
Il nostro esperto ha messo a dura prova la Nuova Land Rover Freelander 2 con motorizzazione 2.2 eD4 2WD in allestimento SE
Il grande successo di vendite della Range Rover Evoque è stato trainante per gli altri modelli Land Rover. Il 2012 è stato un anno trionfale per la celebre Casa inglese poichè è uno dei pochi marchi al mondo che abbia ottenuto un notevole incremento delle vendite (+37% in Europa, +38,4% in Italia), in un periodo di recessione del mercato auto in zona UE. In particolare, il risultato raggiunto in Italia (12540 auto immatricolate) è ancor più eclatante e significativo, se si considerano, oltre al pesante e perdurante calo del mercato interno, il clima persecutorio e il penalizzante regime fiscale introdotti lo scorso anno in Italia nei confronti dei SUV e delle vetture prestazionali. Sul mercato dal 1996, la Land Rover Freelander rappresenta il prodotto entry level della gamma Land Rover, un vero punto di riferimento nella produzione del blasonato marchio inglese. Nel corso di questi 17 anni, questo modello, più volte in vetta alle classifiche di vendite delle sport utility, è stato oggetto di un costante aggiornamento e sviluppo, al pari delle sorelle maggiori Discovery e Range. Tenendo conto che il cliente medio dei moderni SUV, assai raramente o mai, sfrutta in fuoristrada i vantaggi della trazione integrale, la Land Rover, con mossa intelligente, ha introdotto con il model year 2013, la Freelander 2WD, riducendo prezzi, peso e consumo. L’esemplare protagonista del nostro test drive è proprio il nuovo 2 ruote motrici 2.2 turbo diesel iniezione diretta da 150 CV in allestimento SE, il cui prezzo di listino chiavi in mano parte da 30 mila 300 Euro. La versione S viene commercializzata invece a partire da 26.900 Euro. Sulla SE sono di serie i sensori di parcheggio posteriori, il controllo velocità di crociera e gli specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente. La vettura della nostra prova è inoltre dotata di vernice metallizzata (730 Euro), sedili in pelle Pieno Fiore (1730 Euro), navigatore (1880 Euro), connettività Bluetooth (550 Euro), spoiler posteriore (250 Euro), ruota di scorta normale con cerchio in lega da 18”(260 Euro), cerchi in lega 10 razze da 18 pollici (650 Euro) per un totale di 35.750 Euro chiavi in mano.
ESTERNI – L’estetica del Freelander 2 MY 2013 risulta gradevole, razionale e perfettamente in linea con il tipo di vettura. Nessuna concessione alle mode del momento ma, a giusta ragione, è stato accentuato il Family Feeling tipico del Marchio britannico. Molto riusciti il frontale e la coda con particolari del design esterno rinnovati: fra questi i gruppi ottici anteriori e posteriori più attuali e a tecnologia LED e una nuova caratteristica grafica delle luci diurne. Sono inoltre disponibili i nuovi cerchi in lega da 17” anche sugli allestimenti entry level, e un Design Pack per l’allestimento SE. Belli i cerchi optional in lega da 18” a 10 razze di cui è dotato l’esemplare in prova. L’ampia vetratura non pone problemi di visibilità, neanche in retromarcia (ma ci sono anche i sensori), eccellente la verniciatura con spessori misurati di 105- 125 micron. Buono anche lo standard degli accoppiamenti dei vari pannelli di carrozzeria. La Freelander 2 è lunga 4,50 metri, larga 2,19 metri (compresi specchietti retrovisori esterni), alta 1,83 m, altezza da terra 21 cm. Il peso della versione 2.2 2WD è di 1710 Kg.
IN OFFICINA – Le novità motoristiche della Freelander 2 comprendono l’impiego del quattro cilindri 2.0 litri benzina Si4 turbocompresso da 241 CV (177 kW) a 5500 g/min che sostituisce lo SI6 sei cilindri. Si tratta essenzialmente del medesimo motore Si4 che equipaggia la Range Rover Evoque, caratterizzato dal peso contenuto e che eroga una potenza superiore a quella dello Si6, pur con consumi ridotti ed emissioni di CO2 inferiori del 14%, con un valore di 224 g/km. La motorizzazione più interessante per il mercato italiano resta tuttavia il 2.2 litri 4 cilindri turbo diesel common rail iniezione diretta offerto in versione 150 CV (110 kW) o 190 CV (140 kW), ambedue con coppia max. di 420 Nm a 1750 g/min. Si tratta di un eccellente propulsore, bialbero a camme in testa (catena), 4 valvole x cilindro, turbocompressore a geometria variabile, brillante ed affidabile che equipaggia anche l’Evoque e, potenziato a 200 CV, le Jaguar XF. Il motore è abbinato ad un cambio manuale M66 EH50 a 6 rapporti o automatico Aisin AWF 21 a 6 rapporti (solo sul 4WD). L’assenza della trasmissione posteriore nella versione 2WD, riduce il peso di 75 kg. Le sospensioni della Freelander 2 sono totalmente indipendenti: avantreno tipo Mc Pherson e retrotreno multilink con montante telescopico e barra stabilizzatrice. Il controllo livelli nel vano motore risulta del tutto agevole, cosi come l’eventuale sostituzione dei fusibili alloggiati nelle relative scatole situate nel vano motore e nel bagagliaio. L’accesso alla scatola fusibili abitacolo, è più laborioso poiché bisogna smontare il cassetto portaoggetti del cruscotto. Abbastanza facile la sostituzione lampadine dei fari anteriori e posteriori.
