
Levante è il primo SUV di Maserati, che abbiamo provato su strada con focus sul Maserati Touch Control Plus nel video di SicurTECH
Che il mercato dei SUV stia praticamente influenzando tutti i brand automobilistici è un dato di fatto, perché fanno registrare numeri di vendita impressionanti e, dato che è il mercato stesso a muovere i giochi, alle firme di tutto il mondo non resta che mettersi in gioco con la propria proposta. Anche una delle più grandi espressioni di lusso all'italiana, Maserati, ha lanciato nel calderone la sua interpretazione di quello che è uno Sport Utility Vehicle, ma cercando ugualmente di distinguersi come sempre nella sua storia: abbiamo provato per voi il Maserati Levante S, con un occhio puntato anche sull'infotainment Maserati Touch Control Plus, che vi mostriamo direttamente nel video più sotto.
UN GIGANTE CATTIVO Come primo SUV nella storia di Maserati il Levante sembra avere le carte in regola per dare filo da torcere ai competitors di tutti i brand high-end. Bisogna prendersi un istante per contemplarlo all'esterno, valutare le sue proporzioni e la sue mastodontiche dimensioni. Questo perché la lunghezza di 5 metri così come l'altezza di quasi 1.70 metri e la larghezza di quasi 2.15 metri – con specchietti aperti – delineano un'auto che non passa di certo inosservata, ma che nonostante tutto non risulta pesante alla vista. Il lavoro dei designer è stato impressionante per cercare di coniugare lo stile inconfondibilmente Maserati, i tre sfoghi d'aria dietro i passaruota anteriori e la calandra anteriore con listelli verticali che simula una bocca di squalo in primis, la stessa che abbiamo avuto modo di apprezzare sulla Maserati Quattroporte GTS provata un mese fa (leggi la nostra prova della Maserati Quattroporte GTS), con le proporzioni tipiche dei SUV. Ne è risultata una carrozzeria che mostra un'alternanza di muscoli, come evidenziato dai passaruota posteriori che hanno la necessità di ospitare gomme più larghe rispetto a quelle montate sull'avantreno, a tratti che filano leggeri come il vento (si, abbiamo citato apposta il vento…), l'apice dei quali si raggiunge con i gruppi ottici anteriori che si impongono appuntiti e leggeri sotto la linea quasi piatta del cofano motore. Forse la parte meno personale e più anonima di Maserati Levante è invece il posteriore, che a meno dello spoiler sul lunotto e del quadruplo scarico non lascia percepire nè il “peso” del brand né la caratura del modello.
INTERNI DA FUORICLASSE Avere un brand come Ermenegildo Zegna che pensa e crea degli interni fatti ad hoc per le proprie auto è una delle frecce di maggiore spicco all'arco di Maserati, ma non è pensabile riuscire a capire la classe di queste coperture senza vederle e, soprattutto, toccarle. Gli interni di Maserati Levante S firmati dalla casa d'alta moda italiana che conosciamo dalla seconda metà dell'Ottocento sono fini, delicati, con una qualità delle cuciture su tutti i sedili che difficilmente potrebbe essere replicata altrove. Anche le semplici alette parasole, sulle quali si impone fiero il tag che suggella la partnership tra le due realtà italiane, sono imbottite e soffici al tocco, dimostrando una chiara attenzione per i particolari ed una coccola per i passeggeri. Ogni sedile è regolabile in tutte le possibili direzioni grazie all'aiuto dell'elettronica, così come il piantone dello sterzo ed anche la distanza dei pedali, che se da un lato risulta comodo e rilassante potersi affidare ad un pulsante per gestire le proprie preferenze dall'altro pensare di far arretrare o avanzare del tutto il sedile richiede un bel po' di tempo. Nel tanto spazio a disposizione su un'auto di questo tipo la sistemazione dei comandi risulta fondamentale, per una questione prettamente ergonomica e spaziale, così in Maserati hanno pensato di raggruppare tutto il necessario sul volante e nella parte sinistra del tunnel centrale: dalla selezione della modalità di guida alla gestione dell'altezza delle sospensioni tutto è raggiungibile senza sforzo ed acrobazie di sorta, mentre al passeggero anteriore è lasciato il comando del vano portaoggetti, del portabibite e del portaoggetti anteriore. Alla mercé di chi guida è riservato poi il volante dal diametro generoso, non piatto nella parte inferiore nonostante Levante S sia il modello top di gamma in termini di sportività, mentre la strumentazione mantiene un tono sobrio ed elegante, con il colore bianco che domina la parte analogica ed il classico blu che sovrintende il display centrale.
