
Abbiamo messo alla prova la station wagon ceca, ecco come va la Skoda Octavia Wagon
Dici Skoda e pensi subito alla Octavia, ovvero a quel modello che negli anni ha costruito la dignità di un marchio che, all'epoca dell'acquisto da parte del Gruppo Volkswagen, aveva tutta un'altra immagine. I tempi della Felicia – auto onestissima ma carente di appeal – sembrano più lontani di quelli dei dinosauri e Skoda continua a crescere anno dopo anno, anche se il record di 939.200 unità vendute nel 2012 non è stato replicato nel 2013, fermo a 920.800. L'obiettivo è quello di vendere globalmente 1,5 milioni di auto entro il 2018, con un occhio di riguardo per la Cina dove già ora viene acquistata una Skoda su quattro. Il marchio ceco viene commercializzato in cento paesi ma il suo legame con l'Europa è molto forte, come dimostra la battuta d'arresto del 2013 dovuta alle scarse performance del Vecchio Continente. Ad ogni modo, da quando è in mano al Gruppo Volkswagen (dal 1996), Skoda ha venduto 9,1 milioni di veicoli, di cui 3,7 milioni sono Octavia. Di tutte queste 80.000 sono finite in Italia, un mercato che ha sempre dimostrato di apprezzare le qualità della segmento D ceca. Disponibile sin dalla prima generazione con carrozzeria berlina o station wagon, la Octavia ha sempre preso il meglio della tecnologia del gruppo, condividendo componenti e piattaforme con la Audi A3, con la Seat Leon e con la Volkswagen Golf. Ora, arrivati alla terza generazione, la Octavia è un prodotto “near-premium” che non ha complessi di inferiorità ed è molto apprezzato dalle flotte aziendali (qui la nostra intervista con Debora Pezzo di Skoda Italia). Del resto basta guardare il prezzo di listino e la lunghissima lista degli optional per rendersi conto che, mettendo mano al portafoglio, una Octavia può quasi diventare un'Audi.
DESIGN – Il riferimento con Audi non è affatto casuale, per averne prova basta confrontare il design della Octavia Wagon con quello della A4 Avant prodotta tra il 2000 e il 2005. Le assonanze sono subito evidenti, sia nelle proporzioni che in alcuni dettagli, senza contare lo stile generale che da quel senso di pulizia e geometria delle linee che il marchio dei quattro anelli ha abbandonato negli ultimi anni in favore di temi stilistici più aggressivi. La Octavia vuole proporsi come una scelta razionale ma dall'alto controvalore e il design concreto, solido ma allo stesso tempo elegante, né è il primo segno tangibile.
INTERNI – Difficile trovare dei difetti agli interni della Skoda Octavia se non quello, inesorabile, della somiglianza con tantissimi altri prodotti del Gruppo Volkswagen. È il rovescio di quella medaglia che dall'altro lato parla di una qualità di alto livello e di componenti collaudati. La posizione di guida è pressoché perfetta e, complici i sedili a regolazione elettrica con memoria, adattabile a tutte le corporature, mentre il rivestimento opzionale in pelle e alcantara alza la cifra complessiva di tutto l'abitacolo. C'è spazio in abbondanza anche a posti posteriori, mentre il bagagliaio è davvero grande. Particolarmente lodevole la visibilità in tutte le direzioni che rende quasi superflui i sensori di parcheggio.
INFOTAINMENT – La nostra Skoda Octavia montava il sistema di infotainment più completo, dotato anche di navigatore, lo stesso disponibile su tantissime altre auto del Gruppo VW. Basato su uno schermo touch da 7 pollici permette di gestire tutte le funzioni dell'auto con un'interfaccia chiara e abbastanza intuitiva. La fedeltà della musica riprodotta è tutto sommato buona, così come il vivavoce Bluetooth (testato con Samsung Galaxy S3. Ottima anche l'integrazione con i comandi al volante (20 €) mentre il software potrebbe essere più fluido e veloce in alcune transizioni.
