
Una prova inusuale della Prius "alla spina", in giro per Roma a vedere se è agevole ricaricarla nelle stazioni pubbliche
Nel 1997 la Toyota Prius è stata la prima vettura ibrida ad essere introdotta sul mercato (allora esclusivamente giapponese). Dopo tre anni le vendite furono allargate al mercato mondiale ma il successo planetario arrivò soltanto con la seconda serie che si caratterizzava, come la serie attuale del resto, per la linea aerodinamica che la rendeva immediatamente riconoscibile, e che ha permesso alla Prius di diventare l'auto ibrida per antonomasia. Con la terza serie, ovvero la versione attuale, Toyota ha introdotto anche una versione Plug-in che aggiunge al sistema ibrido HSD (Hybrid Synergy Drive) un pacco batterie aggiuntivo (che permette di raggiungere una capacità di 21,5 A/h) e tutta una serie di accessori necessari alla ricarica della vettura tramite le apposite colonnine o attraverso la rete domestica. La Toyota Prius Hybrid è disponibile sul mercato in un unico allestimento full-optional a 40 mila 250 Euro (prezzo di poco superiore alle vetture solo elettriche) con a pagamento soltanto la vernice metallizzata o perlata e il navigatore satellitare touch&go plus (ma di serie è già presente un valido sistema infotainment con impiato audio JBL).
IN OFFICINA – La Prius Plug-in è caratterizzata da un telaio in acciaio ad alta resistenza; la lunghezza è di 4,48 metri, la larghezza è di 1 metro e 74 mentre l'altezza è di 1 metro e 49. Il passo è di 2,7 metri e il bagagliaio ha un volume di 443 litri. Le sospensioni sono di tipo McPherson all'anteriore e a ponte torcente al posteriore. La Prius Plug-in ha una potenza totale del sistema ibrido pari a 136 CV/100 kW così ripartiti: 99 CV e 142 Nm di coppia forniti dal motore termico a benzina a ciclo Atkinson e 37 CV (82 di picco) e 207 Nm di coppia forniti dal motore elettrico. La batteria agli ioni di litio del sistema ibrido ha una capacità di 21,5 A/h ed ha una tensione di 207 Volts ed è stata collocata il più in basso possibile ovvero sotto al piano di carico. I freni sono a disco sulle quattro ruote e i pneumatici hanno misura 195/65 R15.
INTERNI – La Prius ha un design degli interni futuristico, volutamente quasi da “astronave” per enfatizzare ancora di più il contenuto tecnologico. La plancia ha una finitura simile, nell'aspetto, a quella dell'alluminio spazzolato ma di contro si sporca facilmente. Il quadro strumenti è posto al centro della plancia mentre ed e composto da un display digitale che in base alle schermate prescelte indica stato di carica delle batterie, flusso di energia dalle batterie e fornisce consigli di guida. E' presente anche un head-up display che permette di non distogliere lo sguado dalla strada. La consolle centrale si allunga verso i passeggeri creando una sorta di ponte al di sotto del quale si trovano i comandi per il riscaldamento dei sedili. I sedili sono ben sagomati e risultano molto comodi.
SU STRADA – Buona la visibilità frontale e laterale, scarsa quella posteriore a causa della linea a spiovente e dello spoiler che serve a migliorare l'aerodinamica; viene in soccorso la telecamera posteriore che però offre un'inquadratura molto stretta e lascia “scoperte” le parti estreme del paraurti: sempre rimanendo in casa Toyota la piccola Aygo (qui la nostra prova) fa meglio con una inquadratura grandangolare. Per quanto riguarda il comportamento su strada la Prius Plug-in non è una vettura nata per provare piacere di guida ma per consumare poco. Lo sterzo non è molto preciso, la tenuta di strada è buona e l'assetto è rigido sulle buche profonde a causa del peso elevato delle batterie e della geometria della sospensione a ponte torcente; il comportamento sulle normali sconnessioni invece è buono grazie anche alla gommatura 195/65R15 che, non prestandosi ai dettami dell'ultima moda che vuole cerchi grandi e spalle piccole, garantisce un buon livello di assorbimento. Buona nel complesso la frenata ma alle basse velocità bisogna essere un po' più aggressivi sul pedale del freno. Detto questo la Prius Plug-in è una vettura che va assecondata nella sua indole: se la si guida in maniera ecocompatibile, accelerando in maniera dolce, ci si trova a viaggiare senza stress e in un piacevole silenzio; si viene disturbati solo dai rumori che provengono dalle ruote quando si affrontano delle asperità (invero assai frequenti in una città come Roma dove abbiamo effettuato il nostro test). Per quanto riguarda le prestazioni del motore l'accelerazione è discreta mentre è molto buona la ripresa complice il cambio E-CVT e la generosa coppia del motre elettrico: manca la modalità di guida POWER che è disponibile sulla Prius Hybrid (è possibile però scegliere se viaggiare in solo elettrico o viaggiare in modalità ibrida risparmiando così la carica elettrica per le zone a traffico limitato). I consumi rilevati in modalità ibrida sono stati pari a 5,3 litri/100 km in città (con traffico molto scorrevole), nel misto abbiamo oscillato tra i 3,6 e i 4,7 litri/100 km in funzione anche dello stato di carica della batteria. In autostrada abbiamo consumato 7,2 litri /100 km. In modalità completamente elettrica l'autonomia è di 20 km prima che si inserisca nuovamente il motore termico. Sfruttando una ricarica al 100% abbiamo percorso a mo' di circuito una distanza di 35 km (valore di poco inferiore alle percorrenze medie di una vettura al giorno), che abbiamo suddiviso in 8 km di percorrenza cittadina, 10 km di autostrada e 17 km di extraurbano facendo registrare un consumo medio di 2,1 litri/100km.
