La mannaia della spending review si abbatte anche sulle faraoniche buste paga del management Volkswagen, in arrivo tagli del 30%
La Spending Review in Casa Volkswagen procede con teutonica efficienza e non risparmia neppure il management, costretto, si fa per dire, a tirare la cinghia. Sono stati difatti approvati i tagli ai bonus per il 2015 e non si parla affatto di piccole percentuali.
TUTTA COLPA DEL DIESELGATE I Consigli di Gestione e Sorveglianza Volkswagen hanno deciso che è opportuno dare un segnale a investitori e opinione pubblica rivedendo la retribuzione dei Top Manager. La decisione è stata comunicata tramite una nota ufficiale della Casa, nella quale era inoltre specificato che la revisione riguarda la parte variabile della retribuzione dei dirigenti, sottolineando che si tratterà di una riduzione significativa. L'organo di controllo interno alla Casa di Wolfsburg è stato pressato dallo Stato Federale della Bassa Sassonia, secondo investitore per importanza in VW, e dai leader sindacali; entrambi chiedono l'azzeramento o il ridimensionamento dei bonus in seguito allo scandalo Dieselgate e in previsione dei maxi rimborsi che pendono sul capo del Gruppo tedesco. I 6.7 miliardi di euro accantonati dal costruttore tedesco potrebbero infatti non essere sufficienti per una copertura completa (leggi tutto sulla spending review Volkswagen).
MANAGER VW I PIU' PAGATI Nel 2014 il top management Volkswagen, composto da nove uomini, è stato retribuito con ben 70 milioni di euro, 54 dei quali provenienti proprio dalla cosiddetta parte variabile degli stipendi, i bonus. La retribuzione dei vertici di Wolfsburg risulta essere decisamente più alta rispetto a quelle dei colleghi in forze presso gli altri marchi tedeschi (leggi come Porsche premia i propri dipendenti). Daimler ha speso per i nove componenti del proprio Consiglio di Amministrazione, tra stipendi e bonus, 37 milioni di euro. Alla bavarese BMW è invece costato la metà di quello VW, giusto 35 milioni di euro. Alle prime avvisaglie di una possibile revisione delle retribuzioni alcuni manager di Wolfsburg si sono opposti, ma le pressioni sul Gruppo hanno decisamente prevalso.
RIDUZIONI DEI BONUS E INVESTIMENTI OBBLIGATORI Il prossimo 22 aprile il Consiglio di Sorveglianza si riunirà per deliberare i tagli ai bonus dei dirigenti e sarà valutata la posizione di Hans Dieter Poetsch, Presidente del Gruppo Volkswagen, al quale fu promessa una liquidazione di 10 milioni di euro per aver lasciato lo scorso anno la carica di Chief Financial Officer (direttore finanziario). Secondo l'agenzia Reuters i tagli potrebbero anche raggiungere percentuali del 30%, come del resto già proposto dall'AD Matthias Muller, ma non è escluso che vengano introdotte misure per ridurre ulteriormente i bonus. Potrebbe essere perfino chiesto ai dirigenti di investire parte della retribuzione nell'azienda, lasciando di fatto la disponibilità delle somme alla gestione. I dati definitivi di questa operazione di revisione verranno pubblicati il 28 aprile, quando Volkswagen pubblicherà la relazione annuale della Società.