Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD Allgrip: primo contatto

Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD Allgrip: primo contatto

Abbiamo guidato la nuova crossover giapponese, la Suzuki S-Cross, nella versione diesel integrale

24 Settembre 2013 - 03:09

Nel panorama dei crossover, variegato e sempre crescente, ogni costruttore tenta di ritagliarsi uno spazio preciso, cercando di differenziarsi dalla concorrenza e offrendo quella caratteristica in più che può fare la differenza al momento dell'acquisto. Suzuki ha una lunga esperienza in tema di quattro ruote motrici, tanto che nella gamma europea ben cinque modelli su sette hanno la trazione integrale. Ma la Casa giapponese può vantare anche altri primati, figli di quelle intuizioni che conducono a successi di mercato duraturi o, in alcune occasioni, alla nascita di nuovi segmenti.

LA STORIA DEL 4WD – È il caso della Suzuki SJ, poi Samurai, la prima fuoristrada dura e pura con le dimensioni di una citycar, che nel corso degli anni si è imposta, a seconda dei mercati, come mezzo pratico e robusto ma anche chic e modaiolo. Un altro successo di grande portata è stata la prima generazione della Vitara, che ha sdoganato il segmento delle fuoristrada compatte, creando i presupposti per i moderni SUV. Anche la SX4 del 2005, pur non avendo avuto una piena affermazione sul mercato, ha lasciato il segno nella storia automobilistica; si può, infatti, definire come la prima “crossover”, data la disponibilità della trazione a due ruote motrici, una strada che oggi percorrono anche i marchi di off-road più prestigiosi.

MISURA INTERMEDIA – Con una storia del genere alle spalle, era lecito aspettarsi da Suzuki un prodotto dal carattere forte e ben definito. La nuova S-Cross non delude queste aspettative, sfoderando molti punti di forza e poche debolezze. Questa Suzuki misura 4,3 metri, una lunghezza che la rende unica e la pone esattamente a metà tra le nuove segmento B, come la Peugeot 2008 e la Renault Captur e le tradizionali segmento C, che stazionano tutte nei dintorni dei quattro metri e mezzo. Inoltre, in un momento in cui tutte le case riempiono i listini dei SUV di versioni a due ruote motrici, Suzuki va nella direzione opposta, sviluppando un nuovo sistema a quattro ruote motrici che si può scegliere in alternativa alla sola trazione anteriore.

LA TRAZIONE ALLGRIP – Allgrip è il nome della nuova trazione integrale Suzuki, definizione che mette subito in chiaro quale è lo scopo di questa impostazione meccanica. La S-Cross, infatti, non è né una fuoristrada dura e pura, né una SUV con grandi ambizioni off-road. Le sue misure caratteristiche, gli angoli di attacco e di uscita e la ridotta altezza da terra la rendono inadatta ad affrontare percorsi particolarmente tecnici. La S-Cross dà il meglio di sé quando l'aderenza viene meno, tipicamente nelle condizioni di neve o fango, frangenti in cui può sfruttare il blocco del differenziale centrale e un'elettronica evoluta che frena le singole ruote inviando coppia dove è più necessario.

DINAMICA DI GUIDA – Ma la Suzuki S-Cross è anche un'auto dal carattere dinamico, una crossover che si compra per scelta razionale a cui si aggiunge un pizzico di piacere personale. Per questo la manopola sul tunnel centrale, che regola le modalità di guida, prevede anche una opzione SPORT. In questa configurazione cambiano la risposta al pedale dell'acceleratore e il feeling dello sterzo, mentre le ruote posteriori entrano in gioco ricevendo coppia motrice quando, nella guida brillante, si manifesta il sottosterzo. La S-Cross non è certo un'auto sportiva ma ha un comportamento stradale molto sano, di quelli che assecondano il piacere di guida senza “sballottare” i passeggeri da una parte all'altra.

RIGIDITA' E SICUREZZA – Tutto parte dal telaio, un progetto totalmente nuovo che prevede acciai altoresistenziali a rigidità differenziata, per garantire, da un lato, la migliore protezione agli occupanti e, dall'altro, una connessione scocca-sospensioni adeguata. Nella S-Cross il McPherson anteriore e il multilink posteriore si comportano molto bene e, soprattutto, in totale accordo. Nelle curve il rollio è contenuto e la stabilità sempre esemplare; quando l'auto perde aderenza lo fa sempre sottosterzando, senza mettere mai in difficoltà con sovrasterzi improvvisi. Al volante si apprezza anche l'accoppiata motore-cambio di provenienza Fiat. Il 1.6 turbodiesel da 120 CV ha una buona spinta, a patto di rimanere sopra i 1.700 giri ed è ottimamente assecondato dalla trasmissione a 6 marce con sesta di riposo.

TANTO SPAZIO – La Suzuki S-Cross è indubbiamente un'auto adatta per tutta la famiglia. Lo spazio a bordo è più che sufficiente per quattro persone e anche accogliere una quinta non rappresenta un problema. Nemmeno il bagagliaio delude, con una capacità di 430/440 litri a seconda della configurazione degli schienali. Qualche attenzione in più, invece, poteva essere dedicata alla plancia, soprattutto nella parte centrale. Suzuki ha scelto un approccio molto semplice e pragmatico che piacerà a chi non ama gli effetti speciali di pulsanti e manopole. Nelle versioni top è di serie il sistema di infotainment con navigatore e schermo touch, che peraltro funziona benissimo, ma non è affatto scenografico. La S-Cross sarà presentata al pubblico in un porte aperte durante questo fine settimana, i prezzi partono da 16.900 € (fino al 31 ottobre).

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