Le auto volanti, forse, stanno veramente arrivando. O almeno è quanto fa pensare l'accordo tra Uber e la NASA, pronti a lanciare il servizio nel 2020
Quel futuro dipinto dai film e romanzi di fantascienza forse – il condizionale è d'obbligo in questi casi, viste le molteplici criticità di tali sistemi – sta per diventare realtà. Il trasporto urbano aereo è forse uno dei grandi sogni dell'umanità e che spesso si è reso protagonista di un immaginario collettivo futuro dove, muoversi con auto volanti, è all'ordine del giorno. La partnership annunciata da Uber e NASA è un passo importante e fondamentale per il futuro del trasporto urbano, unendo la società americana di trasporto con l'ente aerospaziale americano. Ma come si stanno muovendo queste due realtà per portare, nella quotidianità, questo futuro fantascientifico, il cui lancio è previsto per il 2020?
DA FANASCIENZA A REALTÀ Quello di Uber non è il primo caso al mondo nel quale si cerca di portare, l'avio-trasporto, all'interno delle città. Basti pensare che in Europa, Giappone e proprio in USA sono tante le società che stanno sviluppando i propri veicoli e i propri concetti di mobilità aerea. Quelli di Uber però è un caso ancora più particolare e, se vogliamo, sicuro, vista la collaborazione con l'ente aerospaziale americano, la NASA. La garanzia che offre questa sigla è importante e altisonante, sottolineando quanto, questo progetto, non è una semplice idea utopica, ma un qualcosa sul quale si sta lavorando realmente, con un traguardo quanto mai prossimo visto che si parla del 2020 per l'esordio di questo servizio – che ricorda tanto quello finanziato da Daimler.
VELIVOLI ELETTRICI E SENZA PILOTA Ma chiariamo meglio la situazione. Il servizio si chiamerà UberAir ed è stato annunciato all'ultimo Web Summit di Lisbona. Come si è giunti alla collaborazione con la Nasa? Uber da tempo sta sviluppando veicoli in grado di permettere trasporti urbani, rientrando nel progetto Elevation, teso a creare una rete di velivoli elettrici, senza pilota a decollo verticale e capaci di ospitare fino a quattro persone – anticipando Tesla, che vorrebbe sviluppare un aereo completamente elettrico. Secondo i dati forniti, i Vtol (questa è la sigla dei velivoli) saranno capaci di viaggiare a bassa quota a velocità intorno ai 300 km/h – già protagonisti di questo nostro focus. L'accordo con la Nasa rientra proprio nell'ottica di sviluppo di una rete di trasporti a bassa quota per il traffico urbano, parte integrante di un'iniziativa più ampia dell'agenzia statunitense. Infatti Uber è solo una delle tante aziende che, attualmente, collaborano con la NASA per lo sviluppo di tale mobilità, e dovrà concentrarsi sui cosiddetti TCL-4, ovvero lo sviluppo di tecnologie da impiegare in operazioni dimostrative in aree urbane.
PRESTO ARRIVERANNO GLI SKYPORT Leggendo la notizia si potrebbe pensare ad un lancio non prima del 2030, invece Uber ha dichiarato di voler lanciare il suo servizio per il 2020, a Los Angeles con ben 8 anni di anticipo rispetto alle olimpiadi del 2028. Si stima un risparmio incredibile di tempo, pensate che per un tragitto che in auto richiederebbe 80 minuti, con i prossimi Vtol di Uber se ne impiegherebbero soli 27. Ovviamente ci sarà bisogno anche della creazione di infrastrutture adatte ad accogliere i velivoli di Uber, per questo, ai margini della presentazione del progetto e dell'alleanza con la NASA, è stato annunciato un accordo con Sandstone Properties che svilupperà gli Skyport per l'atterraggio dei velivoli. La società americana, inoltre, proprio in preparazione delle olimpiadi, starebbe siglando accordi con alberghi e resort proprio per predisporre delle aree adibite all'atterraggio dei Vtol in vista dell'enorme mole di trasporti attesi per l'evento.
NESSUNA NOVITÀ SULLE TARIFFE Uno spicchio di futuro che lentamente si sta avvicinando, ma riuscirà a soppiantare il trasporto su ruote? Non da sottovalutare l'aspetto economico, infatti è quasi impossibile aspettarsi dei costi simili rispetto al servizio “classico”. Cifre che sono state comunque definite “competitive” anche se non sono state annunciate tariffe. Un discorso che verrà certamente affrontato più in avanti con il tempo, quando questo servizio verrà effettivamente lanciato e che fa suonare terribilmente antiquate le parole della Direzione generale per i trasporti della Commissione europea, che considerava il trasporto aereo un futuro fantasioso e difficilmente raggiungibile, almeno fino all'arrivo di UberAir.