Viadotto Scorciavacche: l'Anas ammette un secondo cedimento!

Viadotto Scorciavacche: l'Anas ammette un secondo cedimento! Al primo crollo del ponte sulla Palermo-Agrigento

Al primo crollo del ponte sulla Palermo-Agrigento, ne è seguito un altro: dopo la denuncia de Il Fatto Quotidiano, l'Anas ha dovuto ammettere tutto

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6 Febbraio 2015 - 09:02

E due. Sperando che il proverbio non sia vero (non c'è due senza tre), il viadotto Scorciavacche è crollato per la seconda volta. Dopo il primo ko a Capodanno, avvenuto a pochi giorni dalla tanto celebrata inaugurazione, ecco il crollo di poche ore fa. A scoprirlo, è stato Il Fatto Quotidiano. Un articolo che ha spinto l'Anas a emettere un comunicato. Esattamente come dopo il primo crollo, il gestore utilizza una terminologia particolare, proprio come a inizio anno aveva fatto il presidente Anas, Pietro Ciucci.

L'ANAS AMMETTE – “In relazione alle notizie di stampa diffuse da alcune agenzie, l'Anas conferma che nel tratto di strada chiuso al traffico già il 30 dicembre, negli ultimi giorni si è sviluppato un nuovo fenomeno progressivo di deformazione del rilevato di accesso al viadotto Scorciavacche 2, sulla variante alla SS 121 Catanese, nell`area sottoposta a sequestro probatorio dalla Procura di Termini Imerese”, così dice il gestore, che prosegue: “L'Anas precisa che il fenomeno, che ha provocato il cedimento del piano viabile a una distanza di circa 150 metri dal viadotto Scorciavacche, in direzione Palermo, è da attribuire alle stesse cause che hanno determinato il precedente dissesto, che ha a sua volta contribuito a ingenerare il nuovo evento. L'Anas conferma, infine, che – così come previsto – non appena l`area sarà dissequestrata, il contraente generale dovrà ripristinare l`intero rilevato, con costi dell`intervento interamente a suo carico. Inoltre, sulle base delle responsabilità, così come saranno accertate anche dalle commissioni di esperti nominate da Anas e ministero delle Infrastrutture, saranno avviate le azioni legali per il recupero del danno subito, compreso quello di immagine”.

UN BEL PASTICCIO – Ricordiamo che a indagare sul crollo, oltre alla magistratura che ha aperto un'inchiesta, c'è anche l'Anticorruzione. Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ha disposto l'inizio delle attività ispettive e di vigilanza sul viadotto Scorciavacche e sul tratto stradale crollato sulla Palermo-Agrigento. Dirigenti dell'Autorità stanno acquisendo tutti gli atti relativi alla gara per valutare sia la qualità dell'opera, sia se siano state rispettate le procedure previste per l'espletamento della gara. Il cedimento verificatosi a Capodanno ha interessato un tratto di circa 30 metri di strada a ridosso del viadotto Scorciavacche, che era stato inaugurato il 23 dicembre, quindi una settimana prima. Nell'Autorità Anticorruzione, a seguito delle modifiche legislative che hanno cambiato l'assetto e i poteri dell'Authority, è confluita anche l'ex Avcp, cioè l'Autorità appalti cui è demandata la vigilanza sui contratti pubblici. Sulla vicenda del viadotto è scattata anche un'inchiesta penale con l'ipotesi di crollo colposo aperta dalla Procura di Termini Imerese (Palermo). “Dobbiamo intervenire rapidamente perché si accertino le responsabilità: chi è responsabile deve pagare e ripristinare i danni subiti sia oggettivi sia in termini di immagine – così il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha detto nei giorni scorsi durante il question time sul crollo del viadotto Scorciavacche -. L'Anas ha chiesto al consorzio la rimozione del direttore lavori: è un primo provvedimento che ci dice che la strada che vogliamo percorrere è verificare puntualmente le responsabilità e chi le ha deve rispondere”.

TUTTO IN FRETTA – Comunque, pochi giorni dopo il primo crollo, il costruttore si è assunto ogni responsabilità per quanto accaduto al viadotto in Sicilia. Lo ricostruirà a proprie spese. I tecnici della Bolognetta scpa, la ditta che sta seguendo i lavori di ammodernamento di 34 chilometri della statale Palermo-Agrigento, interessata da uno smottamento sulla variante Scorciavacche, hanno individuato la causa nel cedimento del terreno naturale sottostante. La società eseguirà a sue spese tutti i lavori necessari per il ripristino dell'opera danneggiata: richiederanno due mesi e partiranno immediatamente dopo il dissequestro dell'area da parte dell'autorità giudiziaria. Il completamento del tratto Bolognetta-Lercara Friddi è previsto nel 2017. Secondo quanto dice la ditta, il 23 dicembre ha messo a disposizione del committente un tratto parziale di 1,3 chilometri, in località Scorciavacche, per l'apertura al traffico. A seguito del rilevamento di alcune fessure nel manto stradale realizzato sopra un terrapieno, il 30 dicembre è stata disposta la chiusura della tratta interessata, riportando il traffico sul tracciato precedente. Nei giorni successivi però si è registrato un consistente abbassamento su un tratto di 30 metri dello stesso terrapieno. Abbassamento che secondo i tecnici della Bolognetta è legato proprio a un cedimento del terreno sottostante.

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