LA RICARICA – Si effettua tramite apposito cavo di ricarica in dotazione con presa Mennekes. E' disponibile anche l'adattatore per la presa Siemens per la ricarica domestica senza bisogno di installare una colonnina. Il tempo di ricarica, data anche l'autonomia ridotta rispetto alle vetture completamente elettriche, è di poco più di 90 minuti. Tramite i comandi sulla plancia è possibile impostare, come sulle auto puramente elettriche, l'ora di inizio ricarica in modo da poter approfittare delle eventuali tariffe più basse in base agli orari della giornata. Per simulare le necessità di un utente medio abbiamo provato a vedere qual'è la situazione delle colonnine pubbliche: già lo avevamo fatto in occasione della prova della Nissan Leaf (leggi qui) vediamo cos'è cambiato in questi anni nella Capitale. Nel quartiere di Trastevere (vedi fotogallery) sono disponibili 2 colonnine a viale trastevere: una colonnina è riservata ai veicoli in car sharig del comune, l'altra è per tutti ma il posto non è limitato da nessuna striscia e quindi chiunque vi si può parcheggiare. Abbiamo notato con piacere però che nonostante il quartiere sia sempre “a secco” di posti auto nessuno si è parcheggiato segno questo di un aumento della sensibilità dei cittadini verso le vetture “alla spina”; tutto libero anche nei parcheggi riservati che si trovano presso il cinema The Space (zona Magliana). Abbiamo infine visitato anche il centro IKEA (zona Porta di Roma). Il gruppo svedese ha infatti deciso di rendere disponibile gratuitamente la ricarica ai propri clienti: abbiamo trovato una sola colonnina ma con prese Mennekes e Scame. Per ottenere la card che attiva la ricarica (vedi fotogallery) basta presentare la card Ikea family al centro informazioni, a questo punto basta avvicinare l'apposita card fornita alla colonnina di ricarica e il gioco è fatto.
SICUREZZA – La Toyota Prius ha ottenuto 5 stelle nel crash test Euro NCAP. La protezione degli occupanti è stata valutata con un efficacia del'88% per gli adulti e 82% per i bambini mentre la protezione per i pedoni ha una valutazione del 68%; i sistemi di assistenza alla guida sono stati valutati con un 86%. Presenti a bordo i poggiatesta anteriori attivi e il sistema ISOFIX sulle sedute posteriori laterali. Per quanto riguarda i sistemi di ausilio alla guida sono presenti ABS con EBD e BA, sistema di controllo della frenata gestito elettronicamente (ECB), controllo elettronico della stabilità (VSC +), controllo elettronico della trazione (E-TRC), e stop attivi con luci a LED.
CONCLUSIONI – La Prius Plug-in è una vettura tecnicamente molto avanzata che si fa apprezzare in particolar modo per la silenziosità di marcia e per i consumi ridotti. L'autonomia in elettrico di 20 km permette negli spostamenti casa-lavoro di ridurre ulteriormente i consumi e, per chi fa pochi chilometri, è possibile addirittura viaggiare in solo elettrico per tutto il tragitto. La Prius Plug-in può essere anche interpretata così: un'elettrica che ti svincola dal terrore di rimanere a piedi perché comunque si può approfittare della propulsione ibrida. Infine ricordiamo che il differenziale di prezzo rispetto alla Prius Hybrid varia, in base agli allestimenti, orientativamente tra gli 8 e i 12 mila Euro.
PRO
- Silenziosità
- Consumi ridotti
- Guida rilassante
- Finita la carica elettrica la vettura si comporta a tutti gli effetti come una normale Prius Hybrid
CONTRO
- Prezzo importante
- Prestazioni ridotte