Un'auto con targa straniera può assicurarsi in Italia?

Un'auto con targa straniera può assicurarsi in Italia? Sulle strade italiane si incrociano molte auto con targhe estere. Che tipo di assicurazione RCA devono avere? Si può assicurare un'auto all'estero?

Sulle strade italiane si incrociano molte auto con targhe estere. Che tipo di assicurazione RCA devono avere? Si può assicurare un'auto all'estero?

17 Aprile 2015 - 03:04

Qualche settimana fa abbiamo chiarito quali sono i documenti da tenere a bordo per guidare all'estero con veicoli immatricolati in Italia. Ma quali sono le regole per i veicoli immatricolati all'estero che circolano sulle strade italiane? E soprattutto, un'auto con targa estera può essere assicurata in Italia? L'articolo 193, codice della strada dispone che “I veicoli a motore senza guida di rotaie, compreso i filoveicoli e i rimorchi, non possono essere posti in circolazione sulla strada senza la copertura assicurativa a norma delle vigenti disposizioni di legge sulla responsabilità civile verso terzi.”. La copertura assicurativa prevista dall'articolo 193 del codice della strada e dal codice delle assicurazioni provate è naturalmente obbligatoria anche per i veicoli immatricolati in uno Stato estero. Tuttavia, mentre per i veicoli italiani l'obbligo può essere assolto semplicemente mediante la stipulazione di un contratto assicurativo con un'impresa autorizzata ad esercitare, nel territorio italiano, per i veicoli esteri che vogliono stipulare un contratto RCA, si possono presentare tre differenti casi. Prima di rispondere alle domande iniziali occorre fare alcune precisazioni sugli organi di competenza.

COPERTURA AUTOMATICA – Alcuni Stati esteri sono compresi in un elenco per i quali l'obbligo della copertura assicurativa si considera automaticamente assolto, sulla base della targa di immatricolazione, senza la necessità di alcun controllo da parte delle autorità competenti, e senza l'obbligo di esibizione di alcuna documentazione attestante la copertura assicurativa. La copertura automatica vale, innanzitutto, per tutti i veicoli immatricolati in uno degli Stati appartenenti all'Unione Europea. Ulteriori convenzioni hanno permesso anche ad altri Stati, non appartenenti all'Unione Europea, di avvalersi reciprocamente del cosiddetto principio di “copertura automatica” o di “presunzione di copertura”. In particolare, gli Stati che usufruiscono della copertura automatica sono: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (e Isole Faroe), Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Il sistema è basato sull'istituzione, in ogni Stato aderente, di un “ufficio nazionale di assicurazione”, denominato bureau. Ogni bureau nazionale è membro dell'istituzione internazionale denominata Consiglio dei Bureaux, istituito a Londra. Il bureau italiano è l'U.C.I. (Ufficio Centrale Italiano), con sede a Milano in corso Sempione n. 39, che si occupa del risarcimento dei danni in caso di sinistro stradale tra un veicolo con targa italiana e un veicolo con targa estera.

CARTA VERDE – Vi sono alcuni Stati, diversi da quelli per i quali vale la copertura automatica, che aderiscono al sistema della cosiddetta “carta verde”, cioè il certificato assicurativo internazionale: i veicoli immatricolati in tali Stati devono circolare con i documenti assicurativi accompagnati dalla carta verde. La “carta verde” viene rilasciata al contraente della polizza RCA dalla compagnia nazionale con la quale è stipulata nel proprio Stato. Analogamente a quanto previsto per il cosiddetto sistema della “copertura automatica”, nel caso di danni materiali o lesioni personali provocati da veicoli esteri, il bureau dello Stato nel cui territorio è occorso l'incidente stradale si occupa del risarcimento dei danni. Viene poi richiesto il rimborso al bureau nazionale dello Stato estero al quale appartiene il veicolo coinvolto. A quest'ultimo ufficio rimane comunque il diritto di rivalsa nei confronti della compagnia nazionale che ha rilasciato la “carta verde”. Hanno aderito al sistema della carta verde i seguenti Stati: Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Iran, Israele, Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Russia, Serbia, Tunisia, Turchia, Ucraina.

