni di nota i pannelli interni delle porte, ben realizzati ed impreziositi, insieme alla consolle centrale, da luci rosse di cortesia. Il climatizzatore automatico bi-zona è di facile regolazione e il suo funzionamento è risultato veloce ed efficace. Ben fatte anche le bocchette di ventilazione. Da segnalare i sedili riscaldati modulabile su 3 livelli di calore e l'ampia possibilità di regolazione del sedile guida, compreso il supporto lombare con pulsante ed il cuscino dei sedili anteriori dotati di appoggio supplementare per le gambe estraibile e regolabile. Anche il volante è regolabile (a richiesta riscaldato) sia in altezza che in orizzontale, quindi è agevole per tutti trovare la migliore posizione di guida. I comandi al volante riguardano a sx. il controllo velocità di crociera, il limitatore di velocità e l'impostazione dell'allarme di collisione. A dx. troviamo i comandi di infotainment. Poco pratico invece il comando (rotante e a pulsante) per le varie funzioni del DIC incorporato nella levetta degli indicatori di direzione. Tra le molte indicazioni fornite dal Drive Information Centre, (versione Delux e Delux Combi) citiamo la vita residua dell'olio motore (in %), l'Eco Index sul consumo medio di carburante sugli ultimi 50 Km suddivisi in 10 tratti di 5 km ciascuno, il consumo istantaneo, il rapporto del cambio inserito e quello ottimale, la temperatura e pressione olio, la pressione di sovralimentazione del turbo (in %). Lo spazio per le gambe per i passeggeri seduti sul sedile posteriore diventa limitato per le persone alte, ma solo con i sedili anteriori completamente arretrati. Notevole la capienza del bagagliaio della Sedan 4p: 460 litri e 1010 litri con gli schienali abbattuti, mentre la 5p si ferma a 370 e 795. Ambedue le versioni prevedono la botola nello schienale posteriore per gli oggetti molto lunghi. Cassettini portaoggetti e porta-bicchieri in abbondanza sia avanti che dietro. Bracciolo centrale anteriore regolabile.

IN OFFICINA – La parte superiore del motore è protetta dal consueto coperchio insonorizzante. Presente inoltre un pannello insonorizzante all'interno del cofano. I consueti controlli dei livelli sono estremamente agevoli. Nel sottoscocca, il gruppo motore-cambio è protetto da una paratia smontabile. Presente anche la paratia anticalore sopra la linea di scarico. Le sospensioni anteriori seguono lo schema Mc Pherson “corretto” (con perno sdoppiato) con barra stabilizzatrice cava. Il supporto montante e il braccio inferiore sono in lega leggera per ridurre le masse non sospese. L'avantreno è supportato da un sottotelaio in acciaio collegato alla scocca con supporti idraulici al fine di filtrare il rumore di rotolamento e le vibrazioni. Interessante ed efficace la soluzione adottata al retrotreno: il classico ponte torcente a ruote interconnesse è integrato da un parallelogramma di Watt con lo scopo di contrastare le spinte trasversali e rendere costante il parallelismo delle ruote posteriori (vedi foto). Lo schema, non nuovo, applicato con successo sul ponte De Dion delle ultime Alfa Romeo trazione posteriore (Alfetta, Giulietta, Alfa 75, 90) e su altre vetture (es. Rover SD1), è costituito da due barre trasversali Panhard di identica lunghezza, incernierate alle estremità ai porta-mozzi delle ruote posteriori ed al centro del pianale ad un bilanciere flottante infulcrato in una staffa imbullonata al sottoscocca. Durante lo scuotimento delle ruote, le due barre oscillano facendo ruotare il bilanciere che in tal modo compensa la variazione della distanza degli attacchi ai portamozzi, evitando al ponte gli spostamenti laterali. Grazie a tale ulteriore ancoraggio trasversale, l'asse di accoppiamento torcente può essere più flessibile, rendendo la sospensione più indipendente, dunque più efficiente e confortevole. Al retrotreno molle e ammortizzatori non sono coassiali. La sostituzione delle lampadine dei fari anteriori e posteriori è abbastanza agevole, cosi come la eventuale sostituzione fusibili alloggiati in 3 distinte scatole: vano motore, bagagliaio e dietro il cassetto porta-oggetti.

