Prova su strada Peugeot 208 1.2 VTi

Prova su strada Peugeot 208 1.2 VTi

Abbiamo provato per voi la Peugeot 208 1.2 VTi eletta recentemente Auto Europa 2013, ecco come va

22 Novembre 2012 - 01:11

La casa del leone, con la sua nuova Peugeot 208, tende a rafforzarsi in una fascia di mercato supercombattuta come quella del segmento B. La vettura, che circa un mese fa ha vinto il premio Auto Europa 2013, mantiene elementi dello stile tipici delle Peugeot che l'hanno preceduta e nasconde sottopelle novità tecniche degne di nota. L'intenso lavoro degli ingegneri ha portato ad un risparmio di peso pari a 110 kg per la versione Hdi e di addirittura 173 kg per la versione a benzina. Quest'ultima pur mantenendo la stessa potenza (82 CV) della vecchia 207 1.4 a 4 cilindri, ora monta un 3 cilindri 1.2 VTi ad iniezione diretta di benzina con 4 valvole per cilindro, variatore di fase, superfici ad attrito ridotto (-30%) e logica di funzionamento della valvola EGR ottimizzata. Proprio la 208 con questo motore è stata oggetto della nostra prova.

ESTERNI – Il design della nuova 208 segue la linea evolutiva di 206 e 207 (entrambe ancora a listino) tracciando forme nervose con molte scalfature sulle fiancate, sul cofano e sul tetto. La 3 porte si differenzia dalla 5 porte per via delle linee sulle portiere: nella 3 porte la nervatura va dal basso verso l’alto e percorre la maniglia della portiera, nella 5 porte va dall’alto verso il basso. Sui paraurti, che ora sono completamente in tinta vettura, sono sparite le fasce paracolpi in plastica (utili, ma purtroppo antiestetiche). Dal punto di vista del telaio: passo (2,54 metri) e abilità posteriore sono rimasti invariati, mentre la lunghezza è ora di 396 centimetri, 7 in meno della 207. La larghezza è di 1 metro e 73 centimetri.

IN OFFICINA – Il sottoscocca non è carenato (quindi occhio alle buche o ai sassi), mentre tutta la linea di scarico è protetta da materiale termoisolante; molta attenzione è stata posta alla riduzione del rumore (anche se alcuni pannelli isolanti sembrano non essere curati al massimo e potrebbero deteriorarsi facilmete nel tempo, come si intravede dalla foto in gallery). Facile intervenire nel vano motore, grazie alla compattezza del 3 cilindri; semplice, ad esempio, la sostituzione delle luci di posizione o delle lampade dei fari anabbaglianti. Infine, un dettaglio che denota la cura profusa nella realizzazione di questa vettura: la traversa della sospensione posteriore è protetta da una copertura di plastica che limita sia l'aggressione degli agenti atmosferici, sia i danni che posso provenire da contatti con oggetti che si trovano sul fondo stradale; una soluzione non facile da trovare su vetture di questo segmento.

INTERNI – La 208 sembra una vettura di categoria superiore (l'allestimento della vettura in prova era l'Allure, vale a dire il più lussuoso della gamma). Il design pulito della plancia e il tunnel centrale di dimensioni ridotte donano un atmosfera di ariosità. Al posto di guida subito impressiona il volante di piccole dimensioni, regolabile in altezza e in profondità, con la particolare forma schiacciata nella parte bassa. Questa scelta é stata probabilmente dettata dalla posizione del quadro strumenti, posizionato al di sopra della corona del volante. Nonostante questa posizione “originale”, resta ottima la leggibilità del quadro strumenti, con retroilluminazione bianca, che è costituito da quattro strumenti: da sinistra a destra troviamo l’indicatore della temperatura, il contagiri, il tachimentro e l’indicatore livello carburante, al centro, presente un display multifunzione. Molto buona la qualità dei materiali mentre lo spazio a bordo è ampio anche per i posti posteriori. I sedili sono molto morbidi e comodi, l’unico punto a sfavore è la presenza dell’appoggiagomito anteriore (optional compreso nel pack Allure) che rende difficoltoso raggiungere il freno a mano e la leva del cambio. Ottima la leggibilità e la semplicità d’uso dei comandi del climatizzatore dual zone. Discreto il posizionamento dell’hazard: è stato messo il più in altro possibile, compatibilmente con la presenza dello schermo 7 pollici touchscreen. Il vano portaoggetti è climatizzato e ospita, al suo interno, la serratura per disattivare l’airbag passeggero e, se presente come optional, il lettore CD. Il bagagliaio è di 285 litri, nella media della categoria: utili gli elastici di serie che permettono di bloccare i bagagli e di non farli spostare durante il viaggio. Piccola nota: il regolatore assetto fari non è illuminato, di notte bisogna cercarlo a tentoni se non se ne conosce bene la posizione.

