Ecco come va la piccola spagnola in versione sportiva
La Seat Ibiza CUPRA fa parte del segmento delle piccole super vitaminizzate a cui appartengono le cugine Skoda Fabia RS, Volkswagen Polo GTI e Audi A1 1.4 TFSI, oltre che le classiche avversarie di mercato vale a dire Ford Fiesta ST, Fiat Punto Abarth, Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde, Clio RS, Peugeot 208 GTI, Citroën DS3 THP e ovviamente Mini Cooper S. Per evidenziare ancor di più l’indole sportiva della segmento B di casa, Seat è intervenuta sul design, rendendo l’Ibiza CUPRA ancor più desiderabile agli occhi di chi vuole una vettura aggressiva e più in particolare ai giovani (l’Ibiza è la vettura con gli acquirenti più giovani di tutto il segmento B). Queste le principali modiche allo stile dell’Ibiza CUPRA: logo CUPRA sul portellone, paraurti anteriore modificato per ospitare il logo CUPRA e le prese d’aria aggiuntive, paraurti posteriore modificato per ospitare uno scarico centrale trapezioidale ed un profilo estrattore (con funzione solo estetica), luci diurne e fari posteriori a LED, calotte degli specchietti di colore nero, cerchi in lega, davvero molto belli, specifici per il modello CUPRA ed infine le pinze freno rosse.
IN OFFICINA – La Seat Ibiza CUPRA è lunga 4 metri 4 centimetri ed ha un bagagliaio di 284 litri; si presenta con una carenatura sia sotto il motore sia lungo il sottoscocca. Il motore, un 1,4 con doppia sovralimentazione (volumetrica e turbo) eroga 180 CV e 250 Nm di coppia; il cambio è un robotizzato 7 marce doppia frizione DSG. L’impianto frenante è prodotto da AP Racing che fornisce tra gli altri marchi come Bugatti, Lotus e Catheram. Le sospensioni sono di tipo McPherson evoluto all’anteriore e a ponte torcente al posteriore. Nel vano motore salta all’occhio l’assenza della batteria che invece trova posto nel bagagliaio sotto la ruota di scorta: questa scelta permette di avere più spazio a disposizione nel vano motore e, anche se in maniera molto contenuta, di avere un miglior equilibrio delle masse sui due assi della vettura. Per quanto riguarda la sostituzione delle lampadine, questa risulta facile limitatamente agli indicatori di direzione; i fari infatti sono allo Xenon con centralina di alimentazione dedicata per ogni faro. Come sempre in questi casi, date le elevate tensioni in gioco e i pericoli connessi con il dover maneggiare le lampade allo Xenon sconsigliamo il fai da te. Una nota di merito infine per la scelta di posizionare il filtro dell’olio dove è facile da raggiungere (attenzione però quando lo si smonta a non far cadere l’olio sull’alternatore che si trova pochi centimetri sotto).
INTERNI – Il design della plancia è pulito così come quello della consolle centrale, mentre la qualità dei materiali è discreta. Il quadro strumenti presenta un tachimetro circolare sulla destra e un contagiri anch’esso circolare sulla sinistra; tra i due c’è un display a cristalli liquidi che comprende le funzioni di trip computer. Chiari e intuitivi comandi di radio e climatizzatore (climatronic automatico di serie); l’hazard invece si trova sul tunnel centrale davanti al cambio: una posizione insolita e non facile da raggiungere. Buona l’ergonomia del volante: la sezione della corona è molto piccola: l’impugnatura è ottima se si tengono le dita sulle palette, in alluminio, che comandano il cambio robotizzato a 7 marce. Mancano i comandi della radio al volante (sono presenti su un piccolo satellite a sinistra dello sterzo) segno anche questo, come del resto il fatto che il volante sia tagliato nella parte bassa, che l’ergonomia sull’Ibiza è pensata per far concentrare completamente il pilota sulla guida. Per quanto riguarda i passeggeri, sul sedile posteriore dietro trovano posto con difficoltà le persone più alte di 1 metro e 75; in 4 si sta comodamente, il quinto passeggero non ha a disposizione il poggiatesta. Da segnalare inoltre il difficile accesso al divano posteriore nel caso in cui il poggiatesta del sedile anteriore sia tirato su: in questa situazione infatti il poggiatesta sbatte sul soffitto limitando l’escursione in avanti del sedile e complicando di conseguenza le manovre di accesso ai sedili posteriori.
