Abbiamo messo alla prova la monovolume tedesca con l'alimentazione bi-fuel benzina/GPL, ecco come va la Opel Meriva GPL-Tech
Dopo aver inventato il segmento delle monovolume compatte nel 2003 e aver venduto quasi 1,4 milioni di esemplari negli undici anni di commercializzazione, la Meriva si è rinnovata per mantenere la sua posizione di leader del mercato europeo. Proprio nel Vecchio Continente è stata la monovolume più venduta per tutti i sette anni di vita della prima serie, che ha lasciato il posto al modello attuale nel 2010. Con una concorrenza via via più numerosa e incalzante, questa nuova Meriva è stata chiamata al compito più difficile, quello di confermare il successo, che in Italia è fatto di 250.000 unità vendute. Numeri consistenti, infatti il nostro mercato è il secondo più importante dopo quello tedesco e rappresenta il 18% delle vendite europee. Mai come in questo momento, con l'abbandono delle berline tradizionali dei segmenti B e C in favore delle corrispondenti crossover e MPV, la Meriva può essere una buona soluzione, bilanciando il suo spazio interno con la vocazione urbana, confermata anche dalle preferenze del pubblico, che sceglie il diesel solo nel 35% dei casi, con la benzina ferma al 25% e il GPL che arriva al 40% (la percentuale totale del mercato è dell'8%). Proprio l'importanza che riveste nella gamma, la versione a gas è proposta allo stesso prezzo di quella a benzina e, con l'arrivo di questa versione, Opel ha una delle line-up a GPL più complete del mercato, dalla piccola Adam alla grande Insignia, passando per la media Astra e per le multispazio Meriva e Zafira. In Italia questa offerta è molto apprezzata, infatti Opel, con una quota del 14%, è seconda nel mercato del GPL, battuta solo dal Gruppo Fiat.
DESIGN – La Meriva che stiamo provando ha già beneficiato del restyling, con il design esterno che è stato rinfrescato, grazie alle linee del frontale rinnovate e alle luci diurne a LED e i proiettori anteriori AFL, che seguono l'andamento della strada quando l'auto curva. Sono rimaste immutate, invece quelle caratteristiche di spaziosità e pragmatismo che hanno decretato il successo della monovolume Opel, che è molto apprezzata dalle giovani famiglie e dagli adulti attivi (fascia di età 50-60 anni), sia come prima che come seconda auto.
INTERNI – Nel segmento delle piccole monovolume ogni modello propone qualche soluzione particolare. Nel caso della Meriva ce n'è più d'una. Dettagli come le porte che si aprono a libro con un angolo di 84°, il sistema Flex Space con cui ribaltare i sedili usando una sola mano e i 31 portaoggetti sparsi per l'abitacolo, rendono l'abitacolo davvero molto flessibile. Quanto a comodità, invece, spiccano i sedili certificati AGR – l'associazione tedesca per la salute posturale “Aktion Gesunder Rücken e.V.” – quello del guidatore si regola in 8 direzioni. Una certificazione ottenuta dopo aver soddisfatto dieci criteri, tra cui il sostegno per la lordosi regolabile in quattro direzioni e il perfetto adattamento dei profili dello schienale alla curvatura naturale della colonna. Anche i poggiatesta possono essere regolati in quattro direzioni.
INFOTAINMENT – Sulla Meriva Opel ha montato il sistema Intellilink di ultima generazione, che si regola tramite una lunga serie di pulsanti e comandi disposti sulla consolle centrale, mentre lo schermo da 7 pollici è posto sulla plancia, vicino alla base del parabrezza (integra anche la visione della telecamera posteriore). Permette la piena connettività con gli smartphone Android e sugli Apple supporta la funzione Siri Eyes Free; durante il nostro test (Samsung Galaxy S3) si è comportato molto bene, mostrando un'ottima velocità di esecuzione dei comandi. È optional, ma il prezzo è contenuto in 200 euro che diventano 400 per avere anche il sistema di navigazione integrato.