MASERATI TOUCH CONTROL PLUS Al centro della plancia, esattamente sopra i comandi fisici del climatizzatore, trova posto il display con diagonale da 8.4 pollici del Maserati Touch Control Plus, il software di gestione di tutti gli apparati di bordo. Si tratta del centro nevralgico di tutte le operazioni possibili a livello tecnologico, ma abbiamo pensato di spiegarvelo direttamente con un video: cliccate play nel riquadro qui sotto per conoscere tutti i dettagli di questo sistema grazie alla nostra rubrica SicurTECH.
SU STRADA COME UNA BERLINA Seppur gli automobilisti al giorno d'oggi preferiscano avere un piano di seduta che permetta una visione dell'alto della strada, ecco quindi l'impostazione dei SUV, la dinamica preferita dell'auto resta sempre e comunque quella di una berlina o hatchback 5 porte. Ecco che quindi i Costruttori stanno cercando in tutti i modi di avere SUV che possano essere sfruttabili come auto notoriamente più basse ed affusolate (leggi della nostra prova di Alfa Romeo Stelvio, auto che prova ad essere una Alfa Romeo Giulia “rialzata”), e Maserati Levante S non vuole essere da meno. Irrigidire le sospensioni con il doppio clic sul tastino “Sport”, necessario perché con una sola pressione si modificano solo risposta di motore, cambio e scarico, significa rendere un'auto da circa 2.2 tonnellate leggiadra ed agile in curva, che contiene quanto possibile il rollio e cambia direzione velocemente. Ovviamente non bisogna aspettarcisi in tutto e per tutto un comportamento come quello di una berlina, perché la fisica subisce le masse più alte (e più grandi), con le ovvie conseguenze, ma per limitare il fenomeno viene in aiuto anche la trazione integrale Q4, che “tira” fuori l'auto dalle curve più impegnative. Il sistema rilascia tutta la coppia al retrotreno in condizioni standard, che significa avere un SUV 100% a trazione posteriore, ma in caso di necessità fino al 50% della spinta è trasferibile all'anteriore: non un solo punto percentuale in più, per evitare che venga snaturata quella che è la sportività intrinseca che Maserati ha voluto donare a questo Levante. Sportività sottolineata poi dal motore V6 biturbo da 3 litri capace di erogare 430 cavalli, che spinge come un forsennato e che per 5.2 fulminei secondi – questo il tempo per scattare da 0 a 100 km/h grazie anche al prontissimo cambio ZF ad 8 rapporti – lascia alle spalle il pensiero di essere su un'auto di una certa mole. A portarci con i piedi per terra ci pensa immediatamente però l'impianto frenante, che avremmo preferito con un mordente superiore vista la potenza e la massa in gioco, ma che comunque si difende bene nella stragrande maggioranza delle situazioni che si riscontrano su strada: chiaro che per prestazioni al top c'è bisogno di un'accoppiata dischi/pinze più performante, ma sono parametri dei quali si avverte davvero la necessità solo in pista. Poiché c'è chi preferisce lasciarsi l'asfalto alle spalle ed affrontare percorsi sterrati, il controllo elettronico delle sospensioni permette di sollevare l'auto di due posizioni rispetto alla Normal, Off Road 1 e Off Road 2 che rispettivamente contano 25 e 40 mm in più, così come il selettore di guida nella posizione “Off Road” calibra diversamente il sistema elettronico di stabilità. Alle posizioni rialzate fanno comunque capo anche quelle ribassate, sempre due, Aero 1 e Aero 2, con altezze di 20 e 35 mm inferiori alla Normal: sono per ottimizzare l'aerodinamica e, la seconda, serve anche per far salire e scendere in modo più agevole dall'auto.
CONCLUSIONI E PREZZO In effetti per essere il primo SUV di Maserati il Levante ha colto nel segno quella che è la filosofia del brand sia in termini di lusso che di sportività. Riesce ad essere un'auto adatta quasi a tutti gli scopi, anche l'offroad, seppur ci sarebbe da capire quanti dei clienti di questo modello abbiano davvero intenzione di districarsi tra guadi e angolo di attacco impensabili. L'unica pecca è che in città non è il massimo dell'abilità, soprattutto in condizioni di traffico impietoso. Servono 91.358 euro per portarsi a casa la versione più potente della gamma Levante, ai quali ovviamente vanno aggiunti gli optional che più interessano (il pacchetto Interni Ermenegildo Zegna, per esempio, chiede un surplus di 10.150 euro).