SU STRADA – La visibilità dal posto di guida è buona ma non ottimale: i massicci ed inclinati montanti anteriori creano alcuni angoli morti in marcia. La visibilità in retromarcia è limitata dal lunotto alto e piccolo e dai larghi montanti posteriori. Indispensabili i sensori di parcheggio. Questi due aspetti, non certo positivi, sono ormai una costante sulle vetture di ultima generazione, in totale contrasto con i più elementari concetti di sicurezza legati alla visibilità in marcia. La risposta del 4 cilindri CDTi 1.7 è soddisfacente: il buon valore di coppia massima erogata (280-300 Nm a 1700/2550 g/min) lo rende pronto fin dai bassi regimi con un buon allungo, ben coadiuvato dall'ottimo cambio manuale a 6 rapporti caratterizzato da innesti precisi e correttamente contrastati. Accelerazione 0-100 in 11,2 sec. In accelerazione la rumorosità del motore riesce in parte a filtrare nell'abitacolo, pur mantenendosi entro livelli più che accettabili. Avvertibile in fase di partenza una lieve vibrazione sotto il pedale frizione che risulta progressiva e ben modulabile. Il comodo dispositivo che impedisce alla vettura di andare indietro nelle partenze in salita, agisce sui freni e manifesta in partenza un disinnesto un po' brusco. Abbastanza rapido ma non molto silenzioso lo Stop&Start (disattivabile). Ottimi i freni, potenti e ben modulabili, bene lo sterzo con servocomando elettrico. La tenuta di strada è più che buona per il tipo di vettura, grazie anche al contributo dei larghi pneumatici 225 /50 R 17 ed alle sospensioni dal funzionamento eccellente. L'Astra 5p in prova si è mostrata meno brillante della Sedan 4p, avendo percorso appena 300 km, quindi con il motore ancora molto legato. Dal punto di vista dinamico, sono proprio le sospensioni che pongono la nuova Astra una spanna al di sopra della migliore concorrenza. Esse assorbono egregiamente qualsiasi asperità o sconnessione stradale senza manifestare alcun tipo di rumorosità fastidiosa. I consumi reali ottenuti nel corso della nostra prova sono accettabili, pur essendo molto distanti da quelli dichiarati. Nell'uso misto abbiamo ottenuto un consumo medio di 6,6 l/100 Km, mentre su percorso extraurbano siamo sui 6,0 l/100 Km. A titolo di confronto, riportiamo gli ottimistici valori di consumo dichiarati: urbano 4,3 l/100 Km; extraurbano 3,4 l/100 Km; misto 3,7 l/100 Km. (emissioni CO2: 99 g/Km). La capacità del serbatoio carburante è di 56 litri il peso (compreso conducente) è di 1373 Kg (5p) e 1393 Kg (4p).

SICUREZZA – L'Opel Astra ha ottenuto 5 stelle nei crash test Euro NCAP (95%), 6 pt. per la sicurezza bambini (84%), 16pt. nel test pedoni (46%). La dotazione airbag comprende quelli frontali i laterali altezza torace e quelli a tendina. L'airbag passeggero è disattivabile tramite interruttore. ABS, ESC+TC di serie (disattivabili separatamente). Tra i sistemi di sicurezza ottenibili a richiesta sulla nuova Astra vi è l'Opel Eye di 2^ generazione con riconoscimento dei segnali stradali, avviso in caso di superamento della corsia LDW (Lane departure Warning), l'indicazione della distanza di sicurezza FDI (Follwing Distance Indicator) e l'indicatore di collisione FCA (Forward Collision Alert). L'allarme di collisione rileva un veicolo che precede sullo stesso percorso entro una distanza di circa 60 metri. La sensibilità del sistema può essere impostata su 3 livelli: vicino, medio, lontano. Questi sistemi generano avvertimenti ottici ed acustici che dovrebbero aiutare a prevenire situazioni critiche in caso di distrazione o stanchezza alla guida. La Casa costruttrice tiene tuttavia a precisare che l'allarme collisione è semplicemente un sistema di avvertimento e non attiva i freni. Il dispositivo funziona al di sopra di 40 Km/h e può essere disattivato tramite l'apposito pulsante. Nel corso della nostra prova su strada abbiamo verificato il funzionamento di tali funzioni sulla cui reale validità esprimiamo, in generale, qualche riserva poichè visivamente (e mentalmente) possono distogliere il guidatore dalla visione della strada. Paradossalmente possono quindi trasformarsi in un ulteriore elemento di distrazione per chi guida se il loro funzionamento non è stato preventivamente “interiorizzato” dal conducente. L'avviso di superamento della corsia, funziona solo a velocità superiori a 56 Km/h, qualora esista una adeguata segnaletica orizzontale di corsia di marcia. Inoltre, non bisogna frenare né accelerare. Se attivo, il sistema prevede una spia verde fissa inserita nel quadrante del contagiri che diventa gialla in caso di superamento di corsia, con relativa segnalazione acustica. Abbiamo rilevato che la spia verde si può spegnere di frequente in presenza di segnaletica orizzontale trascurata (è la norma sulle nostre strade) ed anche superando volutamente la mezzeria della carreggiata, la spia non diventa gialla e non si avverte alcun segnale acustico. In tutta evidenza, il sistema (questo come altri che si basano sullo stesso principio) mal si adatta alla nostra disastrata rete viaria.

INFOTAINMENT – L'impianto radio CD Navi 900 con 6 altoparlanti è di buon livello. E' dotato di 12 canali predefiniti + altri 36 canali da assegnare manualmente. Il lettore audio integrato è in grado di riprodurre CD, MP3/WMA. Inoltre è possibile collegare al sistema dispositivi esterni come iPod, lettore MP3,chiavetta USB, lettore CD portatile AUX. Forniti anche i comandi al volante e di riconoscimento vocale (se disponibile). Oltre a a tutto il sistema infotainment può essere dotato di un portale per telefoni cellulari.

CONCLUSIONI – L'Opel Astra 1,7 CDTi Ecoflex, in versione Sedan 4p e 5p, è a nostro parere un'auto molto valida nel settore delle berline compatte. La Sedan 4p ci è sembrata una buona alternativa alla solita e scontata soluzione 2 volumi + portellone, grazie al grande bagagliaio ed al sedile posteriore abbattibile. Il prezzo di listino (+ eventuali optional a pagamento) degli allestimenti da noi provati, non è tra i più economici ma può essere accettabile in rapporto alla completezza di accessori ed al livello qualitativo del prodotto.

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