Tra Milano e Sondrio abbiamo provato il nuovo SUV Mercedes GLC Coupé abbinato alle gomme estive con certificazione invernale Michelin CrossClimate SUV
Dopo il successo ottenuto dalla versione standard della Mercedes GLC, noi abbiamo avuto modo di provare la versione coupé di quello che è un SUV che promette grandi numeri. Considerando l'ordinanza sulle gomme invernali (scopri qui l'elenco aggiornato delle ordinanze 2016-2017), che prevede l'obbligo di montarle in determinati comuni d'Italia, non poteva esserci momento più propizio per testare nel percorso da Milano a Sondrio le nuove Michelin CrossClimate montate sulla Mercedes GLC, gomme estive con certificazione invernale dall'altissimo contenuto tecnologico (scopri in questo video come sono fatte le Michelin CrossClimate e cosa cambia rispetto alle gomme invernali).
L'ESTETICA DA COUPE' Le ultime proposte di Mercedes in termini di Coupé hanno abbracciato anche quello che è il mercato dei SUV, così come anticipato da BMW con la X6 e X4. La Mercedes GLC Coupé ricalca appieno le linee della sorella Classe C Coupé (leggi la nostra prova su strada della Mercedes Classe C Coupé), quindi con un montante posteriore che “plana” verso il cofano in modo dolce, zona che al contempo riesce a mostrare dei muscoli grazie ad una sorta di coda tronca. GLC Coupé potrebbe essere riconosciuta da lontanissimo come una Mercedes, merito della grande ed imponente calandra e dalla forma dei gruppi ottici con annessa firma luminosa inconfondibile (vedi gallery), anche se proprio questa forse non permettere di differenziarla facilmente dalle sorelle GLE Coupé, Classe S Coupé o Classe C Coupé. Non potevano mancare particolari come il doppio scarico affondato nel paraurti, che in realtà è una chicca puramente estetica ma che vede un normale terminale di scarico solo sul lato sinistro.
GLI INTERNI Su un SUV cosa ci si potrebbe mai aspettare dagli interni? Innanzitutto tanto spazio, ed effettivamente al posto di guida della Mercedes GLC Coupé non si viaggia male, e nemmeno al fianco di chi guida. Il problema sorge quando ci si sposta sui posti dietro, che fanno fatica ad accogliere le persone più alte – parliamo di 1.90m in poi di altezza – non per lo sazio delle ginocchia quanto per il tetto che scende troppo. A questo si aggiunge anche un lunotto che non permette di vedere chiaramente cosa c'è dietro, costringendo così ad utilizzare gli specchietti laterali e la telecamera di parcheggio, che come di consueto spunta dallo stemma sul cofano bagagliaio, per fare manovra. La plancia mette in evidenza una plastica nera lucida che ormai abbiamo visto su tante Mercedes, che per fattori di economia di scala e family feeling sembra essere fatta praticamente con lo stampino per tutte, ma che su tutte potrebbe creare qualche problema a causa di micrograffi di utilizzo. Molto bella ma delicata, insomma, al di sopra della quale aleggia il tablet sospeso dell'infotainment, un must per le auto della stella a partire dall'ultima generazione di Classe A, la pre-restyling.
ELETTRONICA ED INFOTAINMENT Se c'è una cosa che ci ha messo in seria difficoltà durante il test è stata il navigatore. Con un percorso che ci ha visti partire da Milano per arrivare a Sondrio, con una tappa lungo il tragitto, ci siamo trovati in più occasioni a dover cambiare strada a causa di blocchi non aggiornati, ed il ricalcolo ha richiesto, di volta in volta, un'eternità per segnalare un percorso alternativo. Al suo fianco il resto della componentistica elettronica ha funzionato egregiamente e tutto è filato liscio come l'olio, a partire dal Drive Select per adattare di volta in volta l'auto alle nostre esigenze e alle condizioni del fondo stradale fino al cambio. L'auto in prova aveva anche la possibilità di alzare o abbassare l'assetto, opzione utile per superare ostacoli o strade non propriamente agevoli.
MICHELIN CROSSCLIMATE SUV Discorso a parte bisogna ovviamente farlo per le gomme, le Michelin CrossClimate SUV (scopri nel video sotto tutti i segreti e le differenze delle gomme estive, invernali, all season e “ibride”), nuovo prodotto del brand di pneumatici che ha rivoluzionato il segmento e sfondato le previsioni di vendite con +30% rispetto rispetto alle stime iniziali: gomma estiva con certificazione invernale, che sarebbe adatta perlopiù alle flotte aziendali ed ai privati che vivono in zone con obbligo di pneumatici invernali da Novembre ad Aprile, così da non dover fare il cambio. La sostanziale differenza con i prodotti già in commercio, considerando l'etichettatura in questione, è che le prestazioni su asciutto sono le stesse di una gomma estiva, in termini di handling e frenata, mentre su neve e pioggia riescono ad offrire una maggiore sicurezza. Ovviamente si parla sempre di un compromesso, meno prestante di una gomma puramente invernale, ma considerando che la mescola lavora da -30°C a +40°C pare già un ottimo risultato.
PROVA SU STRADA Siamo saliti subito a bordo della Mercedes GLC Coupé con motorizzazione 220d, quindi il 2.2 litri diesel da 170 cavalli, per cominciare, abbinato alla trazione integrale ed al cambio automatico 9G-TRONIC a 9 rapporti. La mole del SUV è decisamente avvertibile in diverse occasioni, tra le quali spiccano i cambi di direzione repentini che mettono sotto torchio assetto e gomme, queste ultime non interessate da flessioni particolari grazie alla carcassa pensata appositamente per questo tipo di auto. A limitare questi effetti l'elettronica sembra la chiave principale, perché con il Drive Select si può scegliere il comportamento della vettura in base alla strada che stiamo percorrendo: al solito è tutto impostabile manualmente, dal pedale del gas alle sospensioni e fino al climatizzatore, con il settaggio Comfort come più comodo e Sport+ come più prestazionale. L'irrigidimento delle sospensioni che si avverte una volta selezionato Sport+ filtra sicuramente meno le asperità dell'asfalto, ma permette una guida più efficace, anche perché il Michelin CrossClimate non perde mai colpi sull'asfalto asciutto. Su fondo misto neve ed un po' di ghiaccio a terra abbiamo cercato di testare le doti da “arpionatore delle nevi” di questo pneumatico, ma sono stati evidenziati due comportamenti: da un lato la tenuta di strada è eccezionale quando si mantiene una guida rotonda, dall'altro si perdono trazione ed aderenza quando si comincia a comandare lo sterzo in modo nervoso e scattoso. Certo è che l'aderenza non ci ha mai abbandonati del tutto e, sopra ogni cosa, mai è stata persa in modo repentino ed inaspettato, ma ha garantito sempre un minimo di direzionalità che potrebbe fare la differenza in determinate condizioni. In frenata il discorso è cambiato, poiché l'ABS ha cominciato a lavorare quasi subito con fondo pseudoghiacciato, fattore che evidenzia come la gomma “estiva con certificazione invernale” prediliga comunque una strada pulita. Meraviglia di tecnologia e di confort non poteva che essere il cambio automatico a convertitore di coppia 9G-TRONIC, egregia espressione di passaggio da una marcia all'altra senza strappi (a meno che non si imposti lo Sport+) per tutte le nove marce. Segue un motore elastico e che cerca, da buon diesel, di offrire un buono spunto ed una buona spinta in basso fin da subito, sacrificando la corposità agli alti regimi, tanto tra 9 marce ci sarà sempre quella giusta da inserire, in automatico.