Volkswagen-Ducati, perché Audi dovrebbe liberarsi delle moto?

Volkswagen-Ducati, perché Audi dovrebbe liberarsi delle moto? Voci ufficiose dicono che Audi stia pensando di vendere Ducati. Perché Volkswagen dovrebbe rinunciare ad un nome leggendario nel settore delle moto?

Voci ufficiose dicono che Audi stia pensando di vendere Ducati. Perché Volkswagen dovrebbe rinunciare ad un nome leggendario nel settore delle moto?

27 Aprile 2017 - 03:04

La “Tera de' Mutor” è l'Eldorado degli appassionati ma, a differenza del mitologico territorio sudamericano, l'Emilia è terribilmente concreta. Nomi leggendari sono nati fra Modena e Bologna in un'epopea che non è soltanto mito ma anche passione, competenza ed eccellenza tecnologica. Il mastodontico gruppo Volkswagen ha già ceduto alle sirene emiliane, acquistando Lamborghini nel 1998 e Ducati nel 2012. Se il Marchio del Toro appare ormai inserito organicamente nel Gruppo VW, non altrettanto sembra potersi dire per l'altra “Rossa” nazionale: dopo quelli di giugno 2016 (leggi che la vendita di Ducati e MAN era un'opzione sempre più vicina) arrivano infatti altri rumors riguardo la vendita di Ducati.

STIAMO VALUTANDO Le voci, provenienti da 2 persone “informate dei fatti” e raccolte da Reuters, parlano di un Gruppo Volkswagen che sta valutando seriamente la possibilità di vendere il produttore di motociclette Ducati, uno dei 12 marchi del produttore Numero 1 in Europa e anche del Mondo. Secondo gli “informatori”, VW ha incaricato Evercore, specializzata nell'Investment Banking e nell'Investment Management, di valutare varie opzioni per Ducati, compresa la vendita. Sembra inoltre che in quel di Wolfsburg si sia iniziato a sondare potenziali acquirenti per capire un loro interesse anche se la decisione di vendere non è stata ancora presa. Volkswagen ha rimandato ad Audi per commenti ma sia la Casa sia Evercore si sono trincerate dietro uno stretto riserbo.

NUMERI FAVOREVOLI È noto come Volkswagen stia affinando e ottimizzando spese e costi in tutte le sue divisioni, in una cura dimagrante che comprende purtroppo anche il taglio di migliaia di posti di lavoro. Il Dieselgate sta drenando liquidità in maniera diretta ma fra i suoi effetti ci sono anche le spese aggiuntive per “abbracciare” velocemente le auto elettriche (leggi che i tagli al personale Volkswagen finanzieranno le batterie fatte in casa) e nuovi servizi di mobilità, come quello chiamato Moia e attivo nel carsharing. Il prestigioso Marchio Ducati è stato acquistato da Audi per circa 860 milioni di euro ma oggi potrebbe valere quasi il doppio.

I suoi utili ante imposte, interessi e ammortamenti sono stati di circa 100 milioni di euro nel 2016 e applicando un multiplo prezzo/utili di 15, come quello di Ferrari, si arriverebbe ad una valutazione di circa 1,5 miliardi di euro, soldi utili per fare cassa. In effetti il 2016 si è chiuso bene per Ducati: la sua mastodontica Xdiavel ha venduto 5.200 esemplari (è una moto da almeno 20 mila euro di listino) mentre la ben più economica e “facile” Scrambler ha totalizzato più di 15 mila consegne. Il più grande mercato per le Ducati si conferma quello degli USA, che ha assorbito circa 8.800, unità mentre l'Italia ha superato la Germania, piazzandosi al secondo posto.

PRO E CONTRO Un rapporto P/E di 15 non è inverosimile, dato che un banchiere esperto di questo settore ha dichiarato che i potenziali acquirenti avrebbero probabilmente offerto a VW una valutazione basata su un multiplo superiore a 10. Possibili compratori potrebbero essere, secondo le fonti, gruppi cinesi, l'indiana Hero o anche il consorzio che ha acquistato Aston Martin nel 2007. Appare invece molto meno definito l'interesse di concorrenti come Polaris, Harley Davidson, Suzuki, Honda o Kawasaki, anche se occorre ricordare che Ducati ha vinto il campionato Superbike 17 volte, corre ad alti livelli nelle Moto GP e ha centinaia di titoli nel suo Albo d'oro.

La sua valutazione appare indubbiamente molto alta per un altro costruttore di moto ma è pienamente sostenibile per un grande gruppo alla ricerca di un Marchio blasonato: una delle fonti ha infatti detto che Ducati “è appetibile per chi compra trofei ed è più interessato al marchio che alla tecnologia”. Gli analisti, all'epoca dell'acquisizione, nell'aprile 2012, hanno evidenziato che l'acquisto di Ducati da parte di Audi non aveva logiche economiche o industriali dietro ed èin pratica avvenuto solo per la passione dell'allora presidente Ferdinand Piëch verso le capacità del Marchio nel design e nei motori sportivi e leggeri. Il concatenarsi di due eventi, l'estromissione di Piëch (leggi che Piëch è stato bandito a vita dal Gruppo VW) e la pesante situazione finanziaria post Dieselgate potrebbero quindi aver innescato la tanto rumoreggiata vendita di Ducati, non essenziale per il core business di VW e con l'importantissimo sponsor Piëch ormai fuori gioco.

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