La XC90 ha segnato il nuovo corso di Volvo, che vuole "entro il 2020 il 10% delle sue vendite globali rappresentato da modelli elettrificati?
La Casa svedese esce allo scoperto e annuncia la sua strategia futura, che vedrà protagoniste versioni ibride plug-in sull'intera gamma di prodotti, oltre che lo sviluppo di una gamma nuova di automobili elettrificate di piccole dimensioni e di un modello totalmente elettrico. La previsione di Volvo è quella di portare le vendite di questi veicoli a costituire il 10% delle vendite complessive di automobili nel medio periodo.
LA XC90 HA FATTO COLPO – Difficile che in Volvo escano allo scoperto senza essere sicuri di ciò che stanno per fare (è stato così anche quando hanno presentato l'IntelliSafe). Le parole dei vertici in tal senso sono molto chiare; Håkan Samuelsson, Presidente e CEO di Volvo Cars, ha commentato così questa linea di condotta: “riteniamo che sia arrivato il momento di smettere di considerare le auto elettrificate una tecnologia di nicchia e di inserirle fra i modelli di serie. Siamo convinti che entro il 2020 il 10% delle vendite globali di Volvo sarà rappresentato da automobili elettrificate.” La convinzione della Volvo è che le vetture ibride plug-in possono offrire in futuro la migliore combinazione di efficienza, autonomia di percorrenza e comodità e in questo senso la XC90 T8 Twin Engine ha fatto scuola, con i suoi 407 Cv di potenza ed emissioni pari a 49 g/km di CO2 e con un'autonomia di percorrenza di 43 km in modalità esclusivamente elettrica.
PRIMA TAPPA – Così la prima fase di questa nuova strategia prevede l'introduzione delle versioni ibride plug-in dei modelli più grandi della serie 90 e 60 (qui una “prima” della nuova V90), basati sulla nuova Architettura di Prodotto Scalabile sviluppata dalla Casa. Chiaramente la Casa svedese parte già da una situazione collaudata, visto che questo processo è già stato rodato con il lancio della versione ibrida plug-in con trazione integrale e propulsore T8 Twin Engine del nuovo Suv XC90. Subito dopo la Volvo presenterà un'altra novità, ovvero una nuova variante della Twin Engine con trazione anteriore. “Abbiamo imparato molto su come le persone usano le automobili con elettrificazione grazie alla nostra offerta di prodotti attuale – ha commentato Peter Mertens, Senior Vice President Ricerca & Sviluppo – le nostre indagini indicano che le persone guidano le nostre vetture Twin Engine in modalità elettrica per il 50% del tempo di utilizzo, il che significa che i nostri modelli ibridi plug-in offrono già ora un'alternativa concreta ai sistemi di propulsione convenzionali.”
SECONDA TAPPA – Solo in una fase successiva a quella sopra descritta, Volvo amplierà la propria offerta con l'inserimento di una nuova gamma di vetture più compatte della serie 40, basate sulla sua nuova architettura, la Compact Modular Architecture (CMA) che, come la SPA, è stata concepita per l'elettrificazione sin dall'inizio. Queste due nuove “piattaforme” consentono alla Casa svedese di affacciarsi con molta fiducia verso nuovi orizzonti (grazie anche al simulatore VI-grade), consolidando la gamma ibrida plug-in ma anche rafforzando in futuro la propria presenza nel campo del “solo elettrico”. È per questo motivo che la Volvo ha confermato la sua volontà di realizzare un'automobile elettrica al 100% e di commercializzarla entro (e non oltre) il 2019.