Le impressioni di SicurAUTO.it sulla settima generazione della compatta di casa Volkswagen
Ogni volta che una casa automobilistica progetta una nuova auto per il segmento C, volenti o nolenti, prende sempre come punto di riferimento la Volkswagen Golf; e non potrebbe essere altrimenti visto il che in quasi quarant'anni di carriera (la prima Golf è del 1974) la compatta di Wolfsburg ha venduto oltre 30 milioni di esemplari. Per mantenere la propria posizione di dominio del segmento la Golf può puntare su una vasta scelta di motori (dal 1.2 TFSI benzina da 105 CV fino ai 220 CV della GTI passando per i Diesel dai 105 CV ai 184 della GTD). Vediamo come si è comportata durante il nostro long test l'ultima evoluzione della specie, giunta ormai alla settima generazione, con la motorizzazzione Diesel più piccola 1.6 TDI da 105 CV.
INTERNI – Il design della plancia è molto pulito e sobrio (forse anche troppo) e la qualità dei materiali è buona. Il quadro strumenti comprende 2 grandi strumenti circolari, il contagiri a sinistra e il tachimetro a destra, ognuno dei quali contiene un piccolo indicatore, rispettivamente l'indicatore temperatura liquido raffreddamento e l'indicatore livello carburante; tra i due grandi indicatori è presente un display centrale multifunzione che fornisce anche utili consigli per una guida ecologica e rispettosa dell'ambiente. Nella consolle centrale, leggermente orientata verso il guidatore, troviamo le bocchette di aerazione inframezzate dall'hazard e dalle spie per le cinture di sicurezza, al di sotto abbiamo il display touch-screen e i comandi della radio; più in basso i controlli del climatizzatore. A fianco della leva del cambio abbiamo i pulsanti per escludere i sensori di parcheggio e l'ESP. Dietro al cambio il pulsante per il freno di stazionamento con la funzione hill-holder disinseribile. La qualità sedili e la conformazione è buona. Buona anche l’accessibilità ai posti posteriori mentre l’abitabilità è solo discreta se a sedersi sul divano posteriore sono 3 adulti.
SU STRADA – La visibilità è buona in ogni condizione (forse solo il montante C, davvero massiccio, limita un po’ la visibilità in manovra). Il rollio e beccheggio sono molto contenuti; ottima la tenuta di strada mentre il comportamento in curva è leggermente sottosterzante. Il comfort sullo sconnesso è solo discreto, colpa in primo luogo dei pneumatici ribassati da 225 e in secondo luogo della sospensione posteriore a ponte torcente che fa sentire le buche anche a chi si trova sul lato opposto rispetto alle asperità. Nella guida di tutti i giorni comunque, escluso questo neo caratteristico del tipo di sospensione, la vettura si comporta bene, trasmettendo un buon feeling di guida. Il motore va bene per una guida tranquilla e, pur avendo la coppia massima già a 1500 giri/min dà il meglio di sé oltre i 1800 giri. Molto buona la frenata sia per potenza sia per modulabilità. La frizione è apparsa abbastanza leggera mentre il cambio a 5 marce, con innesti abbastanza corti, ha una rapportatura un po’ lunga per venire incontro alle esigenze di consumi ridotti (abbiamo rilevato 5,5 litri/100 km in autostrada, 6,7 litri/100 km nel traffico intenso città e 5,9 misto) strozzando quindi qualsiasi ambizione di sportività. Buono il funzionamento dell'hill-holder che sulla cugina Audi A3 provata qualche tempo fa non ci aveva entusiasmato.
IN OFFICINA – La Golf è lunga 4 metri 26 centimetri ed ha un bagagliaio di 380 litri si presenta con una carenatura sia sotto il motore sia lungo il sottoscocca. Il motore della versione in prova è un 1.6 common rail da 105 CV e 250 Nm di coppia tra i 1500 e i 2750 giri/min accoppiato ad un cambio manuale a 5 rapporti e dotato di start&stop. La sospensione anteriore è di tipo McPherson mentre la posteriore è del tipo a ponte torcente. Per tutte le Golf che hanno una potenza installata superiore ai 122 CV al posteriore troviamo un più performante multilink. Per quanto riguarda la sostituzione delle lampadine, lo spazio a disposizione di questo tipo di manovra risulta essere solo discreto.
INFOTAINMENT – La Golf in prova, pur essendo dotata di schermo touch-screen da 7 pollici, non aveva il navigatore di serie (optional in base alla versione a partire da 824 Euro). L'impianto audio ha una qualità complessiva buona, sia con la radio sia con i CD, sia con la presa USB; le regolazioni di bassi, medi e alti sono molto efficaci. Per quando riguarda il sistema viva-voce bluetooth, il collegamento va a buonfine e la qualità è adeguata al livello della vettura.
SICUREZZA – La Golf ha ottenuto, nel nuovo protocollo, 5 stelle EuroNCAP con una protezione per gli adulti pari al 94% mentre per i bambini il risultato è stato dell’ 89%. La dotazione di serie prevede due airbag anteriori, con quello passeggero disattivabile, 2 airbag testa e 2 aibag laterali, e un airbag per le ginocchia del guidatore; optional gli airbag laterali per i sedili posteriori. I più piccoli possono contare su due attacchi ISOFIX con ganci top tether per il seggiolino. Per quanto riguarda i dispositivi elettronici di ausilio alla guida, ABS, ESP e EBA sono di serie su tutta la gamma. Sulla vettura in prova presente anche il sistema hill-holder che mantiene la vettura frenata in salita.
PREZZI – L'allestimento d’ingresso alla gamma Golf è il Trendline che si presenta, con il motore 1.2 TFSI benzina da 105 CV, ad un prezzo di 17 mila 950 Euro; questo allestimento è disponibile, a partire da 20 mila 750 Euro, anche con il 1.6 Diesel da 105 CV. Se si vuole avere una dotazione più ricca si può scegliere l’allestimento Comfortline, a partire da 20 mila 200 Euro, o il più completo Highline a partire da 22 mila 400 Euro.
SicurAUTO.it ringrazia l'officina Antares di Roma per la cortese collaborazione