NESSUNA CONVENZIONE E POLIZZA DI FRONTIERA – Per circolare all'estero con veicoli immatricolati in Stati che non aderiscono alla copertura automatica o al sistema della carta verde, è necessaria la copertura assicurativa, per cui deve essere stipulato un contratto con una impresa autorizzata nello Stato in cui si circola, come per i veicoli immatricolati in Italia. In alternativa, può essere stipulata ai posti di confine un contratto di assicurazione “frontiera”, anche detta “carta rosa”, della durata da 15 giorni a 6 mesi.

CITTÀ DEL VATICANO E REPUBBLICA DI SAN MARINO – Per i veicoli stazionanti negli Stati della Città del Vaticano o della Repubblica di San Marino, nonostante essi non facciano parte dell'Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, dal punto di vista dell'assicurazione, si applicano le medesime procedure previste per i veicoli italiani. Ciò significa che durante la circolazione nel territorio italiano dovranno essere muniti di una copertura assicurativa mediante la stipulazione di un contratto con un'impresa autorizzata in Italia, come i veicoli italiani. Durante la circolazione al di fuori del territorio italiano, negli Stati che aderiscono al sistema della “copertura automatica” o della “carta verde”, sono considerati, dal punto di vista assicurativo, come i veicoli italiani, per cui potranno beneficiare delle convenzioni alle quali l'Italia ha aderito.

VEICOLO ITALIANO E ASSICURAZIONE STRANIERA – Può un'autovettura con targa italiana essere assicurata con assicurazione straniera? No. Per circolare regolarmente in Italia (dal punto di vista assicurativo) bisogna rientrare in una delle suindicate casistiche oppure stipulare un contratto assicurativo con una Compagnia regolarmente riconosciuta in Italia. Al di fuori di questi casi non sono ammesse altre ipotesi, ravvisandosi pertanto, la violazione dell'articolo 193, codice della strada, per mancata copertura assicurativa del veicolo.

CONCLUSIONI – In Italia i veicoli debbono essere assicurati con Impresa non necessariamente nazionale ma anche avente sede in uno Stato dell'Unione Europea o anche extraUE, purché abilitate ed autorizzate dall'IVASS allo svolgimento dell'attività assicurativa sul territorio nazionale. Pertanto, condizione necessaria per garantire una copertura valida ai sensi dell'articolo 122 del codice delle assicurazioni e dell'articolo 193 del codice della strada, è che la compagnia assicuratrice sia autorizzata ad esercitare in Italia l'assicurazione della responsabilità civile per eventuali danni causati dalla circolazione stradale. La lista delle compagnie autorizzate è consultabile nel sito Internet http://www.ivass.it/ dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private.

4 Commenti

simone
12:34, 16 Maggio 2016

O comprato una settimana fa una Opel corsa a Norimberga xche lavoravo la ora sono tornato in Italia e x scendere o dovuto mettere delle targhe provvisorie della durata di 15giorni o girato assicurazioni e mi anno detto che x 6 mesi posso tenere queste targhe ma che non assicurano auto con targhe straniere altri che devo rimmatricolare la macchina x poter fare l'assicurazione non so qualcuno può aiutarmi darmi qualche consiglio mi sembra che qui ne sanno quanto a me

GUESMI
11:52, 14 Luglio 2016

BUONGIORNO HO COMPRATO UN AUTO IN FRANCIA CON TARGA SLOVACCA E IO SONO ITALIANO CON PATENTE ITALIANA E RESIDENTE IN IN ITALIA LA POSSO ASSICURARE CON UNA POLIZZA TEMPORANEA PER PORTARLA IN ITALIA O UNA FRANCESE PER POI IMMATRICOLARE IN ITALIA? CHE FARE GRAZIE

Giancarlo
13:50, 5 Ottobre 2016

lavoro periodicamente in Inghilterra.La mia compagna in Inghilterra ha intestate ed assicurate 2 auto. Posso portare e guidare io una di queste in Italia?Alcune assicuraz inglesi vogliono il nome di eventuale conducente se diverso dal proprietario. Non essendo io ufficialmente residente in Inghilterra fanno problemi ad autorizzare il mio nome e sembrano escludere la copertura per incidenti in Italia se sono io alla guida. Qualcuno sa darmi chiarimenti?

Mamydziecko.Com
16:26, 30 Marzo 2020

Mio figlio cittadino italiano ma residente in Spagna per lavoro viene in Italia in vacanza con una moto targata spagnola. Io posso usarla per un giretto?

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