Volkswagen prova a consolare i clienti: la fiducia vale 240 milioni di euro

Volkswagen prova a consolare i clienti: la fiducia vale 240 milioni di euro Dopo le scuse ufficiali

Dopo le scuse ufficiali, VW America prova a riconquistare i proprietari delle auto con motore 2.0 l diesel. In arrivo i Bonus anche in Europa?

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10 Novembre 2015 - 10:11

Il gruppo tedesco Volkswagen, colpevole del famoso caso sui suoi motori diventato mondiale, cerca di farsi perdonare presso i propri clienti. Come? VW ripagherà i suoi consumatori americani con 1.000 dollari per vettura colpita dal DieselGate in occasione dell'iniziativa TDI Goodwill Program. E da noi? I clienti attendono anche loro un gesto simile.

UN PRIMO PASSO – Come stimare il danno subìto dai clienti di Volkswagen, due mesi dopo la rivelazione dello scandalo sui motori truccati? Questa questione spinosa dovrebbe trovare una risposta negli Stati Uniti (in un primo momento) e in seguito molto probabilmente anche in Europa. Mentre i proprietari tedeschi rivendicano dei buoni acquisto, il marchio ha annunciato a inizio settimana che compenserà i proprietari americani di vetture con motori diesel 2.0 TDI truccati con una cifra totale di 1.000 dollari complessivi.

CARTA DI CREDITO E BUONO ACQUISTO – Dopo aver stabilito in via ufficiale che i veicoli dei loro marchi sono coinvolti, i dirigenti del gruppo Volkswagen hanno stabilito che i clienti saranno “ripagati” con una carta di credito prepagata da 500 dollari (467 euro al cambio attuale). A ciò si aggiungerà un buono acquisto di 500 dollari che potrà essere utilizzato presso le concessionarie del marchio negli Stati Uniti e soccorso stradale gratuito per 3 anni. In un suo comunicato ufficiale, VW ha dichiarato che manderà delle lettere in questo mese di ottobre ai proprietari di veicoli coinvolti per informare i suoi clienti di questo gesto commerciale. Michael Horn, amministratore delegato di Volkswagen Nord America, ha specificato che il brand offre questo gesto di buona volontà, da considerare come primo passo per riguadagnare la fiducia dei propri clienti. In totale si parla di 240 milioni di dollari per i 482.000 proprietari americani colpiti dal DieselGate.

MERCATI DIVERSI, PROVVEDIMENTI DIVERSI – Anche i clienti tedeschi contano su di un gesto da parte di VW, che ha ammesso qualche settimana fa aver equipaggiato i motori diesel di 11 milioni di vetture di un software in grado di falsare i risultati dei test anti inquinamento. Il presidente della federazione delle associazioni di protezione del consumatore in Germania, Klaus Muller, ha affermato che dei buoni acquisto saranno il minimo per risarcire i clienti tedeschi coinvolti. Il gruppo prevede dei provvedimenti diversi su ogni mercato. Un piano simile dovrebbe essere attuato nei confronti dei clienti che saranno maggiormente tassati nei paesi europei dove le emissioni hanno un peso maggiore sulle tasse dell'auto. A proposito, il governo ha annunciato nuovi test sulle emissioni in Germania dopo che VW ha ammesso di aver truccato anche motori a benzina. In parallelo a queste azioni commerciali, Volkswagen dovrà anche impegnarsi a richiamare le vetture con motore diesel truccato. Su 2,4 milioni di auto equipaggiate con questo famoso software in Germania, 540.000 dovranno subire modifiche meccaniche al motore. Nell'intero Vecchio Continente, le VW diesel con software truccato interessate al richiamo sono pari a 8,5 milioni di auto: il provvedimento partirà da gennaio 2016 e si estenderà in tutto l'anno.

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