
L’olio nella vaschetta radiatore è il maggiore indiziato di uno scambiatore acqua olio rotto: vediamo quali sono i problemi e le soluzioni per risolvere
Lo scambiatore acqua olio rotto, soprattutto sulle auto diesel più recenti, è tra i problemi più difficili da diagnosticare. Oggi vediamo quali sono i sintomi di uno scambiatore rotto e come capire se il radiatore olio è danneggiato. Vediamo nel dettaglio problemi, diagnosi e soluzioni per lo scambiatore acqua olio.
Aggiornamento del 14 febbraio 2025: contenuti più attuali e utili per i lettori
SCAMBIATORE ACQUA OLIO: COME FUNZIONA
L’evoluzione tecnologica dei motori più recenti combinata alle normative sulle emissioni ha portato all’adozione di sistemi che con l’usura vanno controllati e riparati. Uno di questi è proprio lo scambiatore acqua olio. A che serve lo scambiatore acqua olio? Esattamente alla stessa funzione del radiatore di raffreddamento del motore, ecco perché è chiamato anche radiatore olio. La differenza è che, in un caso l’aria raffredda l’acqua che circola nel motore, nell’altro l’olio è raffreddato dall’acqua a una temperatura inferiore.
La necessità di avere lo scambiatore acqua olio sul motore deriva da una serie di fattori:
- quantità minore di lubrificante;
- tolleranze costruttive;
- aumento delle prestazioni;
- cilindrata inferiore.
La combinazione di queste ha portato in molti casi all’adozione del radiatore olio per abbassare la temperatura del motore più facilmente. Da qui in poi però iniziano i problemi legati a una manutenzione auto non sempre regolare. Vediamo quindi quali sono le cause di uno scambiatore acqua olio rotto.
SCAMBIATORE ACQUA OLIO ROTTO: LE CAUSE PIÙ FREQUENTI
Come capire se il radiatore dell’olio è rotto? Uno degli indizi più allarmanti di solito è la temuta emulsione color nocciola che si trova nella vaschetta di espansione del radiatore. E’ esattamente ciò che accade anche con la guarnizione della testata “bruciata”. In entrambi i casi avviene il mescolamento dell’olio e del liquido refrigerante che invece dovrebbero percorrere due circuiti differenti e a tenuta stagna.
A differenza del radiatore del motore, lo scambiatore acqua olio tradizionale è formato da una serie di piastre metalliche. Quando la tenuta delle piastre viene meno, è quasi sempre l’olio (per la maggiore pressione rispetto al refrigerante) a inquinare il liquido di raffreddamento, circolando nel motore e arrivando fino alla vaschetta. In genere il radiatore acqua olio si può rompere per:
- utilizzo di acqua al posto del liquido refrigerante, causando l’ossidazione delle piastre;
- cambi olio troppo distanti o utilizzo di olio non adatto che causa morchie;
- stress termici o meccanici che hanno provocato micro fessurazioni.
SCAMBIATORE ACQUA OLIO ROTTO: COME CONTROLLARE
In tutti i casi, per capire se il radiatore acqua olio perde o è rotto bisogna rivolgersi in officina ed escludere le altre possibili cause dell’acqua che si mescola con l’olio. In genere ci sono due modi per verificare se lo scambiatore dell’olio è rotto:
- bypassare temporaneamente il circuito di raffreddamento allo scambiatore: permette di verificare se con stress termico l’olio passa nei canali di raffreddamento, dove è stato escluso l’afflusso di refrigerante dal radiatore motore.
- smontare lo scambiatore acqua olio, lavarlo e sottoporlo a una prova di tenuta a con vuoto/pressione.
In tutti i casi, sebbene la soluzione più economica e facile possa sembrare quella di escludere lo scambiatore acqua olio, è una riparazione che porterà a un funzionamento del motore a temperature più alte. La soluzione migliore, anche se più laboriosa, potrebbe richiedere il lavaggio del circuito refrigerante, del circuito di lubrificazione e, solo dopo averne verificato la rottura, montare uno scambiatore acqua olio nuovo.