
La berlina di segmento B della casa francese si distingue per una linea filante e sportiva, un navigatore di classe superiore e consumi ridotti
La quarta generazione di Clio ha riscosso un enorme successo e insieme alla cugina Captur è tra le vetture più desiderate del segmento B. La maggior parte del merito di questo successo è da ascrivere all'estetica sportiva con la linea che ricorda vagamente una coupé. Anche le maniglie delle portiere posteriori nascoste, nella parte alta della portiera posteriore, contribuiscono a rendere particolarmente filante la linea della vettura. La versione oggetto della nostra prova poi, enfatizza ancor di più l'estetica sportiva grazie ad un nuovo paraurti che ospita in una posizione vicina ai fendinebbia le luci diurne a led risolvendo tra l'altro l'antiestetica posizione delle versioni.
IN OFFICINA – La Clio è lunga 4 metri e 6 centimetri, larga 1 metro e 72 centimetri e alta 1 metro e 44 centimetri. Il passo è di 2 metri e 59 centimetri mentre il bagagliaio ha una capacità di 300 litri. Le sopensioni sono di tipo McPherson all'anteriore e a ponte torcente al posteriore dove la barra di torsione è protetta da una carenatura in plastica. Il motore è l'evoluzione dell'ormai classico K9K (giunto alla quinta generazione) con doppia valvola EGR. La potenza erogata in questa versione è pari a 90 CV mentre la coppia massima è pari a 220 Nm. Facile intervenire per sostituire le lampadine dei fari anteriori. Il sottoscocca ha una paratia sotto il motore e due paratie laterali di cui una forata (per l'esattezza quella che protegge i condotti del carburante).
INTERNI – La Renault ha utilizzato per la Clio linee pulite sia per la plancia sia la consolle centrale. Al centro l'elemento stilistico principale è dato dal sistema infotainment. L'hazard insieme al pulsante per la chiusura centralizzata si trova nella proprio nella parte superiore di questo modulo: pur essendo retroilluminato, in particolari condizioni di luminosità, ovviamente di giorno, può risultare difficile da trovare, almeno per chi non conosce la macchina. Sotto al navigatore vi sono le bocchette dell'aria condizionata in posizione bassa ed inusuale e, a nostro avviso, infelice dal punto di vista del comfort termico; a seguire i comandi dell'aria condizionata a controllo semi-automatico ed infine il pulsante per l'avviamento del motore e la fessura per la card che sostituisce la chiave tradizionale. Buona la qualità dei materiali anche se alcuni particolari, come ad esempio la manopola del volume della radio, non sembrano molto robusti. Il quadro strumenti è composto da due indicatori circolari tra i quali trovano spazio il computer di bordo ed il tachimetro digitale (avremmo preferito una classica visualizzazione a lancetta che, come noto, rende più facile leggere le informazioni). Manca l'indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento sostituito da una spia che segnala se la temperatura è troppo bassa (fondo azzurro) o se è troppo alta (fondo rosso). Sul volante (regolabile in altezza e in profondità) si trovano solo i comandi del cruise control mentre radio e telefono si comandano, come da tradizione Renault, tramite un satellite posto sulla destra nella parte posteriore dello sterzo. Sulla sinistra dello sterzo ci sono i comandi per escludere i sensori di parcheggio e lo Start&Stop; presente anche un pulsante per regolare la luminosità del quadro strumenti. Buona l'abitabilità così come l'accesso al divano posteriore.
SU STRADA – Discreta la visibilità: sia il montante anteriore (molto inclinato) sia quello posteriore (abbastanza massiccio) limitano in alcuni casi, ad esempio quando si deve passare da una carreggiata ad un altra dovendo attraversare uno spartitraffico, la visuale di ciò che accade attorno alla vettura. Il lunotto è di dimensioni ridotte ma in manovra vengono in aiuto i sensori di parcheggio e la telecamera posteriore. L'assetto della vettura è molto buono così come l'assorbimento delle sospensioni; solo in ambiente cittadino la vettura sembra un po' troppo rigida anche per via della gommatura sportiva 205/45 R17. Il rollio e il beccheggio sono presenti ma restano di entità contenuta. Molto buona la servoassistenza: lo sforzo sul volante è adeguato e la precisione è buona. Il motore pur avendo 90 CV non è molto brillante (meglio sfruttare la coppia in basso) ma ripaga per quanto riguarda i consumi con 6,3 litri/100 km in città (traffico non molto intenso), 5,2 litri/100 in autostrada e 4,5 litri/100 nel misto. Il cambio ha i rapporti un po' corti ma è ben sfruttabile. Il pedale della frizione infine ha una corsa adeguata mentre il pedale del freno è abbastanza duro da azionare: buono il mordente.
