Euro 7 e freni, che soluzioni hanno adottato i fornitori?

Euro 7 e freni, che soluzioni hanno adottato i fornitori?

Nuovi standard per ridurre le emissioni dei freni: Brembo ci racconta come si sta preparando alla direttiva Euro 7 tra gli altri fornitori OE

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28 Ottobre 2024 - 09:00

L’introduzione della normativa Euro 7 rappresenta una svolta significativa nel controllo delle emissioni indirette dei veicoli. Questa normativa, prevista per la fine del 2026 – inizio 2027, richiede che tutte le nuove autovetture in vendita rispettino stringenti requisiti per ridurre anche le emissioni non derivanti dai gas di scarico, come il PMx dall’usura degli pneumatici e dai freni. Per comprendere meglio le implicazioni e le sfide che queste normative comportano per i fornitori OEM (Original Equipment Manufacturer), abbiamo contattato diverse aziende e nonostante numerosi solleciti solo Brembo, si è dimostrata proattiva nel fornirci le risposte. Brembo, infatti, ha già sviluppato soluzioni sostenibili come il disco freno Greentive e il Brembo Beyond Greenance kit, che mirano a ridurre significativamente le emissioni di polveri durante la frenata. Ecco le risposte dell’Ufficio Stampa Brembo alle nostre domande in questo approfondimento, che fa parte del 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it “Connettività, Elettrificazione, SERMI e Sostenibilità: quali soluzioni concrete per l’Aftermarket del futuro?”.

Quali sono le sfide principali che comporta la riduzione delle emissioni di particolato dai freni degli autoveicoli?

“Le sfide principali che comporta la riduzione di particolato dai freni degli autoveicoli sono sostanzialmente due: una relativa al prodotto e una al processo.

Per ciò che riguarda il prodotto, viene introdotta una nuova dimensione progettuale che è appunto il controllo delle emissioni frenanti. Questo va ad aggiungersi ai temi della performance, del comfort e della sicurezza, che sono ovviamente aspetti imprescindibili. Di conseguenza, introdurre una nuova funzione arricchisce di feature dedicate il prodotto, con un extra-costo derivante dai nuovi processi industriali dedicati.

Perciò, la seconda sfida è quella di predisporre il footprint industriale di Brembo e di altri Tier-1 concorrenti, con un set di macchine e di processi competitivi tali per cui il Total Cost of Ownership per il cliente finale sia il più favorevole possibile.”

Quali strategie / tecnologie state adottando per ridurre le emissioni di particolato proveniente dai sistemi frenanti degli autoveicoli in conformità con la futura normativa Euro 7?

“Quando Brembo ha annunciato la sua nuova vision nel 2020, si è impegnata a far sì che ogni nuova soluzione Brembo fosse più ecologica di quella precedente. Questo impegno non è cambiato, e quindi l’azienda vede l’Euro 7 come un’ulteriore opportunità per accelerare ulteriormente il suo impegno. Grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo, Brembo ha sviluppato con successo soluzioni sostenibili all’avanguardia, in linea con i requisiti della normativa Euro 7.

Un esempio è il disco freno di primo impianto Greentive, che grazie al rivestimento applicato sulla superficie frenante, garantisce un’usura molto bassa, che prolunga significativamente la durata del disco e allo stesso tempo riduce le emissioni di polveri durante la frenata.

Oppure il Brembo Beyond Greenance kit per il mercato del ricambio: una soluzione frenante eco-compatibile (disco e pastiglia), attualmente progettata specificamente per i veicoli commerciali leggeri, ma presto disponibile anche per auto. Questo kit è la perfetta combinazione di prestazioni e durata, che garantisce un impatto ambientale molto più basso durante la frenata, con una significativa riduzione delle emissioni di particolato rispetto ad un prodotto equivalente.

C’è poi Enesys, una innovazione tecnica che accresce ulteriormente l’efficienza degli impianti frenanti dei veicoli e contribuisce a ridurne le emissioni. Questa soluzione permette alla molla posizionata all’interno della pinza freno, di ridurre possibili contatti residui tra le pastiglie e il disco quando non si sta frenando. Una piccola ma efficiente soluzione che favorisce la diminuzione delle emissioni e dello spreco di energia, garantendo un aumento delle performance del veicolo, a parità di motore, potenza e peso. Questa soluzione è già applicata nelle pinze freno di primo impianto ed è disponibile anche a ricambio. Altre soluzioni in linea con i requisiti della normativa Euro 7 sono in cantiere.”

