Fiat Freemont Cross: primo contatto

Fiat Freemont Cross: primo contatto

Abbiamo guidato la grande SUV italiana nel nuovo allestimento. Ecco come va la Fiat Freemont Cross

16 Luglio 2014 - 10:07

Della Fiat Freemont sappiamo già tutto e dobbiamo subito mettere in chiaro che su questa Cross, al contrario della Panda con lo stesso nome, tecnicamente non cambia nulla. Si tratta solamente di una nuova e ricchissima versione, preparata da Fiat per rinfrescare un po' l'aspetto e rinnovare le dotazioni di un'auto che in Italia ha una vasta schiera di estimatori. Non da ultimo, la 'Cross' andrà a sostituire al top della gamma la 'Park Avenue' che è già uscita dal listino. Nata nel 2011, come primo frutto del matrimonio tra Fiat e Chrysler, da un'operazione di recupero della Dodge Journey, la Freemont ha saputo ritagliarsi un suo spazio commerciale anche in Europa, con oltre 60.000 unità vendute fino a oggi. Un risultato piuttosto soddisfacente, se si considera l'anzianità del progetto di base, dovuto anche ai prezzi di listino particolarmente convenienti che la rendono una delle sette posti più economiche del mercato. In Italia, in particolare, tra le auto che possono trasportare tante persone quanti sono i giorni della settimana, nessuna vende più di lei ed è leader di mercato da 35 mesi consecutivi.

STILE AGGIORNATO – All'esterno il nuovo look si nota subito per alcuni particolari, come il paraurti anteriore, quello posteriore, le barre sul tetto e le minigonne con inserti cromati a contrasto, la griglia anteriore e le cornici dei fari fendinebbia in nero lucido, oltre alle cornici nere dei gruppi ottici, anteriori e posteriori, senza contare i cerchi in lega a cinque razze bruniti da 19 pollici. All'interno spiccano, invece, i sedili in pelle con cuciture a contrasto e le nuove finiture di cruscotto, strumentazione, consolle centrale, pannelli porta e volante.

EQUIPAGGIAMENTO  COMPLETO E TANTO SPAZIO – L'allestimento della Freemont Cross è particolarmente completo, a partire dal sistema di infotainment di serie con touchscreen da 8,4 pollici, che integra lettore DVD e slot SD, connessione Bluetooth, telecamera posteriore di parcheggio e impianto audio Premium Alpine con 6 diffusori, amplificatore da 368 watt e subwoofer. Inoltre, il sedile guida è regolabile elettricamente  in dieci modalità mentre quello anteriore del passeggero è completamente ripiegabile e integra un vano portaoggetti posizionato sotto il cuscino. Abbattendo la seconda (reclinabile e con rialzi per i bambini da 15 a 36 kg integrati) e la terza fila, invece, si crea un volume di carico di circa 1,5 m³, a cui va sommato quello degli oltre venti vani portaoggetti sparsi nell'abitacolo che aggiungono altri 140 litri utili.

MOTORI E TRASMISSIONI – La Fiat Freemont Cross sarà disponibile unicamente con le due motorizzazioni  diesel da 2 litri già utilizzate da molti altri modelli del gruppo. Il propulsore, in realtà, è uno solo ma viene declinato su due livelli di potenza, 140 e 170 CV. Il primo è abbinato alla trasmissione manuale a 6 marce che invia i 350 Nm di coppia alle sole ruote anteriori, il secondo è accoppiato al cambio automatico a 6 rapporti, in combinazione con la trazione integrale permanente. Il sistema ripartisce in modo automatico la coppia sui due assali, inviandola al posteriore solo quando necessario, ma non solamente sui fondi viscidi. Infatti, anche con aderenza ottimale, a velocità comprese tra i 40 e i 100 km/h, il retrotreno entra in gioco per aiutare l'auto a chiudere le curve e minimizzare il sottosterzo.

IMPRESSIONI DI GUIDA – La Freemont è rimasta quella che conosciamo, una tranquilla auto familiare dotata di tanto spazio e da guidare in souplesse, magari godendosi un viaggio con tutta la famiglia. I suoi geni americani hanno tratto giovamento dallo sbarco in Europa, ma sono ancora riconoscibili in tanti dettagli, come la demoltiplicazione del volante e la risposta morbida delle sospensioni, ma anche nelle scelte di allestimento dell'interno, con i sedili molto imbottiti e tutti i comandi, in generale, dal feeling consistente. Entrambe le motorizzazioni si guidano con grande facilità e relax, anche se, vista l'indole dell'auto, il cambio automatico aggiunge sicuramente qualcosa in termini di scorrevolezza. Con il supporto dello ZF a 6 rapporti basta sfiorare il gas e lasciare che il convertitore di coppia gestisca la generosa spinta del turbodiesel. Le dimensioni del corpo vettura (4,9 metri) sono importanti ma la vetratura è ampia e le proporzioni molto ben definite, così le manovre non sono mai difficili, anche grazie all'aiuto della telecamera posteriore.

La commercializzazione inizierà dopo l'estate a un prezzo di circa 32.000 euro, con le prime consegne previste per l'autunno. Essendo solo un allestimento, per quanto speciale, non è arrivato nessun upgrade significativo dei sistemi di assistenza alla guida, come per esempio la frenata automatica di emergenza, già disponibile su altre auto del gruppo. Ci auguriamo che possa essere introdotta al più presto, magari già con il prossimo 'model year'.

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