A quasi due anni dalla concept vista al Salone di Tokyo, Toyota ha iniziato la commercializzazione della Mirai alimentata da fuel cell
La prima auto a idrogeno è finalmente sul mercato, anche se per ora solamente quello giapponese. È la Toyota Mirai ed è già un successo. In realtà non si tratta del primo modello in grado di trasformare l'idrogeno liquido in energia elettrica, ma è il primo che tutte le persone comuni possono ordinare (ma c'è ancora tanta strada da fare). Infatti, la Hyundai ix35 Fuel Cell, è già disponibile sul mercato da qualche anno, ma finora non è stato possibile acquistarla comunemente negli autosaloni, ma solo attraverso programmi personalizzati di leasing che hanno coinvolto aziende, enti o soggetti istituzionali. La Mirai, invece, arriverà anche nei concessionari di Europa e Stati Uniti, entro la fine del 2015 a un prezzo stimato di circa 50.000 euro, ma in Giappone è già un successo.
SUCCESSO IMMEDIATO – Solo nel primo mese di commercializzazione nel mercato domestico, infatti, è stata richiesta in più di 1.500 unità, praticamente già il doppio della produzione di 700 esemplari prevista per tutto il 2015. I clienti privati sono il 40%, mentre i due terzi degli ordini sono arrivati da uffici governativi ed aziende. Toyota stessa ha ammesso di essere rimasta sorpresa da questa accoglienza iniziale ma è corsa subito ai ripari decidendo un progressivo aumento della produzione, per un totale di 2.000 unità da costruire nel 2016 e 3.000 nel 2017. Quanto all'assegnazione degli stock per ogni singolo mercato, verrà decisa in base allo sviluppo delle infrastrutture e quindi alle reali possibilità di utilizzo dell'auto (Volkswagen è invece molto scettica). Appare subito chiaro che in Italia faticheremo non poco a vedere una Mirai per strada.
I BREVETTI SONO LIBERI – Ad ogni modo, Toyota crede molto in quest'auto e nella tecnologia a celle combustibile che la caratterizza, tanto che a un'azione dimostrativa, come la consegna del primo esemplare al Premier nipponico Shinzo Abe, se n'è aggiunta una più concreta, come la liberalizzazione di 5.680 brevetti (3.350 del software di guida e 70 per la rete di rifornimento), in perfetto stile Tesla Motor (che aveva fatto pochi mesi prima la stessa cosa con la tecnologia delle batterie della Model S). La speranza della Casa giapponese è di allargare i potenziali investimenti sull'idrogeno (qui raccontiamo dell'alleanza con BMW), così da iniziare a creare un vero e proprio mercato per questo tipo di propulsione. Inoltre, l'eventuale utilizzo delle licenze prevede comunque un obbligo contrattuale con Toyota.
500 KM DI AUTONOMIA – La Toyota Mirai, parola giapponese che significa futuro, esteticamente è praticamente identica alla concept mostrata al Salone di Tokyo nel 2013. È lunga 4,87 metri, larga 1,81 m e alta 1,54 m. Il suo propulsore elettrico alimentato dalle celle a combustibile ha una potenza di 100 kW e con un pieno di idrogeno, che richiede 5 minuti di rifornimento, dovrebbe essere in grado di percorrere 500 km. Secondo Toyota stessa, il suo pacco di fuel celle potrebbe fornire l'elettricità necessaria per mandare avanti una abitazione per una settimana intera.