INFOTAINMENT – Sulla versione in prova era presente, con sovrapprezzo di 490 Euro, il navigatore integrato a un sistema di infotainment con 2 prese USB e Aux–in, con schermo touchscreen da 7″ (di serie invece, già dall'allestimento intermedio, il sistema infotainment sempre con schermo da 7″, ma con 1 presa USB e senza la funzione di navigatore). Dopo averlo provato a fondo, possiamo dire che il collegamento bluetooth funziona bene sia per lo streaming musicale sia per la conversazione telefonica (noi abbiamo usato un Nokia 2760 ed un LG Optimus pro), anche ad alta velocità la conversazione resta chiara e senza distrurbi. Discreta la qualità dell’impianto stereo, concepito per leggere le penne USB piuttosto che i CD (il lettore CD come detto in precedenza un’optional e costa 75 Euro). Tutto sommato il risultato sonoro è più che sufficiente per chi è cresciuto a pane e mp3; per chi vuole l’alta fedelta, invece, è disponibile a richiesta l’impianto marchiato dall’americana JBL (costa 505 Euro). Il sistema di infotainment si comanda facilmente sia tramite touchscreen che tramite i pochissimi e semplici comandi al volante, dimostrazione questa che non c’è bisogno di infarcire i volanti di una moltitudine di pulsanti per agevolare la vita a bordo. La funzione di navigazione, invece, non è così intuitiva e facile da utilizzare come le altre funzioni del sistema infotainment; dopo un paio di utilizzi, tuttavia, si riesce a padroneggiare abbastanza bene anche questa funzione.

SU STRADA – La 208 si è comportata bene su tutti i tipi di percorso. In città si è fatta apprezzare per la maneggevolezza e per la leggerezza dei comandi dello sterzo (che diventa più duro all’aumentare della velocità), della frizione e dei freni che comunque rimandano sembre un buon feeling. Bene il confort sulle sconnesioni. Il piccolo 3 cilindri ha un bel sound, specialmente in rilascio, ma non è mai invasivo all’interno dell’abitacolo. Assenti le vibrazioni, cosa che rende l’utilizzo di questo tipo di frazionamento adeguato non più solo sulle motociclette, come si diceva una volta, ma anche sulle auto. In ambiente cittadino, vuoi per le condizioni di forte traffico, vuoi per la mancanza dello start&stop, la 208 non è riuscita a scendere sotto i 7,5 l/100km (13.3 km/l). Nei percorsi misti la 208 si è fatta apprezzare per l’ottimo equilibrio tra maneggevolezza e stabilità; buona la tenuta di strada di questa 208 che però rimane abbastana sensibile al rilascio dell’acceleratore in curva. La frenata, affidata all’anteriore a due dischi da 266 millimetri e al posteriore a due tamburi, ha mostrato una discreta potenza ed un’ottima modulabilità. Davvero buono lo sterzo: trasmette un ottimo feeling ed è molto preciso; se pensiamo che sulle vecchie 206 lo sterzo era uno dei punti deboli della vettura c’è solo da fare i complimenti a Peugeot. Il cambio, un 5 marce manuale, è facile da manovrare e ben rapportato oltre che molto silenzioso negli innesti. Il consumo rilevato nel misto è stato di 6,9 l/100km. Buono anche il comportamento in autostrada: il suono del 3 cilindri in condizioni di regime costante è sommesso e gli unici fastidi arrivano dal rotolamento degli pneumatici e dai fruscii aerodinamici. In queste condizioni abbiamo consumato 6,4 l/100km.

