Jeep Grand Cherokee 3.0 Multijet II: prova su strada

Jeep Grand Cherokee 3.0 Multijet II: prova su strada

Abbiamo provato su strada, e in fuoristrada sul percorso Antares, il SUV americano con il cuore italiano

17 Aprile 2014 - 02:04

Quando si pensa alla storia del fuoristrada immancabilmente il pensiero corre alle immagini in bianco e nero della seconda guerra mondiale che vedevano per protagonista la Jeep Willys. La Grand Cherokee, il top di gamma del marchio Jeep, pur essendo un SUV e non un fuoristrada duro e puro, non rinnega il suo passato e anzi lo rivendica con orgoglio con dettagli stilistici (come evidenziato nei particolari nella fotogallery) e con contenuti tecnici davvero consistenti per un mezzo di questa categoria come, ad esempio, il sistema di trazione Quadra-Drive II. Il Grand Cherokee è disponibile sul mercato con 3 motorizzazioni a benzina, un V6 3.6 da 286 CV e un V8 5.7 da 352 CV e da un V8 HEMI da 6.4 da 468 CV, e da un V6 3.0 TurboDiesel da 250 CV. Cinque gli allestimenti, dal più povero al più ricco, Laredo, Limited Overland, Summit e lo sportivo SRT disponibile solo con il V8 HEMI. Noi abbiamo provato il 3.0 nell'allestimento Summitt: ecco come si è comportato.

IN OFFICINA – La Jeep Grand Cherokee è lunga 4,85 metri, è larga 1,94 metri e alta 1,76 metri. In base all'allestimento scelto Jeep fornisce un sistema di trazione diverso. Nell'allestimento Overland e in quello Summit (quello in prova), il sistema di trazione integrale permanente è il Quadra-Drive II: questo sistema prevede le modalità 4WD High, quella normale, e 4WD Low, con l'utilizzo delle ridotte, ed è dotato di ELSD (Electronic Limited-Slip Differential); questo differenziale autobloccante elettronico posteriore a slittamento limitato, presente anche sulla Panda 4×4, rileva istantaneamente quando una ruota posteriore perde aderenza ed interviene distribuendo la coppia alla ruota in presa. Le sospensioni, con geometria a doppio braccio oscillante all'anteriore e multilink al posteriore con molle pneumatiche Quadra Lift che permettono di regolare anche l'altezza del Grand Cherokee con un escursione di 10 cm. Il motore è un 3.0 Turbo Diesel V6 con angolo tra le bancate di 60°, con 250 CV e 550 Nm di coppia tra i 1.800 e i 2.800 giri/minuto; il sistema di iniezione è del tipo Multijet II. Per quanto riguarda il cambio, il Grand Cherokee monta un automatico 8 marce ZF, onnipresente sui SUV di questa categoria. La massa a vuoto della versione in prova è di 2447 kg .  

INTERNI – La plancia ha design equilibrato ed è rivestita in pelle con inserti in legno con finitura Open Pore. Nella parte centrale troneggia il touchscreen da 8,4″ per la gestione del sistema infotainment, del riscaldamento dei sedili e della climatizzazione. In basso 3 manopole per regolare il volume della radio, cambiare le stazioni radio e regolare l'intensità della ventola clima. Completano la consolle centrale i tasti del lunotto termico, di disattivazione dell'ESP e di inserimento della funzione ECO, che secondo Jeep dovrebbe far risparmiare circa il 10% di carburante. Sul tunnel centrale, affianco alla leva del cambio troviamo il Selec-Terrain che permette di regolare la trazione in base al fondo stradale(fango, roccia, neve, sabbia) e i pulsanti per regolare l'altezza da terra e per inserire l'Hill-Descent Control. Il quadro strumenti ospita sulla sinistra il contagiri mentre sulla destra ci sono l'indicatore temperatura liquido raffreddamento e l'indicatore del livello carburante di tipo analogico mentre al centro c'è un display da 7″ personalizzabile con più di 100 opzioni diverse. I sedili, molto comodi, sono in pelle e sono regolabili elettricamente e riscaldabili, il tetto è di tipo panoramico Command Wiew mentre il cielo e le alette parasole sono rivestite in camoscio. Il Grand Cherokee può ospitare comodamente 5 persone ma l'accesso, in particolar modo per i più bassi, non è dei più agevoli.

INFOTAINMENT – Jeep ha affidato la progettazione dell'impianto audio a Harman Kardon i cui ingegneri del suono hanno adottato un approccio esclusivo per garantire ai passeggeri un ascolto di ottima qualità. L'impianto consiste in un sistema surround 7.3 da 825 Watt con 19 altoparlanti (9 tweeter, 5 altoparlanti mid-range, 2 midwoofer e 3 subwoofer). Il sistema ha un'ottima qualità audio con tutte le sorgenti e forse solo i bassi risultano troppo presenti; apprezzabile la presenza della radio digitale DAB. Buona la qualità del vivavoce bluetooth (testato con telefono LG Optimus Pro). Per quanto riguarda il navigatore l'utilizzo tramite il touchscreen da 8,4″ è intuitivo ma la logica di inserimento della destinazione e soprattutto l'algoritmo di calcolo del tragitto lasciano a desiderare e spesso ci si trova a dover percorre molti chilometri più del necessario.

