Volkswagen pensa a una Gigafactory per produrre le batterie in casa

Volkswagen pensa a una Gigafactory per produrre le batterie in casa Un progetto da 10 miliardi di euro per trasformare la fabbrica di cristallo e slegarsi dai fornitori di batterie Panasonic

Un progetto da 10 miliardi di euro per trasformare la fabbrica di cristallo e slegarsi dai fornitori di batterie Panasonic, Samsung e LGChem

1 Giugno 2016 - 07:06

Dopo Tesla anche Volkswagen starebbe pensando ad una gigafabbrica per riuscire a produrre in proprio le batterie non solo per i modelli ibridi ma anche per quelli elettrici, in arrivo entro il 2020. L'investimento miliardario coinvolgerebbe la fabbrica di cristallo di Dresda, ma ci sono pro e contro nella produzione di batterie “in casa” che non convincono proprio tutti.

BATTERIE FATTE IN CASA Secondo delle fonti interne a Volkswagen, citate dai colleghi di Handelsblatt, il brand tedesco starebbe pensando di avviare una gigafabbrica per produrre in casa propria le batterie necessarie ai motori elettrici ed ibridi. La scia che si segue è ovviamente quella di Tesla e della sua colossale fabbrica in costruzione in Nevada (leggi della frettolosa apertura della gigafabbrica di Tesla il 29 Luglio), ma il brand tedesco non dovrebbe costruire uno stabilimento a partire da zero poiché, a quanto pare, vorrebbe semplicemente riconvertire la famosa “fabbrica di cristallo” a Dresda, ormai ridotta a semplice polo tecnologico dopo aver cessato la produzione della Phaeton (leggi della fine annunciata della “fabbrica di cristallo” di Volkswagen).

I PRO ED I CONTRO Una mossa che richiede un investimento di circa 10 miliardi di euro dovrebbe avere dei vantaggi tangibili e reali per essere giustificata, e sulla produzione di batterie in house i pareri sono un po' discordanti. Da un lato c'è la possibilità di staccarsi completamente dai fornitori, che in questo caso sono Panasonic, LG Chem e Samsung, e produrre delle batterie su larga scala ad un costo inferiore, dall'altro bisogna fare i conti con l'inevitabile aumento di offerta del prodotto “batteria” che quindi ne farà crollare il prezzo di acquisto dai fornitori in futuro (leggi le dichiarazioni del numero uno di Daimler sulla possibilità di produrre le batterie in proprio). Una scelta non facile per il brand tedesco, che per riconvertire il sito di Dresda dovrebbe mettere in campo ingenti risorse dopo il crollo avuto a Settembre.

I PIANI DI VW Dopo lo scandalo Dieselgate scoppiato nel mese di Settembre 2015 la Volkswagen ha intenzione di rialzare la testa e puntare in modo massiccio sull'elettrico, con l'aumento di offerta di modelli a batterie: secondo i piano entro il 2020 saranno circa 20 i modelli proposti tra alimentazione ibrida o alimentazione puramente elettrica. Intanto il governo tedesco ha cominciato a stanziare degli incentivi per l'acquisto di auto elettriche e l'istallazione di nuove colonnine di ricarica.

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