Quali test avete condotto per valutare l’efficacia delle vostre soluzioni nel ridurre le emissioni di particolato dai freni, e quali sono stati i risultati?

“Da oltre un decennio, Brembo è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale delle emissioni di particolato dai freni. Fin dal 2014, l’azienda ha partecipato ad una serie di progetti di ricerca finanziati a livello europeo, tra cui REBRAKE e LOWBRASYS, per esplorare questa tematica.

I primi test sono stati effettuati costruendo un apparato sperimentale appositamente sviluppato. Questo ha consentito di condurre attività di ricerca iniziali e di raccogliere dati preziosi sulle emissioni dei freni. Il test utilizzato per valutare le emissioni è una procedura al banco di prova dinamico. Il banco dinamico rappresenta una pietra miliare nella tecnologia di prova dei freni, poiché permette di simulare una vasta gamma di condizioni di lavoro, e anche nel caso della misura delle emissioni dei freni è considerato il riferimento.

Oggi Brembo ha adottato la procedura di riferimento sviluppata all’interno del gruppo PMP (Particle Measurment Program). Questa procedura si basa su un ciclo di prova con diversi eventi frenanti, basato sul database WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicles Test Procedure), comunemente utilizzato per misurare le emissioni di scarico delle automobili. Sono inoltre state definite le geometrie e le caratteristiche dei banchi di prova, oltre a specifiche indicazioni per considerare i sistemi di frenata rigenerativa. La definizione di una procedura standardizzata è essenziale per minimizzare le discrepanze nei risultati e assicurare che le prestazioni dei freni siano all’altezza delle aspettative. Brembo è al centro della ricerca nel settore delle emissioni di particolato dai freni, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni sempre più sostenibili e all’avanguardia.”

In che modo state collaborando con altri attori dell’industria automobilistica per affrontare congiuntamente il problema delle emissioni di particolato derivanti dai sistemi frenanti?

“Brembo collabora con gli altri attori dell’industria automobilistica in particolare all’interno del gruppo PMP operante sotto l’egida dell’United Nations Economic Commission for Europe (UNECE) che ha sviluppato la normativa tecnica che specifica gli strumenti e le metodologie di prova, arrivando alla pubblicazione del Global Technical Regulation (GTR) n. 24 concernente il Laboratory Measurement of Brake Emissions for Light-Duty Vehicles.

Compito principale ora del PMP è quello di manutenere la GTR 24 e sviluppare da un punto di vista tecnico, la cosiddetta legislazione secondaria che andrà ad accompagnare il completamento della normativa Euro 7: di particolare importanza saranno gli standard di prova per gli Heavy Duty Vehicles (HDV) e il modo in cui verrà trattato l’aftermarket (AM).

Inoltre, essendo Brembo associato ad ANFIA e CLEPA, anche queste sono le sedi appropriate per i normali tavoli di confronto fra aziende facenti parti della filiera automotive che, con interessi diversi, perseguono un ideale bene comune per l’industria nel suo complesso, compreso dell’impatto sociale che le scelte industriali possono comportare. In tutti questi casi si tratta di collaborazioni precompetitive ma necessarie per stabilire regole comuni.”

Come e quando prevedete di integrare le vostre soluzioni nei veicoli esistenti e nei nuovi modelli per rispettare i requisiti della normativa Euro 7?

“Ovviamente Brembo integrerà le proprie soluzioni secondo i tempi dettati dai suoi Clienti, e comunque in tempo per quando la normativa Euro 7 richiederà l’effettivo attrezzaggio dei veicoli con le soluzioni atte al suo rispetto per le ‘non-exhaust brake emissions’.  Questo avverrà a fine 2026 per le nuove piattaforme e a fine 2027 per tutte le nuove ‘passenger cars’ vendute, che necessitano però di essere riomologate. Per quanto riguarda i veicoli già circolanti, vale a dire per il parco circolante esistente prima dell’Euro 7, Brembo ha già nella sua gamma alcuni kit come (Brembo Beyond Greenance)”.

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