SU STRADA – Molto buona la visibilità sia in marcia che in manovra nonostante, nelle linee, l'Ibiza voglia ispirarsi ad un coupè. L’Ibiza CUPRA è dotata di un assetto specifico che nonostante sia di orientamento sportivo garantisce un buon confort, a nostro avviso migliore anche dell’assetto FR (leggi qui); il comfort sullo sconnesso è buono e soltanto le asperità più dure vengono trasferite alla vettura. Per quanto riguarda il feeling di guida c’è da segnalare l'ottima comunicatività dell’accoppiata sterzo e sospensioni: nonostante l’ampia gommatura della vettura in prova (215/45R17) non è difficile sentire la vettura perdere aderenza: puntuale e discreto in questi casi l’intervento dell’ESP. Il controllo della trazione è tarato in modo tale dal far slittare leggermente i pneumatici in partenza per dare un’ulteriore emozione di sportività. Buono l’intervento del differenziale elettronico XDS che garantisce una buona trazione anche se va un po' in crisi nelle partenze da fermo su fondo bagnato (anche quando non si vuole esagerare con l’acceleratore). Bene l’Hill Hold control che si disattiva dolcemente. Molto buono il feeling dello sterzo: ci è sembrato più preciso rispetto alla versione FR, merito forse anche dell’assetto più sportivo che si caratterizza per rollio e beccheggio molto limitati. Molto buona la frenata: la modulabilità è buona e la corsa del pedale è nella media, ottima la potenza frenante messa a disposizione dalle pinze AP Racing. Ottimo il cambio DSG che nella guida normale si fa apprezzare per la dolcezza degli innesti, davvero impercettibili. La prima è cortissima ed è utile solo per staccare lo 0-100 tant'è che nell'uso normale la seconda viene inserita già a 10 km/h. In modalità sport la centralina inserisce sempre una o due marce in meno per garantire il massimo della prontezza; anche le cambiate avvengono ad un numero di giri superiore: è possibile selezionare le marce anche tramite i paddles. Il motore spinge bene fino ai 5500 giri/min poi perde di carattere: ciò che più convince è lo scatto e il sound davvero coinvolgente. I consumi rilevati sono stati di 8,8 litri/100 km in città, 6,4 litri/100 km nel misto e 8,4 litri/100 km in autostrada. Da segnalare una rumorosità abbastanza consistente in retromarcia.
INFOTAINMENT- Sulla Ibiza in prova era presente il navigatore NAVIGON estraibile con schermo da 5 pollici e supporto integrato nella plancia. Il sistema integra anche alcune informazioni non presenti sul quadro strumenti come ad esempio l’indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento. Per quanto riguarda la navigazione, questa è facile e intuitiva, mentre il supporto permette di ruotare il navigatore di modo che il passeggero possa inserire la destinazione con facilitá. L'impianto audio (con 6 altoparlanti), ha una qualità complessiva buona, anche se i bassi sono un po’ limitati, sia con la radio che con i CD; le regolazioni di bassi, medi e alti sono molto efficaci. I file MP3 possono essere letti tramite presa USB (che però è in una posizione difficile da vedere e da raggiungere): la qualità audio anche in questo caso è buona. Per ciò che riguarda invece il sistema viva-voce bluetooth, il collegamento va a buonfine ma la qualità è solo discreta.
SICUREZZA – Di serie sull'Ibiza CUPRA ABS, ESP e EBA, il differenziale elettronico XDS, l'Hill Hold Control che mantiene la vettura frenata in salita, il controllo pressione pneumatici, i fari fendinebbia, i fari anteriori bi-xeno con AFS, le luci diurne a LED e lo specchietto retrovisore elettrocromatico. L’Ibiza ha ottenuto, nel vecchio protocollo, 5 stelle EuroNCAP con una protezione per gli adulti pari al 82% mentre per i bambini il risultato è stato del 77%. La dotazione di serie prevede due airbag anteriori, con quello passeggero disattivabile, e 2 airbag testa/torace. Non è previsto in nessun caso l’airbag per le ginocchia. I più piccoli possono contare su due attacchi ISOFIX con ganci top tether per il seggiolino. Come optional sono previsti gli airbag a tendina a 225 Euro.
PREZZI – Per l’Ibiza CUPRA 1.4 TSI con 180 CV e cambio automatico DSG 7 marce sono necessari 21 mila 950 Euro. La versione in prova era dotata anche della vernice bianco nevada (400 Euro). In conclusione l'Ibiza CUPRA si è rivelata adatta ad una guida brillante (sempre nei limiti imposti dal codice della strada) ma anche, grazie all'ottimo cambio automatico robotizzato, ad una guida tranquilla in soupplesse. Del tutto giustificato, a nostro avviso, dato l'elevato contenuto tecnico l’aumento di prezzo rispetto alla versione FR.
SicurAUTO.it ringrazia l'officina Antares di Roma per la cortese collaborazione
Foto di Maddalena Gentili