INFOTAINMENT – Il sistema infotainment della Clio è l'R-LINK con schermo touchsreen da 7″ che permette di comandare tutte le funzionalità dell'auto. Il sistema è di facile utilizzo: dal menù principale si può scegliere tra le funzioni navigatore, mappa, telefono, multimedia, opzioni di sistema e interfaccia web per l'aggiornamento delle mappe. Riguardo al sistema di navigazione il suo utilizzo è davvero molto intuitivo ma le mappe non sono aggiornate (problema facilmente risolvibile con l'aggiornamneto tramite web). Buona la qualità dello streaming tramite bluetooth sia utilizzandolo per ascoltare le canzoni presenti sul cellulare sia durante le telefonate; attenzione però perché la voce di chi guida ha un suono un po' metallico ed un volume basso (per questo test abbiamo utilizzato un Samsung S3 Neo). Per quanto riguarda invece la qualità del sistema audio ascoltando la radio è molto buona così come la qualità dell'ascolto degli mp3 (manca il lettore CD) il merito è da ascrivere, tra le altre cose, anche alle casse con sistema bass-reflex, sistema che Renault afferma essere una novità assoluta nel settore dell'auto.
SICUREZZA – La Clio ha ottenuto le 5 stelle Euro NCAP con un punteggio pari all'85% ottenendo il miglior punteggio della categoria per quanto riguarda la protezione dei bambini, del pedone e per gli equipaggiamenti di sicurezza. Per quando riguarda i dispositivi elettronici di sicurezza l'auto è equipaggiata di serie di ABS, di assistenza elettronica alla frenata di emergenza (AFE) e di controllo elettronico della stabilità ESC con hill holder. Per garantire una maggiore protezione dei passeggeri, Renault afferma che è stata modificata l'elettronica in modo tale che i dispositivi di protezione possano innescarsi più velocemente. Sulla Clio è presente, inoltre, la tecnologia Fix4sure che, grazie ad una specifica deformazione nella seduta di ciascun sedile, riduce l'effetto submarining (effetto per il quale passeggero scivola sotto la cintura in caso di urto frontale); completano il tutto gli attacchi isofix, anche sul sedile del passeggero anteriore (cosa più unica che rara), e 6 airbag.
CONCLUSIONI – La Clio parte da la versione oggetto della nostra prova con GT Line Pack, Relax Pack Premium, Camera pack, ruota di scorta e tinta opaca speciale arriva a 20 mila 200 Euro. Per quanto riguarda gli altri prezzi leggete qui il nostro listino. Tirando le somme la Clio si è rivelata una vettura che pur non brillando in nessun ambito rappresenta un'ottimo compromesso tra le varie esigenze dei clienti e forse proprio per questo sta avendo un successo importante. Per quanto riguarda il motore, pur avendo 90CV non brilla in prestazioni: se si vuole avere un'auto pronta meglio orientarsi sulla versione da 110 CV (che, tra l'altro, offre un cambio a 6 marce) oppure, se si privilegia una guida tranquilla, meglio scegliere il 75 CV (che ha prestazioni simili all'unità da 90 CV) e destinare la differenza di costo tra i due livelli di potenza all'acquisto di qualche optional magari legati alla sicurezza.
PRO
- Consumi contenuti
- Estetica appagante
- Sistema di navigazione avanzato
CONTRO
- Migliorabile qualche dettaglio
- Il prezzo è un po' elevato e nella versione in prova supera la soglia psicologica, sia pure di listino, dei 20 mila Euro
Si ringrazia l'officina Toppi Claudio di Roma per la consueta collaborazione