
La cinghia di distribuzione va cambiata davvero a 100 mila km? Ecco quando è consigliata la sostituzione e il costo dell’intervento
Cambiare la cinghia di distribuzione è uno degli interventi più temuti e costosi per gli automobilisti. Molti, particolarmente attenti alla manutenzione auto, scelgono la sostituzione anticipata del kit distribuzione, mentre altri preferiscono attendere il consiglio del meccanico prima di intervenire. Ma quando si deve cambiare la cinghia di distribuzione? Scopri tutto su funzionamento, durata e costo della sostituzione della cinghia di distribuzione.
QUANDO SOSTITUIRE LA CINGHIA DI DISTRIBUZIONE
Ma come si capisce quando sostituire la cinghia di distribuzione? La soglia psicologica dei 100 mila km è lo spauracchio della cinghia di distribuzione: superata questa percorrenza si pensa che sia sempre necessario rifare la distribuzione, a prescindere dal fatto che sia a cinghia o a catena. In realtà si tratta spesso di un retaggio della vecchia scuola, poiché nel tempo sono migliorate le tecnologie e i materiali con cui sono realizzati i motori. Per lo stesso Costruttore, ad esempio, la Fiat Panda e la Fiat 500, la differenza la fa molto il motore, il 1.2 Fire 8V o il più recente 1.0 FireFly. Ecco quando è consigliata la sostituzione:
- Per il motore Fiat 1.2 8V, la sostituzione della cinghia distribuzione a carter secco è consigliata dal Costruttore al massimo a 120.000 km oppure entro 6 anni indipendentemente dai km. Se l’auto viene usata spesso su strade polverose, temperature rigide o in città, invece si consiglia la sostituzione anticipata a 60 mila km o 4 anni;
- Per il motore 1.0 FireFly, invece, l’unica cinghia da controllare ed eventualmente sostituire è quella dei servizi. Sulle auto MildHybrid diventa ancora più importante poiché il motogeneratore fa sia da alternatore, sia da motorino di avviamento, sia da recupero energia. Fiat comunque consiglia di cambiarla ogni 240 mila km e anticipare la sostituzione del tendicinghia a 120 mila km o 8 anni se si percorrono strade polverose. Mentre la sostituzione della catena di distribuzione non è prevista nei primi 10 anni/150 mila km;
- Per il motore 1.2 con cinghia di distribuzione a bagno d’olio è consigliabile far controllare l’usura della cinghia molto prima della scadenza e ad ogni cambio olio. Eventuali tracce di gomma sgretolata si dovrebbero notare nell’olio esausto raccolto.
COSTO SOSTITUZIONE CINGHIA DISTRIBUZIONE
Come abbiamo visto, scegliere un modello di auto, con un motore piuttosto che un altro, può avere un certo peso anche sulla manutenzione necessaria e quindi sul costo di sostituzione cinghia distribuzione. E’ un aspetto da considerare nell’acquisto dell’auto usata, perché:
- Il precedente proprietario potrebbe aver trascurato la manutenzione, scaricando il costo sul nuovo proprietario;
- La cinghia di distribuzione che si spezza può provocare un danno fino a 4 volte più costoso della sostituzione. Per mascherare i km scalati spesso viene fatta la sostituzione della cinghia a un chilometraggio mostrato dal quadro strumenti apparentemente più basso di quello consigliato. Fate verificare la cinghia da un autoriparatore di fiducia, ma soprattutto verificate i km reali dell’auto in vendita, e state lontani dalle auto usate su cui è da poco stata cambiata, poiché potrebbe essere uno specchietto per allodole o nascondere difetti al motore con cui il proprietario non vuole più avere a che fare.
Valutate molto attentamente l’auto da comprare seguendo i consigli all’acquisto dell’auto usata, per non trovarvi a sostenere costose riparazioni dopo l’acquisto o attivate un’assicurazione guasti per le auto usate. L’usura normale non può essere considerata un difetto, se coerente con i km dichiarati dal venditore (sempre che il contachilometri dica la verità). Anche perché il costo per sostituire un kit di distribuzione può variare sensibilmente per diversi fattori:
- Utilizzo di ricambi originali del Costruttore oppure equivalenti di qualità;
- Località geografica dove si effettua la riparazione;
- Officina Indipendente o Rete ufficiale della Casa auto;
In media il costo per cambiare la cinghia di distribuzione può variare da circa 200 a 600 euro o più in base al numero di cilindri, pulegge, tendicinghia, pompa acqua e dalle ore necessarie previste dal tempario di manodopera.
CINGHIA E CATENA DI DISTRIBUZIONE: QUALI DIFFERENZE
Le differenze tra cinghia e catena di distribuzione riguardano principalmente come sono realizzate, mentre la funzione è pressoché sempre la stessa. La soluzione adottata da un Costruttore per la distribuzione del motore infatti può influire molto di più sui costi e l’intervallo della sostituzione che vedremo più avanti. Su tutte le auto però, semplificando i tecnicismi, si può capire perché la sostituzione anticipata della cinghia di distribuzione è così diffusa. Ha la funzione di distribuire il moto dall’albero motore alle pulegge che comandano l’apertura e la chiusura delle valvole di aspirazione e scarico tramite gli alberi a camme. Ci sono diverse soluzioni:
- Cinghia di distribuzione dentata in carter secco (immagine di copertina);
- Catena di distribuzione a bagno d’olio (immagine sotto);
- Cinghia di distribuzione dentata (come il primo caso), ma lubrificata dall’olio motore con l’intenzione di aumentarne la durata. Un sistema ibrido adottato su alcuni motori che i Costruttori (vedi PSA-Stellantis fino al 2023) con l’intenzione di combinare i vantaggi dei primi due. Lo svantaggio è che richiede lubrificanti di elevata qualità e scrupolosa manutenzione per evitare che i frammenti di gomma e le fibre che si separano dalla cinghia vadano ad otturare il pescante della pompa olio motore, con inevitabile usura precoce delle bronzine per insufficiente lubrificazione. In questo articolo puoi capire come distinguere i motori PSA 1.2 di nuova generazione con catena di distribuzione.