
Le nostre prime impressioni sulla nuova monovolume francese a 7 posti
A vederle di fronte la differenza quasi non si nota, ma basta spostare l'angolazione dello sguardo di qualche grando e scoprire la fiancata per rendersi conto che si è di fronte a due auto diverse. Stiamo parlando della Citroen Grand C4 Picasso e della sua sorella minore, la C4 Picasso che abbiamo avuto modo di provare questa estate in Portogallo. Ora è il turno di mettersi al volante della “Grand” che ha come caratteristica peculiare i sette posti. Anche questa nuova monovolume marchiata Citroen nasce sulla nuova piattaforma modulare EMP2, che ha permesso di aumentare il passo fino a 2,84m. Sono 11 cm in più rispetto alla generazione precedente e 5 in più rispetto alla C4 Picasso. Sembra un dettaglio ma è una caratteristica fondamentale che influenza tanto il design quanto lo spazio a bordo. Basta osservare i sedili posteriori e accorgersi di quanto spazio sia a disposizione dei passeggeri.
L'IMPORTANZA DEI NUMERI – Anche il bagagliaio ha tratto vantaggio dall'aumento del passo, ma nella sua crescita di volume utile da 537 a 645 litri, hanno avuto la loro parte anche i 17 centimetri in più di lunghezza della carrozzeria. Infatti la Grand Picasso misura 460 cm, contro i 443 cm della Picasso. Rimanendo in tema di misure è molto importante anche lo sbalzo anteriore, che è diminuito di 11,6 cm rispetto a quello della generazione precedente. Questo cambiamento ha lasciato più liberta ai designer, consentendogli di creare una linea frontale più pulita e aggressiva. La piattaforma EMP2, tuttavia, ha portato anche altri vantaggi, come l'abbassamento del motore di 5 cm e del pianale di 2, a tutto vantaggio del comportamento stradale, che beneficia anche delle carreggiate allargate, di 82 mm davanti e di 31 mm dietro. Lo stile, rispetto alla versione 5 posti, ha una sua personalità ben definita. Nella vista laterale risaltano gli archi del tetto che partono alla base del parabrezza. La zona posteriore è molto diversa, con un portellone meno inclinato, che abbassa la soglia di accesso al bagagliaio e gruppi ottici dal disegno esclusivo.
L'INTERNO COME UN LOFT – All'interno il concetto è lo stesso già visto sulla 5 porte, tante superfici vetrate e tanta luce, in perfetto spirito loft. In questa versione, anch'essa dotata di serie del parabrezza panoramico e del tetto di vetro, il totale dei cristalli raggiunge i 5,70 mq. La comodità è basilare, per questo la seconda fila di sedili prevede tre poltrone indipendenti con regolazione personalizzata, mentre per la terza fila sono presenti bocchette della climatizzazione dedicate. Anche la plancia e i comandi sono in linea con il carattere globale dell'auto. Gli strumenti sono suddivisi tra due display da 12 e 7 pollici, nei quali l'integrazione l'usabilità delle varie funzioni si è spinta a un nuovo livello. Di questo abbiamo parlato con i progettisti Citroen, nell'intervista che potete leggere qui.
SICUREZZA A 360° – La Citroen C4 Grand Picasso è la prima monovolume media a montare quattro telecamere situate intorno alla vettura che permettono di avere una visuale dell'auto tipo bird view, scegliendo se visualizzare la parte anteriore, posteriore o l'intera panoramica del veicolo. Questo è il sistema Vision 360°. Poi c'è il cruise control attivo, l'allarme per il rischio di collisione, le cinture di sicurezza attive con l'ASL (Avviso di superamento involontario della linea di carreggiata), che avvisano del superamento della linea della carreggiata con una vibrazione della cintura, il devioluci automatico e il sistema di sorveglianza dell'angolo morto. Infine c'è il Citroen eTouch cioè un sistema di chiamata d'emergenza e d'assistenza localizzate, due servizi gratuiti e disponibili 24 h/24, 7 g/7. Grazie a una scheda SIM integrata, il sistema garantisce la localizzazione precisa e l'intervento dei soccorsi in caso di incidente.
AL VOLANTE – Nella nostra presa di contatto abbiamo guidato la versione che rappresenta il cuore della gamma, ovvero quella motorizzata con il 1.6 e-Hdi in configurazione 115 CV. Questo motore è un vero best-seller del Gruppo PSA e vanta il sistema Start/Stop di seconda generazione supportato da un alternatore reversibile (ne abbiamo parlato qui). Basta entrare nella monovolume Citroen e viene subito voglia di partire per un lungo viaggio, magari in compagnia. La posizione di guida è comoda e l'interno molto luminoso dona un senso di relax immediato. La grossa strumentazione al centro della plancia limita le distrazioni con informazioni molto intuitive e il doppio specchietto permette di tenere d'occhio i bambini sistemati sulla seconda ma anche sulla terza fila di sedili, che offre uno spazio abbastanza comodo anche per gli adulti. Il motore risponde con prontezza ed è assolutamente adeguato alla massa e all'indole della vettura. I tecnici Citroen si sono concentrati molto sulle sospensioni, cosicchè la Grand Picasso è sì confortevole ma ha un assetto sostenuto e composto, che non fa coricare troppo la vettura nelle curve. A velocità autostradale la vettura è silenziosa e la sesta marcia lunga permette al motore di riposare. Ma la Grand Picasso si apprezza anche in città, dove fa valere il diametro di sterzata più contenuto della categoria (11 metri) e una visibilità quasi del tutto priva di angoli morti.