CORPO VETTURA – La Skoda Octavia Wagon è lunga 4,66 metri, larga 1,81 m, con un passo di 2,69 m. L'altezza raggiunge gli 1,46 metri, configurando un bagagliaio da 610 litri, che aumentano fino a 1.740 se si abbattono i sedili posteriori; in opzione (365 €) si può avere il portellone ad apertura e chiusura elettrica. I sensori di parcheggio posteriori sono di serie , così come i vetri oscurati e le barre porta-tutto sul tetto. Infine, il coefficiente di penetrazione aerodinamica CX è di 0,29.
SU STRADA – Dovendo riassumere il comportamento su strada di questa Skoda Octavia Wagon con una sola parola, sceglieremmo leggerezza. È una sensazione che arriva fin dai primissimi metri, grazie allo sforzo sullo sterzo in manovra, che è quasi inesistente. Sensazione che viene subito supportata dal cambio DSG a 7 rapporti, che ha una azione molto fluida. I passaggi da un rapporto all'altro si sentono solo nelle prime tre marce, ma dalla quarta in poi è davvero difficile accorgersene. Lo sterzo, invece, acquista durezza man mano che la velocità sale, restituendo sempre un feeling preciso di quello che accade sotto le ruote anteriore. Si fa presto a capire che la Octavia è stata messa a punto per macinare chilometri su chilometri in totale relax. Anche il 1.6 TDI da 105 CV non ha mai il fiato corto, ma qui il merito è tutto del cambio doppia frizione, che sceglie sempre la marcia giusta; per sorpassare basta affondare il gas e la ripresa è immediata. Lo stesso motore, infatti, provato sia sulla Golf che sulla Leon, è molto meno godibile. Nonostante le compatte siano più leggere, i due rapporti in meno si fanno sentire tutti. Sulla Skoda l'elettronica di gestione privilegia la scelta delle marce più lunghe, tanto che a carico minimo capita spesso di accorgersi che l'auto parte in seconda. Ne beneficiano i consumi, che fuori dalla città sono sempre prossimi ai 20 km/litro. Nella marcia metropolitana, invece, può capitare che lo Start/Stop non sia particolarmente solerte nella sua azione e che l'Hill Holder abbia un funzionamento un po' troppo brusco. L'handling, invece, è molto sincero, che per un'auto prettamente familiare è il migliore complimento. Quando l'aderenza viene a mancare accade sempre prima all'anteriore e l'arrivo del sottosterzo è sempre progressivo. Promosso a pieni voti anche l'impianto frenante, che regala sempre buona fiducia e ha una ottima modulabilità.
SICUREZZA – La Skoda Octavia Wagon è stata testata da Euro NCAP nel ottenendo le cinque stelle con un punteggio di 93%, 86%, 66%, 66% nelle categorie di protezione adulti, bambini, pedoni e sistemi di sicurezza. Di serie ci sono 7 airbag (diventano 9 se si ordinano i laterali posteriori a 310 €) compreso quello per le ginocchia del guidatore, l'ABS, l'ESC e il Light Assistant. Tanti anche i sistemi di assistenza alla guida, anche se sono tutti opzionali: Crew Protect Assistant (160 €), Driver Activity Assistant (40 €), Front Assistant (295 €), Intelligent Light Assistant (195 €) e Lane Assistant (385 €).
IN OFFICINA – La Skoda Octavia nasce sulla piattaforma modulare MQB del Gruppo Volkswagen e ha una scocca composta per il 70% da acciai ad alta e altissima resistenza, di cui il 26% è sagomato a caldo. Così la massa a vuoto è di 1337 kg, circa 100 in meno rispetto alla versione precedente. Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson e il ponte posteriore è a ruote interconnesse, mentre il sottoscocca è parzialmente carenato. Il 1.6 TDI eroga 105 CV e 250 Nm di coppia tra i 1.500 e i 2.750 giri.
PREZZI – Il listino della Skoda Octavia Wagon parte dai 19.850 € della versione Octavia 1.2 TSI 105cv Active per arrivare ai 31.590 € della Octavia 2.0 TDI CR 184cv DSG RS. La Octavia 1.6 TDI CR 105cv DSG Elegance della nostra prova costa 26.020 €, optional esclusi.