CORPO VETTURA – La Opel Meriva è lunga 4,30 metri, larga 1,81 m, con un passo di 2,64 m. L'altezza raggiunge gli 1,62 metri, configurando un bagagliaio da 400 litri, che possono aumentati ulteriormente 1.500 litri se si abbattono i sedili posteriori. La massa in ordine di marcia del corpo vettura è di 1.471 kg, mentre il coefficiente di penetrazione aerodinamica Cx è di 0,32.
SU STRADA – Conosciamo bene la Opel Meriva, un'auto che fa il suo lavoro con onestà, a partire dall'insonorizzazione, passando per le prestazioni e finendo con l'assetto e la precisione di guida. Anche in questa versione GPL ritroviamo le qualità delle altre motorizzazioni, con l'ottima visuale garantita dal posto guida rialzato e la risposta delle sospensioni morbida, ma che non comporta un coricamento laterale eccessivo del corpo vettura. Il funzionamento del motore è molto fluido sebbene il 1.4 Turbo debba comunque fare i conti con una massa importante e una rapportatura del cambio piuttosto lunga. Il 1.4 Ecotec turbocompresso eroga 120 CV e 175 Nm di coppia massima. È già omologato Euro 6 e dichiara un consumo medio di 7,7 L/100 km nel ciclo misto con 124 g/km di CO2 emessa. Opel stima che i costi di gestione calano del 50% rispetto al benzina, con una totale assenza di controindicazioni. Infatti, la Meriva può funzionare indifferentemente con entrambi i carburanti, è il guidatore a scegliere quale usare, mentre l'autonomia relativa si tiene sotto controllo dal computer di bordo. Il serbatoio della benzina contiene 54 litri, quello del GPL arriva a 34, configurando un'autonomia totale di quasi 1.300 chilometri. Per scegliere l'alimentazione basta premere un pulsante sulla plancia, passando da una modalità all'altra senza incertezze; nel quadro strumenti lo stesso indicatore mostra i livelli di benzina e GPL a seconda del carburante che si sta utilizzando..
SICUREZZA – La Opel Meriva ha effettuato i crash test Euro NCAP nel 2010, ottenendo cinque stelle con un punteggio di 89%, 77%, 55%, 86% nelle categorie di protezione adulti, bambini, pedoni e sistemi di sicurezza. Di serie ci sono sei airbag (due frontali, due laterali, quelli a tendina anteriori e posteriori) e i dispositivi elettronici standard come ABS, ESP e Brake Assist. Ma purtroppo, sulla nuova Opel Meriva, sono rimasti invariati anche gli equipaggiamenti di sicurezza attiva. Non sono previsti né radar, né telecamere (fatta eccezione per quella posteriore del park assist) e tutte le funzioni che ne possono derivare.
IN OFFICINA – A differenza della prima generazione, il pianale della Meriva deriva più da quello del segmento B di epoca corrispondente, ossia la Corsa D, bensì da quello della Zafira B, a sua volta derivato da quello della Astra H. Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson e quelle posteriori a ruote interconnesse. Anche per questo la volumetria del bagagliaio non è stata intaccata dal serbatoio, che trova posto nello spazio normalmente dedicato alla ruota di scorta. L'integrazione è totale, perché l'installazione dell'impianto e l'allestimento della vettura avvengono direttamente in fabbrica.
PREZZI – Il listino della Opel Meriva parte da 17.400 euro della versione 1.4 100 CV One, per arrivare ai 24.250 euro della 1.7 CDTI 110 Cv automatica Cosmo. La Opel Meriva GPL-Tech Cosmo della nostra prova costa 22.250 euro, optional esclusi.
Andrea
15:00, 17 Giugno 2017sono stupito. Parlate di un motore 1.4 turbo da 140 cavalli, e di alimentazione GPL. C'è qualcosa che non torna. Il motore con GPL è da 120 cavalli. Il motore da 140CV è solo benzina. Ma voi quale Meriva avete provato?