Abbiamo messo alla prova la citycar tedesca, ecco come va la Volkswagen Up! 1.0 ASG 75cv
L'esperienza di Volkswagen nel settore delle citycar inizia con colpevole ritardo rispetto alle altre case automobilistiche mondiali. Solo alla fine dello scorso millennio, nel 1998, infatti, al Salone di Torino fece il suo esordio la Lupo, ideata proprio per colmare il vuoto del marchio tedesco nel segmento delle citycar. L'auto ebbe molto successo ma nel 2005 smise di essere prodotta per gli eccessivi costi. Per sostituirla, Volkswagen presentò in Europa la Fox, già commercializzata in Sudamerica. Concepita per un pubblico giovane, con una meccanica resistente e con un prezzo economico, però, non ebbe lo stesso successo della Lupo, forse a causa della scarsa originalità del suo design. La Fox fu tolta definitivamente dal mercato nel 2011, quando al Salone di Francoforte la casa di Wolfsburg svelò la moderna Up!. Prodotta nello stabilimento di Bratislava, la nuova citycar tedesca è stata progettata sullo stesso pianale di Skoda Citigo (qui la nostra prova) e Seat Mii, differenziandosi, però, per alcuni dettagli che la rendono originale, come la griglia anteriore “smiling face”, il disegno dei fari e del portellone posteriore. La Volkswagen Up!, commercializzata a partire dal 2012, è il giusto mix tra praticità, affidabilità e consumi ridotti, tre qualità che la rendono adatta a un ampio target di consumatori.
DESIGN – La Up! non si distingue di certo per l'originalità del suo design ma possiede comunque alcuni dettagli che la rendono diversa dalle altre concorrenti. Il frontale “smiling face”, ad esempio, è composto da una calandra minimalista che incornicia lo stemma e che dona un effetto “sorriso” che non troviamo in auto della stessa categoria. Le cromature intorno ai fendinebbia, sugli specchietti e sulle fiancate donano carattere così come i vetri posteriori oscurati. Il lunotto posteriore, invece, è completamente in vetro, favorendo le manovre di parcheggio e la visibilità alla guida. I fari posteriori sono molto squadrati, con un chiaro richiamo al design della “vecchia” Volkswagen Fox. È disponibile su richiesta, inoltre, un ampio tetto panoramico apribile e scorrevole, grazie al quale i viaggiatori potranno godere di un abitacolo più luminoso.
INTERNI – Nonostante le ridotte dimensioni esterne, la Up! offre un sorprendente spazio interno, tanto che quattro persone viaggiano comodamente. Il nero laccato della parte superiore della plancia dona un tocco di originalità al cruscotto, così come i rivestimenti in pelle ecologica presenti sul volante, sulla manopola del cambio e sul freno a mano. I comandi del condizionatore si trovano appena sopra alla radio e sono molto facili da raggiungere. Molto scomodo, invece, il comando per accendere i fari, che non si trova sul volante ma in basso alla sua sinistra, collocato su una manopola da cui si possono accendere anche i fendinebbia anteriori e posteriori. Il cruscotto ospita anche un grande tachimetro, con il contachilometri e l'orologio digitale. Il quadrante del contagiri, invece, è di piccole dimensioni, così come l'indicatore del carburante, offrendo dunque una scarsa leggibilità. Le finiture e i materiali sono di buona fattura e ottimamente assemblati, tanto che non si avvertono particolari scricchiolii in marcia. Molto funzionali, inoltre, i tre vani portaoggetti: uno disposto sotto la plancia centrale, in cui si trova anche una presa da 12 Volt, gli altri due sugli sportelli. Il cassetto davanti al passeggero, invece, non è frenato in apertura ma consente di sistemare ordinatamente il contenuto grazie alla suddivisione interna. Le note negative, invece, riguardano i comandi degli alzavetro elettrici: dalla postazione di guida, infatti, non si può azionare il vetro del passeggero, costringendo il guidatore a sporgersi sul lato destro per abbassarlo. Di notte, inoltre, il pulsante non è illuminato e bisogna distogliere lo sguardo dalla strada per azionarlo.