SICUREZZA A 5 STELLE – La dotazione è quella ormai standard di 6 airbag, ABS e ESC evoluto, che comprende l’ASR (antipattinamento), l’AFU (assistenza alla frenata di emergenza) e il REF (ripartitore elettronico di frenata). Sui sedili posteriori sono presenti 2 attacchi isofix. Per la Peugeot 208 non è disponibile nessun sistema di sicurezza attivo di nuova generazione, tipo il famoso AEB che frena la vettura autonomamente in caso di imminente impatto. La cellula di sicurezza è stata ben progettata, e questo ha anche permesso alla 208 di aggiudicarsi le 5 stelle Euro NCAP (vedi il crash test). Peugeot afferma di aver utilizzato lamiere THLE (ad elevato limite elastico) e UHLE (ad elevatissimo limite elastico), mentre la traversa e gli elementi di assorbimento anteriori sono in alluminio (con evidenti vantaggi anche sul peso).

PREZZI – Si parte da 13 mila 260 Euro per la tre porte in allestimento base Acces (in offerta fino al 30 Novembre a 9 mila 950 Euro). La vettura in prova era invece, come già detto in precedenza, una 5 porte in allestimento Allure (il più ricco) con di serie i cerchi da 16 pollici con pneumatici 195/55 R 16 H al prezzo chiavi in mano di 16.000 Euro; in più gli optional presenti erano ruota di scorta in lamiera (105 Euro), opzione navigatore (490 Euro), Pack Confort Allure 5 porte (250 euro, che comprende: alzacristalli posteriori elettrici sequenziali e antipizzicamento, alzacristalli anteriori sequenziali e antipizzicamento lato passeggero, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, appoggiagomito anteriore centrale e cornice della leva del cambio cromata), vernice metallizzata (535 Euro), ad un costo totale 17 mila 380 Euro, ovviamente ancora da scontare. In conclusione una vettura veramente ben riuscita, spaziosa, comoda e ben rifinita. Il piccolo 1.2, vista la riduzione di peso di 173 Kg della 208 rispetto alla 207, è a nostro avviso un’ottima scelta chi non ha ambizioni sportive e pertanto risulta un motore adeguato per una guida “normale” e attenta alla sicurezza; attenzione però ai sorpassi in salita e a pieno carico. Disponibile inoltre una versione da 68 CV per i neopatentati. Da notare l’assenza delle sempre meno utilizzate maniglie di cortesia; non si possono ordinare nemmeno a richiesta.

Si ringrazia l’officina Antares di Roma (Loc. Santa Palomba) per la gentile collaborazione.

3 Commenti

Gianfranco
09:17, 23 Novembre 2012

Complimenti all'autore, per la prima volta leggo sul web anche un'analisi della vettura “dal di sotto”, cosa che i fantomati giornalisti/blogger italiani nemmeno sanno cosa sia…Certo, le foto potevano essere migliori e di più, ma mi sembra di capire che sia una rubrica nuova. Secondo me dovreste puntare di più sull'aspetto “officina”, perchè a parte qualche prova a banco fatta da Autoblog non si trova nulla di interessante in giro.Tra le altre cose mi avete fatto venire la curiosità di provare questa 208, anche se a me le Peugeot non mi hanno mai entusiasmato…

Francesco
12:30, 25 Novembre 2012

Leggo spesso questo sito e non sapevo che avevate iniziato i test drive così approfonditi, bene perchè in giro spesso leggo prove “fotocopia” che non dicono nulla.Qui almeno ho trovato qualcosa di originale (specialmente il dettaglio “In officina”) e interessante. Certo, credo che per una valutazione migliore si debba scrivere molto di più, ma il rischio è che il lettore del web si annoi (ormai siamo abituati a leggere da 100 fonti diverse e saltiamo di qua e di là…). Forse è sbagliato, ma il bello del web è poter confrontare più pareri in pochi minuti.Spero che presto possiate fare qualche video-commento, perchè sarebbe una cosa ancora migliore. Buon lavoroFrancè

Michele
10:35, 26 Novembre 2012

Finalmente qualcuno che valuta la funzionalità del viva-voce Bluetooth, non si capisce mai se in queste auto funziona a dovere o no. Ci sono amici miei che hanno comprato l'auto con il viva-voce (pagato a parte) e gli funziona male, se solo lo avessero saputo prima…MB

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