INTERNI – Tutta la gamma Freelander dispone di una nuova strumentazione dalla grafica chiara ed immediata, con uno schermo multifunzione TFT da 5”, inserito fra il contagiri (a destra) e il tachimetro (a sinistra), entrambi di tipo analogico circolare. Lo schermo centrale riporta le informazioni più importanti relative al veicolo, fra cui la temperatura liquido raffreddamento, il livello del carburante, il computer di bordo, i rapporti del cambio e la modalità del Terrain Response (su 4WD). A fare da complemento, gli interruttori sul volante comandano la comparsa di menù a tendina e i dettagli sulle regolazioni del veicolo. Il volante (optional rivestito in pelle) è regolabile sia in altezza che in profondità. Il nuovo disegno della consolle centrale è sobrio e lineare, con i relativi comandi audio-clima-video, alloggiati al di sotto dello schermo touch screen, di immediata individuazione e dall’uso intuitivo. Migliorabile la qualità percepita della plastica rigida della consolle, mentre il rivestimento cruscotto in materiale plastico rugoso risulta adeguato alla classe del veicolo. I sedili anteriori, rivestiti in tessuto o in pelle in base agli allestimenti, sono comodi, quello lato guida è regolabile anche in altezza. Per i passeggeri sul sedile posteriore (schienali abbattibili) c’è spazio in abbondanza. Ben realizzati i pannelli interni delle porte con capienti vani porta-oggetti. Sul lato destro a fianco del quadro strumenti, troviamo il pulsante del dispositivo Stop&Start (disinseribile). Il freno di stazionamento elettrico intelligente (con comando sul tunnel centrale), modula la forza frenante secondo la pendenza sulla quale il veicolo è parcheggiato. Questo sistema varia il proprio comportamento anche in base alla temperatura dei freni: se questi sono caldi, viene eseguito un controllo periodico per assicurarsi che la loro tenuta non diminuisca con il raffreddamento dei componenti. Il freno di stazionamento può essere usato anche come freno di emergenza, nel qual caso seleziona automaticamente il tipo di frenata più sicura, impiegando tecnologie di prevenzione dello slittamento. Come ulteriore caratteristica di sicurezza, il freno può essere disinserito solo se il sedile di guida è occupato. Un’altra nuova caratteristica per la Freelander 2 è il climatizzatore a programmazione settimanale selezionabile dal touch screen, che permette di scaldare il motore prima di entrare nel veicolo. Il sistema di climatizzazione, del tipo bi-zona, può essere manuale o automatico ed offre un funzionamento efficace con facili regolazioni. Tra gli optional anche una telecamera posteriore, le cui immagini sono inviate allo schermo d’infotainment. Il sistema comprende anche l’assistenza all’aggancio del rimorchio Hitch Assist, la cui grafica mostra la posizione del gancio di traino.
INFOTAINMENT – Per la prima volta sulla Freelander è disponibile il raffinato sistema audio Meridian con potenza di 380 o 825 Watt, regolabile tramite touch screen a colori da 7” con 11 altoparlanti nell’impianto da 380 Watt e 17 altoparlanti surround con tecnologia Trifield nel sistema da 825 Watt. Entrambi i sistemi sono completi di subwoofer per riempire le frequenze più basse, e del ricevitore Audyssey MultEQ. E’ inoltre disponibile, per i modelli entry level, un’unità da 80 Watt con 8 altoparlanti e display da 5” a colori. I riproduttori, dotati di sintonizzatore AM/FM e DAB, supportano CD, DVD, Virtual CD, iPod e USB. Sono presenti anche una presa AUX con jack da 3,5 mm per riproduttori esterni e lo streaming audio Bluetooth per qualsiasi dispositivo che lo supporti, incluse le cuffie. Il Virtual CD include un disco rigido che può memorizzare l’equivalente di dieci CD, identificabili tramite il database Gracenote. Abbiamo verificato l’eccellente funzionamento del sistema di comandi vocali Say What You See che suggerisce visivamente al guidatore le parole da pronunciare per il controllo delle funzioni dell’impianto audio, del navigatore, del climatizzatore o del telefono, con chiare indicazioni che appaiono sullo schermo. L’efficienza del sistema Bluetooth – viva voce con tastiera integrata Touch Screen si è dimostrata di ottimo livello. Noi abbiamo utilizzato un telefono Samsung GT-3310 riscontrando una ricezione molto nitida. All’interno del cassettino del tunnel centrale troviamo le prese AUX, USB. Il sistema di navigazione, con schermo Touch Screen a colori, è di facile utilizzo e comprende tutte le funzioni che il cliente Land Rover si attende, come pianificazione della rotta, zoom dinamico, visualizzazione delle corsie, punti d’interesse e TMC. E’ inoltre possibile memorizzare e gestire per nome waypoint, posizioni e punti d’interesse. Unico appunto: le mappe non sempre aggiornate, ma questo è un neo che abbiamo notato su vetture di svariate marche, attribuibile ai fornitori esterni delle mappe.
