Dash Cam Auto: come scegliere le migliori La dash cam in auto ha davvero senso? Vediamo quando può essere utile e come scegliere le migliori dash cam per caratteristiche e funzioni

Dash Cam Auto: come scegliere le migliori

La dash cam in auto ha davvero senso? Vediamo quando può essere utile e come scegliere le migliori dash cam per caratteristiche e funzioni

15 Giugno 2020 - 11:06

Montare una dash cam in auto e un’abitudine sempre più diffusa non solo tra i tassisti e chi guida un veicolo per professione, ma anche tra gli automobilisti privati. Per scegliere la dash cam migliore bisogna conoscere le caratteristiche più importanti e utili. Oggi vediamo cosa cambia tra i vari tipi di dash cam più diffuse e come dev’essere una dash cam davvero utile in auto.

PERCHÉ AVERE UNA DASH CAM IN AUTO?

Prima di vedere come scegliere tra le migliori dash cam auto, rispondiamo a una domanda che non tutti si pongono. Perché è importante avere una dash cam in auto? Forse un po’ come avere una buona polizza furto o un sistema di allarme. Si spera non debba mai entrare in funzione, ma in caso di emergenza la dash cam è pronta registrare le prove di quello che succede. Le dash cam in auto si sono in più contesti dimostrate molto utili a proteggersi da truffe assicurative, accuse di presunta colpevolezza o da atti vandalici. In genere avere una dash cam in auto può servire come:

Prova di un incidente dalla dinamica poco chiara, per aiutare a stabilire meglio le colpe;

– Proteggersi dagli atti vandalici, ma ricordate che le riprese in luogo pubblico richiedono attenzione;

– Prevenire i danni causati da altre auto nel parcheggio, che tamponano e si allontanano senza lasciare traccia;

– Proteggere i passeggeri, se riprendono l’interno dell’abitacolo.

DASH CAM AUTO A VENTOSA O NELLO SPECCHIETTO: COSA CAMBIA

I modelli di dash cam sul mercato sono molto simili e numerosi, ecco perché faremo una prima grande distinzione. Le tipologie di dash cam auto aftermarket si distinguono in:

– Stand Alone (a singola camera o multicamera) che si attacca al parabrezza con ventosa;
– Collegata permanentemente all’auto, in aggiunta o in sostituzione dello specchietto retrovisore interno.

Nella scelta tra la dash cam con ventosa e la dash cam integrata nel retrovisore interno, la prima è molto più diffusa. A tal proposito bisogna sapere che il retrovisore interno e uno di quei tanti componenti sottoposto a omologazione. Quindi non si può sostituire lo specchietto interno (o esterno) con un ricambio qualsiasi. Tant’ è che la Direttiva 2003/97/CE recepita dal Decreto 19 novembre 2004, stabilisce come deve essere il retrovisore interno, definito di Categoria I. “Il campo di visibilità del retrovisore interno (categoria I) deve essere tale che il conducente possa vedere almeno una parte della strada piana e orizzontale centrata sul piano verticale longitudinale mediano del veicolo, da una distanza di metri 60 dietro i suoi punti oculari fino all’orizzonte su una larghezza di metri 20.

COME SCEGLIERE LA MIGLIORE DASH CAM PER AUTO: LE CARATTERISTICHE

Quali sono le caratteristiche di una dash cam per auto da considerare? La risposta dipende molto dal costo. In genere il prezzo di una dash cam varia tra circa 50 euro e oltre 200 euro, in base alle funzioni e alla qualità globale. Le caratteristiche accessorie, come la presenza di GPS, WiFi, visione notturna, sensore d’urto, ecc, fanno lievitare il prezzo. Ma vediamo come scegliere la dash cam per auto spulciando tra le caratteristiche che non devono mancare in una videocamera di buona qualità.

Caratteristiche che deve avere un’ottima dash cam per l’auto:

– Risoluzione elevata della ripresa, la più diffusa è 1920×1080, ma ci sono anche dash cam auto ad alta definizione definite QHD (2560 x 1440) a 30 fps e quelle a 4K;

– Ripresa WDR (Wide Dynamic Range) per ottimizzare l’immagine in diverse condizioni di luce;

– Sensore d’urto e Motion Detection per attivarsi automaticamente se si muove l’auto perché urtata o un soggetto si muove nel campo di ripresa. Queste funzioni richiedono l’alimentazione continua;

– Alimentazione con batteria interna, per poter riprendere anche quando si spegne l’auto diversamente da quelle alimentate solo dall’accendisigari;

– Salvataggio di video catalogati come eventi (urti, frenate improvvise, ecc.) escludendoli dalla sovrascrittura dei video automatica;

– Compatibilità con schede di memoria di Classe 10;

– Visione notturna;

– Ampiezza di ripresa, in genere in un cono di almeno 140° o più;

– Connettività Bluetooth, WiFi e App, per visionare le registrazioni da smartphone senza smontare la SD dalla Dash Cam;

– GPS per geolocalizzare con le coordinati un evento rilevato, servirà per dare maggiore valore alle riprese.

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