INFOTAINMENT – Di serie sulla versione top di gamma, il sistema rimovibile Maps+More posto sulla plancia centrale. Lo schermo touch screen da cinque pollici non è molto sensibile al tocco ma è comunque facile da utilizzare. Da esso si possono comandare il navigatore, Visualizzare le informazioni relative all'impianto audio e si puó gestire la connettività Bluetooth che funziona alla perfezione (provato con uno Stonex Stxs). Il sistema Think Blue Trainer, invece, analizza le informazioni della vettura, come i chilometri percorsi e lo stile di guida, fornendo così consigli utili per ottimizzare consumi ed emissioni. Da sottolineare, poi, una delle funzioni più comode di Maps+More: quando la Up! entrerà in riserva, il sistema indicherà al conducente il tragitto per arrivare al distributore di carburante più vicino. Come detto, Maps+More è di serie sulla versione High Up! mentre è considerato un optional per Move Up!.
CORPO VETTURA – La Volkswagen Up! è lunga 3,54 metri, larga 1,76 m., con un passo di 2,42 m. L'altezza raggiunge 1,48 metri configurando un bagagliaio di 251 litri che può arrivare addirittura a 951 litri abbassando il divano posteriore. La massa a vuoto del corpo vettura è di 854 kg.
SU STRADA – Sul carattere decisamente cittadino della Up! non ci sono davvero dubbi. La posizione di guida è molto comoda, grazie al sedile regolabile anche in altezza e ai poggiatesta integrati. Tuttavia, la leva per regolare lo schienale è molto dura e poco funzionale, tanto che non è facile trovare l'inclinazione perfetta. In città le sospensioni reagiscono bene ai tortuosi percorsi ricchi di buche e rotaie del tram, il rollio in curva è contenuto e lo sterzo risulta leggero e preciso. Un discorso a parte, invece, lo merita il cambio robotizzato a cinque rapporti della versione 1.0 ASG da 75cv, oggetto della nostra prova. Viaggiando sotto coppia, la trasmissione reagisce bene ad una pressione leggera sull'acceleratore, favorendo sopratutto i consumi ma perdendo molto in fase di ripresa. Se si cerca una guida più sportiva, infatti, è consigliabile utilizzare il cambio in modalità manuale, così da poter strapazzare per bene i 75cv di questa tre cilindri. Le sue ridotte dimensioni e la buona visibilità interna, poi, la rendono perfetta per la città soprattutto per le manovre di parcheggio. La piccola tedesca, però, stupisce anche in autostrada, dimostrando di non essere soltanto una city car. In marcia, ciò che sorprende è la silenziosità dell'abitacolo anche a velocità elevata, segno dell'ottima assemblaggio dei materiali e del basso livello di vibrazioni generate dal piccolo motore. Contro ogni aspettativa, il tre cilindri sembra non faticare neanche a 130 km/h, garantendo un viaggio non solo silenzioso ma anche comodo. Anche l'impianto frenante è degno di nota, con freni potenti che permettono un arresto repentino della vettura anche a velocità sostenuta.
SICUREZZA – La Volkswagen Up! Ha ottenuto cinque stelle nei test effettuati da Euro NCAP con un punteggio di 89%, 80%, 46% e 86% nelle categorie di protezione adulti, bambini, pedoni e sistemi di sicurezza. In opzione, inoltre, c'è il sistema di frenata automatica, una rarità per la auto del segmento A.
IN OFFICINA – La Up! è stata costruita sul pianale Small che la piccola tedesca condivide con Skoda Citigo, Seat Mii e tante altre. Le sospensioni anteriori adottano un classico sistema McPherson a ruote indipendenti mentre l'asse posteriore è a ruote interconnesse. Per quanto riguarda l'impianto frenante, la Up! dispone di freni a disco anteriori autoventilanti con freni posteriori a tamburo. Gli pneumatici sono 165/70 R14.
PREZZI – Il listino della Volkswagen Up! parte dai 9.850 euro della versione tre porte 1.0 Take Up! fino ad arrivare alla più costosa High Up! 1.0 ASG 5 porte che potrete acquistare per 14.875 euro. Ancora più cara la versione benzina e gas metano 1.0 eco High Up! 5 porte a 16.225 euro.