WLTP, da settembre consumi auto "reali? e obbligatori per i Costruttori
Dal 1 settembre le auto devono essere omologate con il nuovo ciclo consumi WLTP. Alcuni modelli sembrano un affare oggi, ma lo saranno ancora domani?
Per chi ancora non lo sapesse dal 1 settembre è entrato in vigore un sistema tutto nuovo di misurazione dei consumi effettivi delle auto nuove. L'acronimo è WLTP – che altro non significa che “Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure”. La domanda che probabilmente vi starete facendo è: “quindi cosa cambia?”. Parecchio, potremo già anticipare, almeno dal punto di vista “psicologico”.
COSA CAMBIA Il nuovo WLTP che, di fatto, si prende la briga di verificare i consumi reali di tutte le automobili presenti in listino, è un sistema riconosciuto e condiviso in tutto io mondo, anche se l'obbligatorietà coinvolge esclusivamente i Costruttori dell'Unione Europea. I nuovi test a cui devono quindi sottoporsi le vetture europee vanno in controtendenza rispetto al vecchio e troppo fin troppo “ottimistico” ciclo NEDC. Un sistema senz'altro obsoleto nato nel lontanissimo 1992 e aggiornato solo una volta, 21 anni fa. Ma cos'ha di differente il nuovo ciclo WLTP rispetto al NEDC appena finito in soffitta? Quel che salta all'occhio è un incremento della severità dei testdrive a cui sono sottoposte le vetture. La prova su strada, ad esempio, si dilata nel tempo, passando così da 20 a 30 minuti. Incrementata è anche la velocità con cui vengono misurati i consumi rispetto al ciclo NEDC, avvicinandoci a quelle che possono essere situazioni reali di “vita vissuta” di un automobile: si passa così da 34 a 46,5 Km/h. Sale anche la velocità massima rilevata, dai 120 orari del ciclo NEDC ai più realistici 131 Km/h del debuttante WLTP. Di conseguenza è cresciuto anche il chilometraggio di prova, più che raddoppiato e balzato da 11 a ben 23 Km e 250 metri.
ALLESTIMENTO NON PIU' DISCRIMINANTE Altra recriminazione che spesso doveva subire il vecchio ciclo NEDC riguardava gli accessori presenti sulle auto provate, con i modelli esaminati negli allestimenti più scarni, leggeri e quindi dai consumi migliori. Cambia anche questo capitolo con tutti i veicoli “misurati” sia negli allestimento meno costosi che full-optional. Vengono anche applicati quattro differenti stili di guida suddivisi con velocità basse, medie, alte e molto alte – così da rendere la simulazione il più possibile vicina alla realtà, sia in fatto di rilevamento dei consumi che per quanto riguarda la registrazione reale di emissione di anidride carbonica per chilometro. Proprio in tema ambientale nasce così la Real Driving Emissions, vale a dire un vero e proprio testdrive nel quale verificare il reale valore di emissioni non solo di CO2, ma anche di polveri sottili e NOx – proprio come se l'auto stesse percorrendo il tradizionale itinerario da casa a lavoro o viceversa.
GLI AFFARI D'ORO? Guardando ai recenti dati di vendita relativi al periodo dello scorso mese di agosto si nota un incremento delle immatricolazioni di oltre il 9%. Merito anche del WLTP? Probabile, anche in virtù di tutti i modelli non ancora omologati con il nuovo ciclo e venduti a prezzi, se non stracciati, senz'altro convenienti. C'è un aspetto però che va incontro al consumatore finale. I veicoli venduti infatti prima dell'entrata in vigore del nuovo sistema di calcolo, cioè precedentemente al 1 settembre 2018, non subiranno nuovi test, continuando così ad essere omologati con il vecchio controllo NEDC. Di certo chi intende acquistare un'auto nuova dovrà d'ora in poi porre maggiore attenzione al tema. Già, perchè è chiaro che un modello dalle emissioni inquinanti rilevate tramite il ciclo NEDC rischia di trovarsi penalizzato in termini di omologazione col nuovo arrivato.