SU STRADA – La posizione di guida rialzata e le regolazioni di sedile e volante, consentono a tutti i guidatori di trovare l’assetto fisico ottimale con ampia visibilità in tutte le direzioni. Inoltre, i grandi specchi retrovisori esterni e i sensori di parcheggio posteriori sono di grande ausilio nelle manovre. La servoassistenza idraulica rende lo sterzo molto leggero in manovra, come da tradizione della Casa britannica. La rapportatura adottata è idonea al comportamento del Freelander anche ad andature autostradali. Il pedale frizione richiede uno sforzo più che accettabile ed offre un innesto dolce e progressivo in ogni condizione. Ottima la manovrabilità del cambio manuale con innesti precisi e poco contrastati. La scelta dei rapporti si rivela appropriata e ben abbinata all’erogazione del generoso propulsore 2.2 diesel, assai pronto nella spinta fin dai bassi regimi, sia in accelerazione che in ripresa (coppia massima di ben 420 Nm a soli 1750 g/min). Se si esagera con l’acceleratore in uscita di curva a ruote lievemente sterzate, si avverte l’effetto auto-raddrizzante delle ruote anteriori motrici. Con il motore da 150 CV, il Sistema Stop/Start, e il minor peso, i consumi dichiarati appaiono ridotti (6.0 l/100 km) nel ciclo combinato, così come i valori di CO2 di soli 158 g/km, pari a una diminuzione dell'11.7% rispetto al precedente TD4. Il consumo medio di carburante da noi ottenuto nel corso della prova svoltasi su percorsi cittadini ed extraurbani, è di 9,5 l/100 Km, mentre ad andatura “codice” autostradale i valori si stabilizzano sui 7,5 l/100 km (13 km/litro). A titolo di confronto riportiamo i sempre ottimistici consumi dichiarati: (7,1 l/100 Km ciclo urbano, 5,4 extraurbano, 6,0 misto). Il serbatoio da 69 litri consente una autonomia nominale di oltre 1000 Km. Le sospensioni si sono rivelate molto efficienti: assorbono egregiamente qualsiasi asperità stradale in modo del tutto silenzioso, ben coadiuvate dagli pneumatici 235/60 – 18 M+S. L’assetto è ragionevolmente più morbido, rispetto agli standard abituali, e ciò conferisce al veicolo, complice il baricentro alto, il tipico andamento lievemente “ondeggiante” alle basse velocità in presenza di fondi deformati o danneggiati. La tenuta di strada, anche in autostrada, è comunque sicura con un confort adeguato alla classe della Freelander. L’insonorizzazione interna è di buon livello. Efficiente l’impianto frenante: la frenata risulta modulabile, sicura e potente in ogni condizione. Particolarmente efficace e calibrato in rapporto all’angolo di pendenza, il sistema GRC di assistenza per le partenze in salita (funzionante anche in RM). Tutte le Freelander sono dotate dell’Intelligent Power System Management (IPSM) Land Rover, che comprende la ricarica rigenerativa intelligente della batteria. Il sistema assicura che, ove possibile, l’alternatore carichi la batteria solo quando il veicolo è in decelerazione, recuperando così energia cinetica.
SICUREZZA – La Freelander 2 2.2 – 2WD dispone di 2 airbag frontali, 1 airbag ginocchia lato guidatore, 2 laterali zona torace e 2 laterali a tendina a protezione della testa. Cinture anteriori con pretensionatori e limitatori di carico. Nei crash test EuroNCAP la Freelander ha ottenuto 5 stelle (vecchio protocollo), 4 stelle per la protezione bambini (40 pt.), protezione adulti 35 pt. , protezione pedoni 1 stella (7 pt.). In tema di sicurezza attiva, non manca ovviamente l’ABS con sistema EBA di assistenza alla frenata di emergenza, il DSC, l’EBD nonché ETC e RSC (controllo coppia motrice in partenza). Il sistema HDC (controllo guida in discesa) e il Terrain Response, sono previsti per le versioni 4WD. Qust’ultimo permette di selezionare 4 diversi programmi in funzione dei vari fondi stradali (asfalto, sassi, ghiaia, erba, neve, fango, solchi).
(SicurAUTO.it ringrazia l’officina Toppi Claudio di Roma per la cortese collaborazione)