Graffi sul parabrezza: 5 pericolosi errori da evitare Dirt on the car in the summer .

Graffi sul parabrezza: 5 pericolosi errori da evitare

Evitare i graffi sul parabrezza di un’auto dopo una lunga sosta: ecco gli errori da evitare e i consigli per la pulizia

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20 Marzo 2025 - 17:00

I graffi sul parabrezza possono essere difficili da eliminare, soprattutto se profondi. La riparazione risulta spesso complessa, rendendo la prevenzione la soluzione migliore per mantenere il vetro in perfette condizioni. Se l’auto rimane ferma all’aperto per lunghi periodi, il parabrezza può facilmente danneggiarsi a causa di polvere, detriti e agenti atmosferici. Come proteggere il vetro e prevenire danni? Scopri i 5 errori da evitare e i migliori consigli per preservare il tuo parabrezza dai graffi.

  1. Come evitare i graffi sul parabrezza
  2. Il liquido lavavetri auto
  3. Cosa fare se il lavavetri non funziona
  4. Come pulire il parabrezza in emergenza
  5. Cosa non fare per evitare i graffi sul parabrezza

Aggiornamento del 20 marzo 2025: contenuti più attuali e utili per i lettori

1. GRAFFI SUL PARABREZZA: COME PREVENIRE IL PROBLEMA

Evita di usare i tergicristalli per pulire il parabrezza dopo una lunga sosta. Anche se la tentazione è forte, questa è una delle principali cause di graffi sul vetro. Lo sporco accumulato per giorni può trasformarsi in una superficie abrasiva, aumentando il rischio di danneggiare il parabrezza.

Se il vetro non è eccessivamente sporco, il consiglio è di sollevare le spazzole e rimuovere con cura la polvere depositata sulla gomma prima di azionare i tergicristalli. Ma attenzione: questo porta direttamente a un altro errore comune da evitare di cui parliamo nei video #SicurEDU sui tergicristalli.

2. GRAFFI SUL PARABREZZA PER IL LIQUIDO LAVAVETRI FINITO

Dopo una lunga sosta, è facile dimenticare lo stato del parabrezza e il livello del liquido lavavetri. Tuttavia, attivare i tergicristalli senza liquido – e senza aver rimosso lo sporco accumulato (errore 1) – può provocare graffi irreparabili sul vetro.

Per evitare danni, controlla sempre il livello del liquido nella vaschetta prima di usare i tergicristalli. Meglio rabboccare con un prodotto specifico piuttosto che usare semplice acqua del rubinetto. Nell’errore successivo scoprirai il motivo.

3. COSA FARE SE IL LAVAVETRO NON FUNZIONA

Se nonostante il liquido nella vaschetta gli spruzzatori non funzionano, è probabile che gli ugelli siano otturati dal calcare. Questo problema spesso deriva dall’uso di acqua di rubinetto, che nel tempo può causare depositi e bloccare il flusso del liquido lavavetri.

Attivare i tergicristalli senza liquido è un errore che può portare a graffi sul parabrezza. Prima di usarli, verifica che gli ugelli non siano ostruiti: prova a liberarli con uno spillo oppure lascia agire qualche minuto un po’ di aceto per sciogliere i residui di calcare. Infine, risciacqua con acqua pulita e utilizza sempre un liquido lavavetri specifico per prevenire futuri intasamenti.

4. COME PULIRE IL PARABREZZA IN EMERGENZA

Se non hai a disposizione spilli, aceto o liquido lavavetri, puoi comunque pulire il parabrezza in sicurezza usando una bottiglietta d’acqua. Tuttavia, è fondamentale farlo nel modo corretto per evitare graffi.

Il consiglio migliore è bagnare il parabrezza in più punti prima di azionare i tergicristalli (e non durante), assicurandosi che anche il profilo di gomma delle spazzole sia ben inumidito. Solo dopo puoi accendere i tergicristalli, facendo attenzione agli schizzi di ritorno per non sporcarti.

5. IL METODO PIÙ DIFFUSO DA EVITARE PER PULIRE IL PARABREZZA

Quando il parabrezza è sporco e non puoi usare i tergicristalli, potresti essere tentato di pulirlo con ciò che hai a portata di mano. Tuttavia, il metodo più diffuso è anche il più pericoloso: usare un fazzoletto di carta.

Questo errore può causare graffi sul vetro, poiché strofinare il parabrezza con un fazzoletto rischia di trascinare polvere, particelle abrasive e persino residui metallici sulla superficie. Se non hai alternative migliori, è preferibile tornare a casa per prendere salviettine umidificate o, ancora meglio, dell’acqua e seguire il metodo corretto descritto nel punto 4.

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