SU STRADA – La visibilità in marcia è buona, in retromarcia la telecamera aiuta parecchio. Il motore Turbo Diesel da 3 litri in versione da 250 CV e 570 Nm di coppia si è rivelato molto silenzioso a velocità costante mentre è rumoroso in accelerazione. Discreto l'accoppiamento con il cambio ad 8 marce che permette discrete accelerazioni e buone riprese; in modalità sport gli innesti sono un po' più rapidi e il cambio marcia avviene a un regime più alto. Noi, dato il tipo di veicolo, consigliamo di utilizzare la classica modalità Drive che permette di guidare in soupplesse. I consumi con una guida attenta hanno raggiunto gli 8,6 litri/100 km ma basta poco ad arrivare ai 10 litri/100 km, tutto sommato un valore accettabile data la massa di 2,5 tonnellate. L'assetto è tarato sul morbido ma alcune sconnessioni non vengono filtrate adeguatamente. Buona nel complesso la frenata: per ottenere una buona potenza frenante è necessario premere a fondo il pedale mentre la massa del mezzo tende a far affaticare l'impianto (la corsa del pedale si allunga parecchio se si effettuano in successione frenate impegnative). Il feeling dello sterzo è approssimativo; d'altro canto chi sceglie questo tipo di vettura non ha come obbiettivo primario quello di provare piacere di guida su strada quanto quello di muoversi con disinvoltura su ogni tipo di terreno.

IN FUORISTRADA – Abbiamo portato il Grand Cherokee in fuoristrada sulla pista dell'Antares Corporation per saggiare le doti off-road del SUV americano. Il comfort sulle rocce, anche a causa dei cerchi molto grandi, si è dimostrato veramente sotto le aspettative per un SUV di questo livello: troppe vibrazioni e sobbalzi trasmessi all'interno e soprattutto sul volante. L'altezza da terra invece si è rivelata ottima: il Grand Cherokee, se si impostano le sospensioni alla massima altezza, non tocca praticamente in nessun passaggio. Il sistema di trazione Quadra-Drive II è eccellente: l'ammiraglia di casa Jeep non da il minimo segno di slittamento su nessuna superficie e neanche in condizioni critiche come il twist: ha le 4 ruote, soprattutto con le ridotte, sempre in trazione. L'elettronica, a differenza di ciò che avviene su altri Suv dove interviene dopo lo slittamento delle ruote, lavora in anticipo e quindi non si avverte alcun slittamento. L'HDC (Hill Descent Control) funziona molto bene e permette di scendere a velocità anche molto basse (1 km/h) ed impostabili con i paddles del cambio automatico, il tutto nella massima sicurezza (cosa che non fanno altri SUV). Peccato che l'inserimento dell'HDC non sia molto intuitivo e richieda le marce manuali: per utilizzarlo al meglio occorre un minimo di allenamento per avere confidenza col sistema. La coppia motrice è veramente sorprendente sulle salite ripide e ottimamente gestibile. Ottimo lo schermo da 8,4″ che permette di avere un'ottima visuale in retromarcia.

SICUREZZA – Di serie il controllo elettronico della stabilità con sistema antiribaltamento, ABS con calibrazione off-road, il sistema di controllo della trazione sulle quattro ruote Brake Traction Control System (BTCS) e 7 airbag (frontali, laterali anteriori, laterali a tendina e per le ginocchia del guidatore). Il Grand Cherokee aggiunge l'aggiornato sistema Forward Collision Warning con Crash Mitigation (il dispositivo verifica, attraverso sensori radar, se il veicolo si sta avvicinando troppo velocemente alla vettura che lo precede e invia un segnale al guidatore in modo che possa intervenire per evitare l'impatto; se chi guida non reagisce frena automaticamente la vettura e mantiene la pressione sul freno per 1,5 secondi). Presenti anche l'Adaptive Cruise Control (che però a causa dello sporco accumulato in fuoristrada nel nostro test non poteva mantenere la distanza di sicurezza), la telecamera posteriore ParkView con visualizzazione dinamica ed il nuovo sistema Selec-Speed Control con Hill-Ascent Control ed Hill-Descent Control per garantire l'assistenza necessaria quando si devono percorrere tratti in salita ed in discesa.

PREZZI – La Jeep Grand Cherokee parte da 52 mila 100 Euro con il 3.0 Turbodiesel da 190 CV nell'allestimento Laredo. La vettura della nostra prova, allestimento Summitt (a partire da 72 mila 600 Euro), con vernice metallizzata (1020 Euro), ha un prezzo di 73 mila 620 Euro. Per ulteriori informazioni sui prezzi visitate qui il nostro listino

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